Un contributo, pari al valore dell’Ici e degli eventuali oneri di urbanizzazione, per privati o commercianti che nei prossimi tre anni aprano o ristrutturino attività volte al miglioramento della ricettività turistica, come alberghi, ristoranti, agriturismi, bed and breakfast. E’ questo l’oggetto della delibera che a breve verrà sottoscritta dal sindaco di Ottone Giovanni Piazza come nuovo mezzo per il rilancio turistico e la promozione territoriale del Comune dell’alta Valtrebbia.
«Stiamo elaborando un progetto – ha spiegato il primo cittadino ottonese - che risulti da una parte vantaggioso e dall’altra tutelante nei confronti dell’Amministrazione pubblica; per questo motivo intendiamo presentare a breve anche la proposta alle associazioni di categoria». Perchè si compirà questo passo? Perché a Ottone la ricettività alberghiera è quasi a zero, fatto salvo per un albergo e ristorante, con nove camere da letto, in località Rocca Corvi, qualche posto letto in un agriturismo di Campi e due stanze in un bed and breakfast nel capoluogo.
«Il problema – ha continuato Piazza - nasce dal fatto che in questo periodo dell’anno sono molti ivisitatori, i turisti e i villeggianti che vengono a Ottone a prendere il fresco e godersi il Trebbia e l’Appennino piacentino ma nel capoluogo non c’è più alcun ristorante; come possiamo parlare di rilancio turistico se mancano le strutture per accogliere i possibili e futuri turisti?» Il problema di un forte strumento per richiamare gente a Ottone non passa, però, solo attraverso i contributi per nuove strutture ricettive e di accoglienza ma anche attraverso un’impronta più imprenditoriale e legata al settore terziario, quello della comunicazione e dei servizi.
Il Comune, infatti, metterà a disposizione gratuitamente eventuali immobili di sua proprietà per call center e altri servizi legati alle telecomunicazioni che possano offrire nuovi posti di lavoro agli ottonesi. Gli spazi pubblici saranno assegnati gratuitamente all’azienda che intende insediarsi con call center o altre attività, i costi di gestione dell’immobile saranno a carico del Comune stesso.
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