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Ultimo aggiornamento:   12/10/2015  l  15.31  
                               
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Ecco la "nuova" Piazza Sant'Antonino. Polemiche IL VIDEO
   

Piacenza - Una parte in ciottolato, lungo la basilica di Sant'Antonino, la piazzetta e sul lato di Santa Maria in Cortina, mentre all'interno saranno posizionati cubetti di pietra grigia. Per i marciapiedi (allargati) si fara' ricorso a pietra di Luserna, verranno posizionate sedute in impasto di granito o pietre di marmo, e tutta l'illuminazione sara' ripensata per valorizzare il teatro Municipale e la basilica.

Sono questi alcuni degli spunti contenuti nel progetto di riqualificazione di piazza Sant'Antonino, presentato dal sindaco di Piacenza, Roberto Reggi, da Taziano Giannessi, dirigente del Comune e da Paolo Dallanoce, presidente della commissione di qualita' architettonica del Comune.

Ma non sono mancate le polemiche sul progetto: alla presentazione hanno preso parte alcuni cittadini in carrozzina, guidati dal consigliere Bruno Galvani, in segno di protesta contro l'utilizzo del ciottolato, che pregiudicherebbe la fruizione della piazza ai diversamente abili. Il sindaco Reggi assicura che il progetto non e' ancora in fase esecutiva e che saranno raccolti suggerimenti e idee. Gianni D'Amo di Cittacomune, chiamato in causa da Galvani, fa notare come il diritto alla bellezza e quello all'accessibilita' non devono essere messi in contraddizione in interventi di riqualificazione, e che entrambi gli aspetti devono, e potranno, convivere nella nuova "piazza Sant'Antonino".

IL PROGETTO

Scavi e sottoservizi
Le operazioni di scavo e sbancamento saranno estese a tutta la superficie stradale e saranno l’occasione per dare l’opportunità ai gestori dei sottoservizi (acqua, luce, gas, illuminazione stradale, telecomunicazioni, fognatura) di organizzare gli interventi necessari.

Marciapiedi
Per i marciapiedi, che saranno ripristinati e completati nei tratti in cui attualmente non esistono, si utilizzerà il granito come cordolo e la pietra di Luserna per gli elementi ortogonali.

Trottatoi
L’attuale trottatoio sarà ricollocato recuperando le pietre esistenti. Per la ricostruzione dei tratti mancanti, che completeranno i trottatoi fino a farli congiungere con il Teatro Municipale e con via Giordani, saranno reperite lastre in granito formalmente e cromaticamente simili a quelle storiche.
Trasversalmente a via Giordani, sarà realizzato un attraversamento in granito e lastre di Luserna che contribuirà a delimitare lo spazio “piazza”.

Pavimentazione
Per la piazza sarà adottata una pavimentazione in pietra. Nelle aree interessate dal traffico veicolare è prevista la posa di cubetti e binderi di pietra grigia, mentre sarà riprodotta l’antica pavimentazione in acciottolato nelle zone esclusivamente pedonali: l’area sud-est della piazza, la pavimentazione adiacente alla basilica e gli slarghi di Santa Maria in Cortina.
Per mettere in risalto l’andamento dei trottatoi e il contorno della piazza è stata adottata una tecnica di posa a tessitura fine. I cubetti di pietra grigia, di diverse dimensioni e pezzature, saranno posati senza disegni o direttrici, in continuità con il lastricato dell’acciottolato posato di punta, di piatto e di coltello.
L’uniformità delle texture si ottiene attraverso un’assonanza tra il grigio della pietra e quello del ciottolo, e realizzando una “frangia” irregolare fra le due pavimentazioni, in modo che i due materiali sfumino l’uno nell’altro.

Illuminazione
Il progetto della luce accompagna l’intervento di riqualificazione della piazza di notte e prevede: un’illuminazione funzionale, mediante l'utilizzo di lanterne in stile su mensola a muro e con lampada a luce bianca, e un’illuminazione decorativa del Teatro Municipale e della Basilica di Sant’Antonino, mediante l’aggiornamento e la qualificazione degli impianti esistenti.
 

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IL PROGETTO D’USO

Uno spazio aperto e flessibile
Con la riqualificazione la piazza diventa uno spazio aperto, flessibile e attrezzato per ospitare eventi culturali, musicali, artistici e commerciali.
Un’opera importante che consegna nelle mani della città la sfida inedita di individuare, e alimentare, la vocazione di questo suggestivo spazio architettonico.
Il progetto d’uso della piazza deve quindi tenere conto sia delle sue funzioni di base, quali il traffico e la sosta dei passanti, sia delle sue possibili future identità, che potranno essere svelate, nel tempo, solo attraverso lo svolgimento delle attività della città e il prezioso contributo dei suoi abitanti.

Trasporto pubblico e pedoni
Dal momento che la parte centrale della piazza Sant’Antonino rimarrà un nodo di passaggio del trasporto pubblico, è stata proposta una pavimentazione resistente all’usura (cubetti di pietra). Per le zone pedonali, definitivamente sottratte alla sosta dei veicoli, come emerso dal percorso partecipato con gli enti e le associazioni coinvolte e condiviso dalla Sovrintendenza, è stato invece prescelto l’acciottolato, quale forma di selciato originario.
Per la fascia di utenza debole e diversamente abile l’area della piazza è comunque accessibile e servita da marciapiedi più ampi e riqualificati.

Arredo versatile
L’arredo è pensato per definire lo spazio pubblico, mantenendone la flessibilità e senza precluderne i vari futuri impieghi. Nella spazio a destra della basilica e all’ingresso di via Verdi saranno collocati una serie di cubi e parallelepipedi realizzati con un impasto di granito o pietre di marmo, caratterizzati da una cromia affine alla pavimentazione. Essi avranno funzione di arredo e di seduta per i passanti quando la piazza è sgombra da manifestazione ma potranno essere integrati nel contesto durante i diversi utilizzi della piazza stessa: capofila delle seggiole per un concerto o per il teatro all’aperto, direttrici per la disposizione di banchi per mercati ed esposizioni.

Servizi
Nell’ala della piazza situata sulla destra della basilica saranno inoltre attivate delle torrette a scomparsa alle quali è possibile allacciarsi per utilizzare le reti dei servizi disponibili (acqua, luce).

Perché
Per restituire alla piazza l’identità perduta, mettendo in risalto il valore storico-architettonico degli edifici che ne costituiscono le quinte: la monumentale chiesa di Sant’Antonino, il palazzo Zanardi Landi, la chiesetta di Santa Maria in Cortina, che per prima conservò le reliquie di Sant’Antonino, il palazzo nobiliare della famiglia Anguissola da Cimafava e il neoclassico Teatro Municipale.

 

 

 
Voci correlate:
  • piazza s.antonino
  • roberto reggi
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    Commenti:


    avanti cosi
    Se Piacenza avesse l'intero stradario entro le vecchie mura pavimentato con antiche pavimentazioni sarebbe un gioiello da Unesco ( rispettando per quanto possibile i diritti dei disabili)
    serialfan
    01/07/2010  11.03

    Come via Tibini?
    Spero solo che non diventi come via Tibini. Avete provato a percorrerla in bici? Pedoni e ciclisti tutti sul trottatoio di 1/2 metro di larghezza e il resto della strada inutilizzabile!!
    Ufo
    30/06/2010  10.01

    Le sedute
    togliete i sarcofagi!!!
    il'mot
    30/06/2010  09.41

    Il trottatoio
    "...saranno reperite lastre in granito formalmente e cromaticamente simili a quelle storiche." Ce la faremo a non fare dei danni questa volta?
    Alex
    29/06/2010  21.25

    L'acctiottolato
    La posa non dovrà essere effettuata a regola d'arte, di più. Se si riesce a dimostrare che le superfici in acciottolato sono comodamente percorribili da ciclisti e pedoni, sarà la fine di un tabù per il centro storico piacentino.
    Alex
    29/06/2010  21.23

    Pavimentazione
    Le rappresentazioni grafiche sono inguardabili e danno l'idea di uno stacco troppo netto tra le diverse pavimentazioni "grigie". Al contrario, il campione dal vivo lascia ben pensare sul desiderato effetto sfumatura.
    Alex
    29/06/2010  21.15


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