Primo giorno per noi a Gerusalemme. Stamani sveglia presto e partenza in direzione di Betlemme. Giungendo nella cittadina abbiamo percorso un tratto di strada fiancheggiando il muro, già visto al nostro arrivo nella capitale, che divide il territorio israeliano da quello palestinese snodandosi sinuoso intorno alle abitazioni. Entrati a Betlemme dopo aver superato un posto di blocco, abbiamo toccato i luoghi legati alla nascita di Cristo, cominciando dalla Chiesa della Natività, edificata sopra la grotta, aperta ai pellegrini e nella quale anche noi ci siamo raccolti, all’interno della quale Gesù venne alla luce. Il posto è molto emozionante ed emana una forza particolare che in tanti abbiamo percepito; purtroppo abbiamo potuto trattenerci soltanto pochi istanti a causa dei tanti visitatori in attesa.
Sempre a Betlemme si trova il campo dei pastori, in cui si è conservata una cavità rocciosa nella quale i pastori di duemila anni fa custodivano le proprie pecore.
Dopo pranzo uno dei momenti più toccanti della giornata è coinciso con la visita al museo dell’Olocausto di Gerusalemme. Il museo, “dedicato ai sopravvissuti”, come si legge sulla targa posta all’ingresso, è un vero e proprio percorso che conduce i visitatori, attraverso documenti, immagini, video e oggetti appartenuti ai deportati nei lager nazisti, all’interno della tragedia della Shoah. Fuori dalla struttura principale una sala memoriale, nella quale sono ricordati in modo indelebile i nomi di tutti i campi di concentramento e il “museo dei bambini”: entrando ci si muove in un luogo completamente al buio, rischiarato solamente da tanti piccoli lumini, mentre una voce in sottofondo scandisce i nomi dei piccoli che persero la vita durante l’Olocausto. Tutti noi abbiamo lasciato il museo profondamente colpiti.
Ultima tappa della giornata la visita alla chiesa della Visitazione, nella località di Ein Karem, poco distante da Gerusalemme. La chiesa, raggiungibile percorrendo una scalinata che sale lungo una collina dalla quale si può ammirare lo splendido panorama circostante, ricorda il luogo in cui visse Elisabetta, cugina di Maria, e in particolar modo l’episodio, narrato dalla Bibbia, della visita che proprio in quel luogo la Madonna fece alla parente, incinta di Giovanni Battista.
Domani, penultimo giorno del nostro viaggio, entreremo a Gerusalemme per scoprire la città antica.