Da alcuni mesi avevano messo in piedi una truffa che aveva fruttato loro diverse centinaia di migliaia di euro. La tecnica era sempre la stessa: finfendosi titolari di una ditta, in realtà inesistente, ordinavano il materiale più disparato pagandolo con un assegno postdatato sempre scoperto. La coppia, un 40enne di Reggio Emilia ed un 68enne originario di Salerno ma residente nel pistoiese, quest'ultimo con precedenti per mafia, all'inizio dell'anno ha messo a segno la truffa anche nel piacentino, ai danni di una ditta di Calendasco che costruisce serbatoi.
I due hanno ordinato una cisterna da tremila litri, consegnata nel modenese, del valore di oltre 2mila e 700 euro, pagando con il solito assegno postdatato. Quando i titolari si sono recati in banca per incassarlo hanno scoperto che l'assegno era in realtà scoperto. Nel frattempo i truffatori erano spariti, così come la loro ditta fittizia. Dopo una serie di indagini sono stati rintracciati e denunciati per truffa dai carabinieri di San Nicolo'. Negli ultimi mesi la coppia con il medesimo sistema è riuscita a truffare svariate ditte in tutto il nord Italia guadagnando una cifra intorno ai 500mila euro.
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