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Coldiretti Piacenza: "Italia rischia infrazione su quote latte"

COLDIRETTI: SULLE QUOTE LATTE L’ITALIA RISCHIA L’INFRAZIONE EUROPEA
Bisi: “è la normale conseguenza di una scelta insensata”
l'Italia rischia ora una procedura d'infrazione da Bruxelles. Attraverso una lettera destinata al ministro Giancarlo Galan, anch'egli fortemente contrario all'emendamento sulle quote latte, (approvato per un solo voto in commissione bilancio del Senato), il commissario europeo all'Agricoltura Dacian Ciolos ha annunciato che se venisse confermato il provvedimento che sospende le multe fino al 31 dicembre 2010 a chi ha violato i limiti di produzione, il nostro Paese sarebbe soggetto ad una   procedura appropriata ai sensi del Trattato'' e quindi scatterebbe il procedimento d'infrazione.
“Non potevamo certo aspettarci qualcosa di diverso, commenta il presidente di Coldiretti Piacenza Luigi Bisi, è la logica conseguenza di una scelta incoerente.”
Nella sua lettera il commissario Ciolos, prendendo nota del fatto che il ministro italiano ''ha espresso netta contrarietà a tale emendamento''; prosegue confermando che la “sospensione dei pagamenti, prevista nell'emendamento sarebbe, non solo in netto contrasto con il diritto Ue, ma anche con i ripetuti impegni, assunti a livello politico dal Governo italiano, di imporre una rigorosa ed efficiente applicazione del regime delle quote latte in Italia.”
“Il diritto dell’Unione Europea, prosegue Bisi, impone all'Italia di assicurare l'effettiva riscossione dei prelievi sulle eccedenze, dovuti dai produttori di latte.  Perciò, se sospendesse l'applicazione del piano di rateizzazione approvato nel 2009, l'Italia sarebbe ancora più  distante dall'adempimento dei suoi obblighi di riscossione, ai sensi del diritto Ue.”
“Sono stata tutelate, per chissà quali motivi, conclude Bisi,  le ragioni di pochi soggetti in cambio dell’interesse generale della maggioranza degli allevatori, che hanno lavorato onestamente e nella legalità. Come abbiamo già detto, se questo emendamento sarà confermato, non tarderemo un giorno ad utilizzare tutti gli strumenti di cui disponiamo per far restituire i soldi a quegli allevatori che in questi anni hanno pagato multe non dovute e acquistato quote non necessarie.”

 
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