Dalla Terrasanta arriva la seconda puntata del nostro giornalista Francesco Ballocchi, in viaggio con la comitiva della Diocesi di Piacenza guidata dal vescovo Gianni Ambrosio. Ecco il suo diario.
Secondo giorno di pellegrinaggio in Terra Santa per il nostro gruppo. Il tempo è bello ma il caldo si fa sentire. Parte della mattinata è stata dedicata alla visita del sito archeologico della città di Sepphoris, a pochi chilometri di distanza da Nazareth. La città, molto fiorente ai tempi di Gesù, oggi è un parco nazionale. Al suo interno, tra i tanti resti, una villa romana, nella quale è conservato un mosaico con ritratto di donna conosciuto come la “Monna Lisa” di Galilea, un anfiteatro, il mercato, tutte testimonianze che raccontano la storia dell’abitato, dove alcuni ritengono abbiano lavorato anche Cristo e Giuseppe.
Siamo poi saliti sul monte Tabor, luogo in cui secondo la tradizione avvenne l’episodio, narrato dai vangeli, della trasfigurazione di Cristo di fronte agli apostoli Pietro, Giovanni e Giacomo. In cima alla collina si trova la Chiesa della Trasfigurazione, custodita dai frati francescani.
La cittadina di Nazaret ed in particolar modo i luoghi legati alla vita di Maria sono stati protagonisti delle visite pomeridiane, dalla cosiddetta “fontana della vergine”, dove secondo i vangeli apocrifi la Madonna ricevette una prima annunciazione da parte dell’angelo, ai resti delle abitazioni che testimoniano la conformazione di quello che era il villaggio ai tempi di Cristo, all’antica sinagoga, fino quella che viene indicata come la casa in cui la Madonna visse e nella quale ricevette l’annuncio della sua maternità. In quel luogo, sul quale è sorta la Basilica dell’Annunciazione, il vescovo Gianni si è raccolto in preghiera prima di officiare un’emozionante cerimonia che ha chiuso idealmente la nostra giornata.
|