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Kamlalaf, le prime testimonianze dei piacentini in Burundi

Sono giunti in Burundi  Maria Augusta Ferrari, Michel Miccoli, Matteo Morosini e Giulia Reggi, partecipanti al progetto Kamlalaf, (ritratti nella foto al loro arrivo al Centre Jeunes Kamenge di Bujumbura, capitale del Paese africano). Ad accompagnarli in questa esperienza, Daniela Campus del Gruppo Kamenge di Piacenza. Queste le loro prime testimonianze. 

Sono partita senza sapere bene che cosa sarebbe successo dentro di me. Alla partenza ero spaventata ed eccitata insieme, il lungo viaggio mi ha dato poi la possibilità di calmarmi e riflettere.
L’arrivo qui in Burundi, il contatto con le persone, il vedere dove e come loro vivono è indescrivibile.
Sul mio diario ho usato una sola espressione: “una botta di vernice rossa davanti agli occhi”. Questa gente ti avvolge, ti invade e ti confonde, quasi che alla fine ti senti stanca.
Mai così presto, però, mi sono sentita parte di una famiglia straniera.
Maria Augusta

Il Centre Jeunes Kamenge è una vera macchina di “PACE”.
Le prime impressioni sono piuttosto confuse, perchè confusi sono i costanti incontri che capitano qui.
Tutti ti salutano, ti chiedono curiosità sulla tua vita per intrecciare con te i racconti della loro esistenza; mi rimbalzano nella testa tutte le parole di francese e di kirundi che sto cercando di memorizzare, ma nonostante le difficoltà linguistiche si riesce a chiacchierare per ore seduti sui muretti...
Ma il Centro non è fatto solo di incontri casuali, permette infatti a tutti i giovani di incontrarsi nel lavoro (qui alla mattina si fabbricano i mattoni!!), nella formazione, nei laboratori, nei campi da calcio, basket o pallavolo.
I giovani imparano e si allenano a diventare burundesi insieme, nel gioco, nella fatica, nello studio.
Non è facile né scontato inserirsi in una realtà così!!.
Per questi primi giorni preferisco essere come una spugna silenziosa, per assorbire e imparare il più possibile.
Giulia

Partiti da Piacenza alla volta di Milano, dove avremmo preso il primo dei tre aerei che ci avrebbero condotto in terra africana non sapevamo bene cosa ci aspettasse, come avremmo reagito ad un primo impatto con una nuova cultura, con persone completamente diverse da noi. Il lungo viaggio in aereo ci ha dato tempo di riflettere su come sarebbe stato una volta “là”, a contatto con una realtà che fino a quel momento avevamo solo immaginato, a volte vissuto, ma solamente tramite la televisione e i suoi innumerevoli documentari.
Atterrati a Bujumbura notiamo subito un clima diverso, a partire dalla temperatura, alta ma molto piacevole in quanto poco umida. Subito curiosi di passare i tanti controlli disposti dalla autorità locali, compiliamo rapidamente il foglio motivante la visita, completamente in lingua francese, prese le valigie incontriamo Epitasse (per noi “Eclipse”) e Renè, due giovani del Centro. E’ il nostro primo contatto con i ragazzi burundesi.
Non appena saliti sulle macchine, direzione Centre Jeunes Kamenge, ci rendiamo subito conto di cosa è realmente l’Africa Nera: le strade sono un tumulto di persone, a piedi, in bicicletta, cariche di ingombranti oggetti, sulle moto anche in quattro, e poi le macchine che sfrecciano veloci incuranti del traffico utilizzando come unico mezzo di avviso (ma anche di saluto) il clacson, sicuramente abusandone.
Epitasse, il nostro autista, segue alla lettera le regole del traffico cittadino… nonostante ciò, in meno di dieci minuti siamo alle porte del Centro, curiosi di scoprire cosa ci aspetta.
Ci accoglie Claudio, il responsabile della struttura, all’apparenza serio e riservato, ci mostra la nostra camera, due letti e una libreria: non abbiamo bisogno di altro.
Approfittiamo dell’ora, è presto: sono le 9 e tutti i ragazzi sono nei rispettivi campi, per riposarci......
Matteo e Michel

Quella in corso è una settimana di partenze per il progetto Kamlalaf.  Mercoledì 21 luglio, alle 15, dalla sede di Africa Mission – Cooperazione e Sviluppo, in Strada ai dossi di le Mose 5, partiranno i ragazzi che hanno scelto come destinazione l'Uganda. Alice Bellagamba, Giacomo Cantù e Daniele Castellana per tre settimane, fino all'11 agosto vivranno in prima persona l'esperienza di volontariato internazionale portata avanti da Africa Mission nel sud del mondo.

Giovedì 22 luglio invece, sarà la volta dei ragazzi diretti in Brasile. All'alba Filippo Ambrosiani, Valentina Riscazzi e Federica Lugani, accompagnati da Danila Pancotti di ProgettoMondo Mlal e dall'assessore al Futuro Giovanni Castagnetti, partiranno da Linate alla volta – prima - di Salvador de Bahia (dove resteranno per dieci giorni) e – successivamente- di Rio de Janeiro, dove il 12 agosto si concluderà la loro esperienza di turismo sociale.
 

 
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