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Onda nera, Foti e De Micheli: "Servono fondi per la bonifica"

La parlamentare del Partito Democratico Paola De Micheli ha presentato un’interrogazione rivolta al Ministro dell’Ambiente Stefania Prestigiacomo per conoscere le intenzioni del Governo sul futuro dell’area di Isola Serafini, investita dalla marea nera proveniente dal fiume Lambro nel febbraio scorso. La De Micheli, in particolare, chiede di sapere se “considerata la difficile situazione ambientale e la peculiarità economica e turistica dell’area, il Governo intenda intervenire in modo straordinario per sostenere i costi di bonifica dei luoghi interessati dall’inquinamento, dopo la recente approvazione di uno stanziamento di 1,2 milioni di euro a titolo di rimborso delle spese sostenute nella fase dell’emergenza”. “Nel Comune di Monticelli d’Ongina – rammenta la parlamentare piacentina - continuano a persistere problemi legati alla bonifica dei luoghi, principalmente nella zona del bacino di Isola Serafini, sito di fronte alla centrale Green Power;

Di recente il Comune di Monticelli d’Ongina ha provveduto a prelevare un campione di acqua destinata ai canali di irrigazione, la quale presentava ancora forti odori di idrocarburi. L’allarme maggiore riguarda il comparto agricolo della zona: il pericolo è oggi rappresentato dalla possibile diffusione dell’acqua di irrigazione inquinata nei 7mila ettari di terreno coltivato e quindi all’interno dei futuri raccolti. Inoltre le continue piene e i successivi abbassamenti del livello dell’acqua non fanno che aumentare la massa di idrocarburi in circolo. Stante tale situazione, appare quindi necessario procedere alla bonifica dei luoghi per poter ripulire dai
depositi di idrocarburi i fondali del fiume Lambro e consentire che il lavoro degli agricoltori della zona possa continuare a svolgersi. La Protezione Civile ha inoltre predisposto una bozza di delibera, approvata dalle tre Regioni (Lombardia, Emilia Romagna e Veneto), in cui si individua, una figura commissariale, il vicepresidente dell'ARNI, al fine di procedere agli opportuni interventi di bonifica”.

Foti (Pdl): "Pochi tre milioni di euro per il rimborso dei danni"

Lo stanziamento di 3 milioni di euro (di cui 1,5 assegnati alla regione Emilia- Romagna) previsto con l’ordinanza 3882 del Presidente del Consiglio del 18 giugno, a parziale rimborso delle spese sostenute nella fase di prima emergenza per lo sversamento nel fiume Lambro di alcune migliaia di tonnellate di idrocarburi, non è sufficiente” lo sostiene il parlamentare piacentino Tommaso Foti (Pdl).
Al riguardo in un’interrogazione parlamentare rivolta al Presidente del Consiglio e al Ministro dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, l’esponente de Il Popolo della Libertà chiedeva “quali risorse aggiuntive si intendano stanziare e in quali tempi, per
assicurare, da un lato, l’integrale rimborso delle eventuali e ulteriori spese sostenute dalle regioni coinvolte, nonché, dall’altro lato, per realizzare gli ineludibili interventi di bonifica dei siti inquinanti e di ripristino e tutela del delicato ecosistema colpito dall’emergenza inquestione”.

All’on. Foti ha fornito risposta il Sottosegretario di Stato Guido Bertolaso, ricordando come lo stato di emergenza fino allo scorso 28 febbraio “è stato adottato anche in considerazione del fatto che tale sversamento ha gravemente danneggiato l’ecosistema
fluviale del Lambro e del Po.” “Tanto è vero – ha aggiunto il rappresentante del Governo - che il Prefetto di Piacenza ha espresso preoccupazione in merito alla situazione di contaminazione del proprio territorio a seguito dell’evento che ha interessamento anche
l’asta principale del fiume Po”. Anche alla luce di ciò, ha sottolineato Bertolaso “nei giorni immediatamente successivi il Dipartimento della protezione civile ha predisposto una bozza di ordinanza di protezione civile che prevedeva la pianificazione degli interventi di bonifica del territorio interessato con l’indicazione delle occorrenti risorse finanziarie. Per la realizzazione degli interventi era stata stanziata la somma di 12 milioni di euro a valere sul Fondo di protezione civile che sarebbe stato successivamente integrato dal Ministero dell’Economia e delle Finanze”.

“Tuttavia – prosegue la risposta – con nota del 24 marzo 2010 il Dipartimento della ragioneria generale dello Stato del Ministero dell’Economia e delle finanze ha espresso parere contrario alla predetta previsione sostenendo che il Fondo di protezione civile non opera in via di anticipazione e non può essere, dunque, prevista dall’ordinanza la successiva reintegrazione da parte del Ministero dell’Economia”. A fronte di questo diniego ed essendo il Fondo della protezione civile sprovvisto delle risorse necessarie, “nell’ordinanza del Presidente del Consiglio – ricorda ancora Bertolaso – è stata inserita una disposizione con cui si provvede al parziale rimborso, pari a complessivi 3 milioni di euro, delle spese sostenute dalle amministrazioni regionali nella fase di prima emergenza”.

“Ciò detto – si legge ancora nella risposta - in merito a quanto rappresentato dal Prefetto di Piacenza, secondo cui con il sopraggiungere della stagione estiva si renderebbe necessario l’utilizzo dell’acqua del Po per fini di irrigazione e di pesca per cui
sarebbe oltremodo opportuno procedere, nell’immediato, alle attività di monitoraggio delle sponde e dei manufatti siti lungo l’asta del fiume, questo Dipartimento con nota del 23 giugno 2010 ha invitato le Amministrazioni regionali coinvolte a porre in essere le attività
di monitoraggio richiamate”. In merito agli interventi di bonifica richiamati dall’on. Foti nell’interrogazione, il Sottosegretario Bertolaso comunica come “questo Dipartimento, nel rappresentare la piena disponibilità a predisporre un’ulteriore ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri con la quale consentire l’avvio delle iniziative di bonifica delle sponde e dei manufatti siti lungo l’asta dei fiumi Lambro e Po, ha invitato le Amministrazioni interessate a voler valutare l’opportunità di reperire risorse finanziarie da destinare alla realizzazione delle iniziative in questione”.

Alla risposta di Bertolaso, l’on. Foti (PDL) ha così replicato: “Pare evidente che l'ordinanza di protezione civile, in fase di pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale, non soddisfa di per sè le richieste degli enti locali non solo per quanto riguarda le spese sostenute per la pronta emergenza, ma anche e soprattutto per l'indispensabile attivazione della fase di bonifica”. “Sotto questo profilo – ha concluso Foti (PDL) - al di là di quanto altri enti (a partire dalle Regioni interessate) potranno fare, rimane urgente uno stanziamento da parte del Governo, essendo la situazione in alcune zone molto problematica. In particolare in provincia di Piacenza dove lo sversamento è sì stato quasi del tutto fermato in ragione dello sbarramento di Isola Serafini, ma con un’evidente concentrazione di idrocarburi”.

 

 
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