Travo.  Il villaggio neolitico sotto le stelle di San Lorenzo

Archeologia e contemplazione del cielo sono stati gli ingredienti della notte di San Lorenzo vissuta nell’incantevole scenografia del parco neolitico di Sant’Andrea.  Il programma prevedeva una visita notturna lungo l’itinerario degli scavi e alla capanna neolitica e un raccoglimento in mezzo al villaggio per l’occasione illuminato esclusivamente da lumi e fuochi per ricreare “le emozioni che certi eventi naturali, come la notte delle stelle cadenti di San Lorenzo, dovevano per forza suscitare negli uomini dell’epoca preistorica che risiedevano in queste valli”, dice Pietro Nigelli, responsabile regionale della Federazione Italiana Escursionismo e “guida del cielo” della notte astro-archeologica travese, soddisfatto anche per l’esito dell’iniziativa: avvistate infatti, nel silenzioso stupore di una cinquantina di curiosi immersi nella penombra del villaggio, la Stella polare, l’Orsa maggiore e minore, la costellazione di Cassiopea e il Triangolo estivo oltre ad alcuni meteoriti.
Una forma di rievocazione quasi spirituale, per tornare a radici ancestrali sotto il manto di stelle cadenti, che si inserisce in una stagione già ricca di proposte ludico-culturali, dopo le due precedenti visite in notturna e l’apprezzato concerto di Patrizia Laquidara, ma soprattutto nobilitata dall’inaugurazione, a fine maggio, della casa neolitica, prezioso esempio di ricostruzione filologica affidata all’archeologia sperimentale, e peculiarità del sito preistorico giacché pochi parchi archeologici della penisola possono vantare scavi e ricostruzioni sperimentali contigue, all’interno dello stesso perimetro.  Una stagione che sancisce, inoltre, una nuova forma di collaborazione come svela Maria Maffi, direttrice del museo e del parco e membro dell’associazione Minerva che gestisce la zona archeologica:”Oltre a continuare con le notturne in settembre e a riproporre la rievocazione della vita nel villaggio preistorico con dimostrazioni di manifattura dell’epoca, stiamo proponendo un ciclo di conferenze sui ritrovamenti archeologici della zona e soprattutto rifinendo un progetto didattico che faccia emergere degli itinerari naturalistico-archeologici lungo la val Trebbia, zona ricca di ritrovamenti preistorici: dai sentieri di Pietra Parcellara a Pietra Perduca, importanti siti dell’Età del bronzo e del Neolitico, a Santa Barbara e al passo dello Zovallo, siti mesolitici, fino al Groppo di Vaccarezza, con importanti ritrovamenti dell’Età del bronzo e del ferro”.  Prevista per fine settembre, all’iniziativa promossa dalla Minerva che metterà a disposizione le sei guide archeologiche del parco, parteciperà anche la sezione locale della Federazione Italiana Escursionismo che fornirà esperti ciceroni delle colline della Preistoria.
Prossimi appuntamenti in agenda: il 12 agosto alle 21, con l’intervento dell’archeologa Giovanna Maria Cremona che discuterà "Il Paleolitico di Riparo Tagliente (VR) e i dati della valle del Trebbia" presso la piazzetta Asilo, il 5 e il 12 settembre per la dimostrazione di artigianato neolitico e il 19 dello stesso mese per la rievocazione della vita nel villaggio presso il parco, aspettando le escursioni eco-archeologiche autunnali per la val Trebbia.