Treni, dal primo agosto adeguamento dei prezzi del trasporto ferroviario passeggeri in Emilia-Romagna. E anche i pendolari di Piacenza dovranno fare i conti con le nuove tariffe. L'assessore Peri: "Verranno mantenute condizioni più favorevoli per chi usa il treno con maggiore frequenza. Chiediamo a Trenitalia e Fer di implementare i servizi"
Adeguamento dei prezzi del trasporto ferroviario passeggeri dell’Emilia-Romagna a partire dal primo agosto. Sui titoli di seconda classe, per gli abbonati mensili l’aumento medio (calcolato sulle fasce di distanza tra 11 e 100 chilometri) sarà del 3,7%, per gli annuali dell’1,2%; ancora minore (dell’1,1%) per gli studenti con abbonamento annuale. Per i biglietti di corsa semplice l’aumento è intorno al 5,5%, ma verrà compensato con incentivi per i gruppi familiari.
Gli incrementi saranno di 40 euro per l’abbonamento annuale integrato di seconda classe e di 4 euro per quello mensile, sempre di seconda classe a seconda delle zone attraversate.
Per il trasporto ferroviario, nell’attuale fase transitoria, sono stati mantenuti gli scaglioni chilometrici al posto delle zone. Scaglioni che, fino ai primi 100 chilometri di percorrenza, prevedono incrementi graduali ogni dieci chilometri. In altre regioni avviene ogni cinque.
I nuovi livelli tariffari, rimasti invariati per due anni, se rapportati a quelli attualmente presenti in altre regioni, per le fasce chilometriche ove si registra la maggiore presenza di passeggeri, tra i 20 e i 30 km, e soprattutto tra i 40 e i 50, non sono i più elevati. In particolare l’abbonamento mensile ha costi maggiori in diverse regioni, per entrambe le fasce chilometriche.
Il disegno degli incrementi stabiliti dal sistema Stimer-Mi Muovo è costruito per determinare condizioni più vantaggiose e, quindi, incrementi minori per quelle fasce chilometriche, sotto i 100 chilometri, dove si registra il maggiore numero di pendolari, per i quali gli incrementi tariffari previsti sono più contenuti.
L’attenzione verso gli utenti è determinata anche dal Contratto di Servizio tra la Regione e il Consorzio Trasporti Integrati (costituito da Trenitalia e da una società consortile formata da Ferrovie Emilia Romagna e Act) che stabilisce anche le penali a fronte di disservizi. Quelle applicate dalla Regione risultano tra le più alte nel periodo 2001-2009, con servizi che sono tra i migliori a livello nazionale.
IL PROGETTO STIMER
La prima fase del progetto Stimer, il Sistema di tariffazione integrata della Regione Emilia-Romagna, è partita a settembre 2008, caratterizzata dalla nascita di due titoli di viaggio di abbonamento annuale integrato: Mi Muovo, che permette di utilizzare il servizio ferroviario regionale per un percorso stabilito e di muoversi sulle reti urbane del trasporto pubblico senza limiti di corse, e Mi Muovo Studenti, l’abbonamento annuale integrato treno più bus urbano per studenti e pendolari su supporto di carta.
Il sistema ha visto, da novembre 2009, le prime applicazioni su card elettronica nel bacino di Ravenna e, da gennaio 2010, a Bologna e Ferrara. Entro l’anno è prevista l’estensione di Mi Muovo anche agli altri bacini dell’Emilia-Romagna.
“E’ un aumento poco più che inflattivo” sottolinea l’assessore alla Mobilità e Trasporti della Regione Alfredo Peri, “che riguarda una realtà – l’Emilia-Romagna – dove le tariffe del trasporto ferroviario passeggeri sono bloccate da due anni. Per senso di responsabilità, dobbiamo fare in modo che le entrate siano compatibili con il mantenimento del costo del servizio. Servizio a cui – ha aggiunto Peri – , come Regione, anno dopo anno, abbiamo destinato sempre più risorse. Ai gestori – Trenitalia, Fer – , nell’ottica di quest’adeguamento tariffario, chiediamo di implementare i servizi, come previsto peraltro dal progetto ‘Mi Muovo’”. Quanto all’entità degli aumenti dei prezzi, ha proseguito l’assessore, “sono coerenti con la nostra politica tariffaria di mantenere condizioni più favorevoli per chi usa con maggiore frequenza il treno, e quindi i pendolari. Siamo di fronte a un settore – ha concluso l’assessore – che soffrirà inevitabilmente e pesantemente a causa dei tagli della manovra finanziaria del governo”.
Trenitalia e Fer, dal canto loro, si impegnano (entro fine dicembre 2010) a proseguire nello sviluppo del sistema tariffario integrato, e a promuovere l’uso del trasporto ferroviario verso determinati gruppi di utenti. Per quanto riguarda l’integrazione tariffaria, è prevista la compartecipazione di Trenitalia all’emissione di abbonamenti “Mi Muovo” mensili per le aree urbane a prezzo scontato (al momento è disponibile solo l’annuale ferro + gomma). Ci sarà l’ulteriore estensione del modello Ferrobus, che riguarda già oltre 3500 abbonati mensili dell’area bolognese, e l’emissione di un abbonamento annuale integrato per tutti i servizi di trasporto pubblico locale all’interno dell’area urbana di Bologna svolti da Trenitalia, Fer e Atc.
Verranno praticate inoltre condizioni tariffarie agevolate per promuovere l’uso del treno da parte di gruppi familiari nei giorni festivi e di sabato, con sconti sul biglietto di corsa semplice da attuare in rapporto sia alla minore età dei passeggeri che alla consistenza del gruppo che viaggia. Ci saranno agevolazioni anche per i cicloturisti con bicicletta al seguito, il sabato e la domenica e nei giorni lavorativi limitatamente ai treni nelle fasce orarie non di punta, e per le comitive scolastiche su collegamenti che verranno in seguito individuati.