Travo: una notte all’Archeo-Parco. Le foto
Dopo l’inaugurazione della casa neolitica dello scorso 29 maggio, le porte del parco archeologico di Travo si sono aperte al pubblico ieri sera per un affascinante tour fra gli scavi nella prima visita notturna del sito proposto dall’Associazione Minerva.
Circondato dai colli della Valtrebbia, il sito neolitico di Travo è stato musealizzato nel 2006 avvalendosi delle tecniche sapientemente improntate all’archeologia sperimentale che hanno reso possibile la fedele ricostruzione della capanna preistorica affidata all’architetto bolognese Riccardo Merlo già incaricato del rifacimento del archeo-parco di Montale (Modena), e che ha reso possibile anche la riproduzione della flora dell’epoca: grazie all’esperienza degli archeologi dell’Università di Ferrara e allo studio da loro condotto sui resti vegetali dello strato archeologico sono state infatti piantumate le specie arboree di 6000 anni.
Una visita notturna per rievocare quindi i misteri della preistoria, attraverso gli itinerari di uno degli scavi preistorici più importanti del Nord-Italia che è anche uno dei rari esempi nel paese di Parco neolitico dove insieme ai ritrovamenti archeologici vi è la ricostruzione filologica di un habitat neolitico.
Prossimi appuntamenti in notturna del sito travese mercoledì 14 luglio dove si terrà il concerto di Patrizia Laquidara in un’insolita iniziativa che unisce archeologia e jazz d’autore mentre la visita guidata serale del parco sarà riproposta il 18 luglio prossimo “per regalare un momento d’ incanto attraverso un’illuminazione naturale e diversa da quella diurna ricreando così l’atmosfera dell’epoca: i rumori della notte hanno contribuito a questo momento intimista” come puntualizza Susanna Gasparini, operatrice e guida serale del archeo-parco assieme a Maria Giovanna Cremona.
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