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A Veleia venerdi' in scena Aristofane

COMPAGNIA TEATRO DELL’ARGINE
in “I Cavalieri - Aristofane Cabaret”

di Mario Perrotta
da Aristofane
con Mario Perrotta,  Paola Roscioli, Lorenzo Ansaloni, Maria Grazia Solano, Giovanni Dispenza, Donatella Allegro
regia di Mario Perrotta

Mario Perrotta, indimenticato affabulatore nei pluripremiati Italiani Cincali e La Turnata, propone in anteprima nazionale a Veleia il suo ultimo lavoro tratto da Aristofane, portando in scena l’aspetto onirico e l’osceno, il surreale e il triviale del primo grande autore comico dell’antichità.     
L’occidente dei nostri giorni somiglia molto alla Grecia dipinta da Aristofane nelle commedie arrivate sino a noi. Un malessere diffuso che dilaga a tutti i livelli sociali e si scaglia contro chiunque: magistrati, politici, guerrafondai, filosofi, avvocati, gente del popolo con la testa china al potere, e si trasforma -nelle splendide utopie dell’autore- in un desiderio di evasione, di fuga verticale verso un mondo altro, dove la pace e la concordia regnino sovrane. 
Lo spettacolo fa parte di un’indagine sull’individuo sociale portata avanti da Mario Perrotta: “Individuo sociale” è una contraddizione in termini. È un’utopia, una condizione limite cui tendere. O uno è “individuo” oppure è “sociale”: è sufficiente l’incontro/scontro con l’altro per mettere in crisi i confini della nostra individualità - questo lo sappiamo bene tutti. Ed è questa lacerazione tra le proprie istanze e quelle dell’altro che ci governa continuamente, nel nostro agire quotidiano e nella nostra evoluzione di razza umana. Eppure tutti vorremmo essere animali sociali, tutti vorremmo vedere il trionfo definitivo della giustizia, dell’equità e della solidarietà. Il vero guaio è che ognuno – ogni individuo – ha un concetto tutto suo di giustizia, di equità e di solidarietà. E siamo di nuovo al muro contro muro: individuo contro individuo.
Un’indagine per rispondere, attraverso il testo di Aristofane, ad un interrogativo: siamo per natura individualisti o animali sociali?


Mario Perrotta

Sperimenta il teatro sin da piccolo lavorando con il nonno in una compagnia amatoriale, imparando i primi rudimenti del mestiere. A diciotto anni si trasferisce a Bologna per studiare filosofia conseguendo la laurea con lode su tesi dedicata all'estetica di Pirandello. Negli stessi anni studia teatro a Bologna (1990 - 1993) e nel 1994 dà vita, insieme agli altri compagni di corso, alla Compagnia del Teatro dell'Argine.
Con i fondatori del Teatro dell’Argine intraprende dal 1994 un percorso formativo e artistico che dura tuttora, improntato sulla nuova drammaturgia e soprattutto sulla scrittura dei testi che la compagnia mette in scena, alternando, a questo percorso, esperienze più “classiche” ed occasionali con Glauco Mauri e il regista Lorenzo Salveti con il quale interpreta La Locandiera di Goldoni nel ruolo di Fabrizio e La dodicesima notte di Shakespeare nel ruolo del Duca Orsino.
Tra il 1994 e il 1997 sperimenta la regia con Utopolis cabaret (rivisitazione delle commedie di Aristofane ambientata nel ventennio fascista) e Billie Holiday la signora canta il Jazz (un omaggio in musica e parole alla vita travagliata e al percorso artistico della grande interprete americana). Nel 2002 dirige La casina di Plauto tradotta da Francesco Guccini in dialetto pavanese, che lo vede anche interprete accanto al noto cantautore nelle insolite vesti d'attore.
Nel 1998 con Houdini, vita morte miracoli scritto da Luca Barbuto e Andrea Paolucci per il Teatro dell'Argine, inizia un percorso da solista (diretto in quest'occasione dallo stesso Paolucci) gettando le basi dei due spettacoli che lo segnaleranno tra i rappresentanti di spicco del nuovo teatro italiano. In questo spettacolo, infatti, sperimenta quella forma del dire teatrale denominata narrazione. Ciò che distingue Perrotta, sin da questo primo assolo, dal teatro di narrazione è l'uso costante di un personaggio a cui affida il racconto, mantenendo quindi un legame forte con la mimesi attoriale, tanto da essere definito un narra-attore. Difforme dunque nelle modalità espressive dagli altri esponenti della seconda generazione del teatro di narrazione (Ascanio Celestini, Giulio Cavalli, Davide Enia), conserva di esso (teatro di narrazione) l'aspetto formale, evidenziato da un rapporto diretto con il pubblico e dal riferire fatti accaduti in precedenza e altrove.
È con il progetto biennale Cìncali che il suo percorso artistico subisce una svolta importante. Incentrato sull'emigrazione degli italiani nel dopoguerra, il progetto è composto da due spettacoli: Italiani cìncali! - parte prima minatori in Belgio (2003) e La turnàta - italiani cìncali parte seconda (2005) entrambi interpretati e diretti da Perrotta e scritti a quattro mani con Nicola Bonazzi.
A conferma della sua vocazione attoriale nel 2004 interpreta Lorenzo nel Mercante di Venezia diretto da Elio De Capitani per il Teatro dell'Elfo.
Nel 2006 dirige insieme a Rossella Battisti la collana Teatro Incivile pubblicata dal quotidiano l'Unità, offrendo una panoramica sui migliori esponenti del nuovo teatro italiano (Ascanio Celestini con Fabbrica, Mario Perrotta con Italiani cìncali! parte prima: minatori in Belgio, Emma Dante con ‘mPalermu, Davide Enia con Maggio ‘43, Giuliana Musso con Nati in casa e Armando Punzo con I Pescecani ovvero quel che resta di Bertolt Brecht).
A dicembre 2006 debutta su Rai Radio 2 con Emigranti Esprèss un programma in 15 puntate, in cui racconta 15 nuove storie di emigrazione. Il collante del racconto è lo stesso Perrotta, all'eta di dieci anni, sul treno degli emigranti e le visioni surreali di quel bambino, che lo portano a vivere quel viaggio come una vera e propria iniziazione. Il progetto radiofonico nasce direttamente dall'esperienza fatta dai 10 ai 13 anni, affidato dai genitori alle famiglie di emigranti sulla tratta Lecce-Milano. La trasmissione vince nell'ottobre 2007 il Jury Special Award alla TRT International Radio Competition tenutasi ad Istanbul (primo premio vinto da Mummies and Daddies della radio inglese BBC).
Nell'estate del 2007 presenta tre tappe di studio sull'Odissea (Bassano Opera festival, Lunatica festival e Bella Ciao festival), accompagnato dai Têtes de Bois. La ricerca è mirata a indagare un nuovo intreccio tra testo e musica. La versione definitiva dello spettacolo debutta nel novembre 2007 con Perrotta affiancato dai musicisti Mario Arcari e Maurizio Pellizzari. Per questo spettacolo Perrotta è finalista come Miglior attore al Premio Ubu 2008 e riceve il Premio Hystrio alla drammaturgia 2009.
Il 20 marzo 2008 pubblica il suo primo libro Emigranti Esprèss edito da Fandango Libri. Il 13 settembre 2008 riceve il Premio Città del Diario, assegnato in precedenza a Marco Paolini, Ascanio Celestini e Rita Borsellino e, nel 2010, a Francesco De Gregori, dall'Archivio Diaristico Nazionale di Pieve Santo Stefano (AR) fondato e diretto da Saverio Tutino.
Novembre 2008 debutta il suo nuovo spettacolo Prima Guerra, in cui il racconto a due voci con Paola Roscioli, ripercorre le vicende drammatiche del popolo trentino durante la Prima Guerra Mondiale. In scena con Perrotta e Roscioli ancora i due musicisti di Odissea, con musiche originali eseguite dal vivo.
Ad ottobre 2009 pubblica il suo secondo libro Il Paese dei diari edito da Terre di mezzo Editore. Si tratta, appunto, del racconto di quel luogo straordinario che è l'Archivio dei diari di Pieve S. Stefano.
Nell'estate del 2009 avvia un nuovo progetto triennale - Trilogia sull'individuo sociale - incentrato sulla rilettura di tre classici: Il Misantropo di Molière che debutta al Festival delle Colline Torinesi il 24 giugno; I Cavalieri di Aristofane (luglio 2010) e Bouvard et Pécuchet di Flaubert (estate 2011)

Dopo-teatro enogastronomico

Al termine di ogni spettacolo, buffet con degustazione di vini della Val Chiavenna e salumi  gentilmente offerti dal Salumificio La Rocca di Castell’Arquato (uniti ai Grissò di Volpicelli).
 Per rendere anche più concreta l’idea che il teatro abbia, tra i suoi infiniti valori, anche quello dell’aggregazione, il Festival cura in modo particolare i momenti del dopo- spettacolo.
Un’unione, quella tra cibo e teatro, portata avanti con la convinzione che la qualità della vita passi attraverso l’arricchimento dell’anima e i piaceri del corpo.


Acquisto e prenotazione biglietti

Prevendita biglietti:
Presso lo sportello di Cariparma – sede di Piacenza sportello di via Poggiali 18 da Lunedì a Venerdì, ore 8.25-13.30 e 14.45-16.00

Info e prenotazioni:
Associazione Cavaliere Azzurro
tel.  0523 76 92 92     cell. 331 95 59 753        
info@veleiateatro.com
www.veleiateatro.com
e presso urp Comune di Lugagnano  tel. 0523 891232 - 89 12 08

Costo biglietti:
Prima fila centrale € 20 - seconda fila centrale € 15
tutte le altre file € 8
riduzione 20% under 18 e over 65


In caso di maltempo sul sito web saranno indicati gli aggiornamenti sull’agibilità dello spettacolo
 

 
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