Si è riunita questa mattina nella Sala del Consiglio provinciale la Consulta delle Province del Po che come si ricorderà riunisce le province di Alessandria, Cremona, Cuneo, Ferrara, Lodi, Mantova, Parma, Pavia, Piacenza, Reggio Emilia, Rovigo, Torino e Vercelli ed è presieduta dal Presidente Massimo Trespidi. All'ordine del giorno l'emergenza Lambro e il programma di monitoraggio; il Piano di gestione del Distretto Idrografico del fiume Po e la presentazione delle misure urgenti e degli indirizzi attuativi; il rinnovo del Protocollo d'intesa per l'educazione la formazione alla sostenibilità e alla partecipazione pubblica nella valle del Po stipulato tra Autorità di bacino, Consulta Province rivierasche e il Cidiep (centro di documentazione, informazione, educazione ambientale e ricerca sull'area padana e l'ipotesi di candidatura a progetti di finanziamento Europeo Life 2010 2 Progetto vie navigabili Move Sub 2010.
Ad aprire i lavori il Presidente Trespidi. “Ho voluto convocare la Consulta prima della pausa estiva – ha detto il Presidente per fare il punto sull'emergenza Lambro e per incontrare il neo nominato segretario generale dell'Autorità di bacino Francesco Puma”.
“Il lavoro di monitoraggio relativo ai danni conseguiti allo sversamento di 2600 tonnellate di idrocarburi nel fiume Lambro e conseguentemente nel Po si è quasi concluso – ha spiegato il segretario generale Francesco Puma – e a breve sarà redatto il Piano degli interventi di bonifica che sarà prima condiviso da tutti i soggetti coinvolti nell'emergenza e poi trasmesso al Ministero dell'Ambiente e alla protezione civile per l'approvazione e i finanziamenti”. Un Ordine del Giorno, preparato e presentato dal presidente Trespidi e approvato da tutti i presenti sarà trasmesso al Presidente del Consiglio dei Ministri e al Ministero dell'Ambiente per sollecitare che la somma già stanziata dal Governo di tre milioni di euro per la prima emergenza e per il monitoraggio venga resa immediatamente disponibile e che a questa se ne aggiunga una ulteriore di un milione e mezzo di euro per il completamento del monitoraggio e che venga stanziata, non appena sarà steso il Piano, una adeguata cifra per le operazioni di bonifica.
La prima somma di tre milioni di euro sarà ripartita tra le Regioni coinvolte nell'emergenza ambientale: un milione a favore della regione Lombardia; un milione e mezzo all'Emilia Romagna e 500 mila euro al Veneto.
“Le operazioni di prevenzione fino a oggi attuate – ha detto Puma – riguardavano le emergenze relative a esondazioni o siccità, non eravamo preparati a emergente ambientali di questa portata, ma nell'agenda della protezione civile, dopo questo evento, è stato inserito un programma di prevenzione di emergenza ambientale. Tuttavia – ha sottolineato – nella complessità dell'intervento, lo sbarramento realizzato all'Isola Serafini ha dato ottimi risultati consentendo di recuperare un enorme quantitativo di idrocarburi e di limitare i danni a valle”.
Francesco puma ha poi illustrato brevemente il Piano di gestione del Distretto Idrografico del Po , un documento richiesto da una Direttiva Europea sul quadro delle Acque, nata per sviluppare una politica comunitaria integrata in materia di acque. La Direttiva impegna tutti gli stati membri a impedire il deterioramento, a migliorare e ripristinare le condizioni dei corpi idrici; proteggere e migliorare le condizioni delle acque sotterranee ed evitarne l'inquinamento; preservare le aree protette.
Infine è stato rinnovato il Protocollo d'intesa per l'educazione e la formazione alla sostenibilità e alla partecipazione pubblica nella valle del Po.
L'Ordine del Giorno predisposto dalla provincia di Piacenza e condiviso dalle altre Province della Consulta sarà trasmesso domani a Roma.
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