Una sfida al governo e al solleone del mezzogiorno. La protesta degli amministratori del Partito Democratico di Piacenza contro la manovra economica e gli effetti che si riverberanno sui singoli comuni è andata in scena in piazza S. Francesco alle 12 in punto. Fascia tricolore indosso per i 13 primi cittadini presenti (Monticelli, Travo, Podenzano, Pontenure, Gossolengo, Gragnano, Zerba, Travo, Rivergaro, Carpaneto, Alseno, Rottofreno) e tanta rabbia nelle parole del sindaco di Piacenza Roberto Reggi che si è fatto portavoce dei colleghi. Al suo fianco la parlamentare Paola De Micheli, l'assessore regionale Paola Gazzolo e il segretario provinciale Vittorio Silva. "Abbiamo stimato - ha spiegato quest'ultimo - che alle famiglie piacentine in media verranno a mancare circa 400 euro a causa dei tagli alle Regioni, Province e Comuni".
Il sindaco Reggi se l'è presa soprattutto con la Lega Nord, "perchè sono quelli che qui promettono e a Roma invece fanno esattamente il contrario". "Abbiamo preso - ha proseguito il primo cittadino - alcuni impegni con i nostri cittadini quando siamo stati eletti, commisurati alla capacità di imposizione fiscale: ora non riusciamo più a mantenere le promesse, come quelle relative ai nuovi posti di asili nido e all'assistenza domiciliare per gli anziani. Siamo in balia di questo governo che vuole costringerci a mettere nuove tasse, mentre oggi portiamo a casa solo i 7% dei trasferimenti irpef. Nel comune di Piacenza verranno a mancare 7,3 milioni di euro nel 2011 e 9, 3 nel 2012. Sono tagli devastanti ai quali ci opporremo come già hanno fatto i nostri partigiani"
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