A un anno circa dall’avvio del progetto sui piccoli frutti, in autunno la Provincia lancerà corsi ad hoc per impararne la coltivazione. Guida scientifica delle lezioni - incentrate sulle tecniche di produzione di lamponi, ribes, uva spina, fragole e fragoline di bosco - sarà l’agronomo Ezio Giraudo che, tra le altre cose, porterà anche l’esperienza di Peveragno, realtà consolidata di settore nel cuneese.
Lo hanno anticipato l’assessore Filippo Pozzi e il funzionario provinciale Albino Libé alla quarta giornata didattica organizzata ieri dal comune di Gropparello, di scena nella frazione di Groppovisdomo.
Dalla convention è emerso che le coltivazioni del bosco possono rappresentare in futuro una delle strade percorribili di integrazione al reddito agricolo e un antidoto contro l’abbandono dell’agricoltura nelle zone di alta collina e montagna (particolarmente adatte a questo genere di produzioni), uno dei campanelli d’allarme che arrivano dalle elevate altitudini, al centro delle relazioni del presidente di Coldiretti Luigi Bisi e del vice, Giovanni Manfredi. Ma c’è di più: i piccoli frutti vantano una redditività ben superiore rispetto a barbabietola e frumento. «Bastano – ha detto Libé – mille metri quadrati di terreno per produrre 10-12 quintali annui di lampone e 11-13 di ribes, venduto in media a 12-13 euro al chilo al dettaglio e a 6 euro alle coop che lo ritirano per destinarlo alla grande distribuzione». La Provincia intende promuovere un gioco di squadra «per garantire unità di intenti e creare una quantità minima di prodotto per soddisfare le esigenze di mercato». Le esperienze dell’olio nostrano e delle asparagiaie piacentine (era presente la presidente del consorzio Emanuela Cabrini) rivelano che spesse volte le richieste superano l’offerta. Per incentivare le produzioni presto – annunciano da via Garibaldi – verrà attivato un bando specifico con Soprip (agenzia per lo sviluppo locale) per il finanziamento di progetti di settore.
Al termine dell’incontro l’assessore comunale Marco Canavesi ha premiato con una targa i promotori dell’evento, Damiano Gallinari in rappresentanza della locale pro loco, il cugino Giampiero «per l’impegno profuso a favore delle iniziative territoriali», e lo stesso Libé, da trent’anni in servizio in Provincia. Targhe consegnate dall’assessore Pozzi. Riconoscimento da parte dei volontari della zona per l’agriturismo dei fratelli Schiavi.
|