"Non si può prendere parte all'abbraccio al Parco della Pertite, insieme a duemila persone, e poi pugnalarle alle spalle. Il sindaco di Piacenza, Roberto Reggi, ha approfittato dell'evento per fare una passerella. In realtà era già pronta l'ipotesi di trasfomare il nostro parco in un parchetto". Non usano mezzi termini gli amici del Parco della Pertite, Laura Chiappa di Legambiente e i rappresentanti sindacali dell'Arsenale nel commentare l'esito dell'incontro con il sindaco Reggi e il vice sindaco Francesco Cacciatore. Riunione durante la quale gli amministratori avrebbero sostanzialmente fatto sfumare la proposta di trasformare a parco l'intera area dell'ex Pertite: mancano le risorse necessarie e il ricorso a privati avrebbe come contropartita il dedicare a verde solo il 40% della superficie disponbile (120mila dei 280mila metri quadrati sul piatto), lasciando all'arsenale il restante 60%. Lo stabilimento andrebbe poi a recuperare nuovi spazi nell'area Artale, al lato nord di via Emilia Pavese.
Stesso destino, più o meno, per altre aree militari presenti in città: una parte resterà a verde pubblico, il resto sarà destinato a residenziale e commerciale. "Ma non è possibile svendere i gioielli di famiglia in un periodo di vacche magre - dice Stefano Benedetti del comitato -, meglio aspettare, allora. E chiedere la cessione dell'ex Pertite a titolo gratuito. In altre realtà è già stato fatto". "L'area che resterebbe a parco è assolutamente insufficiente: in pratica è un campetto giochi, una striscia verde a ridosso delle scuole" aggiunge Carla Muselli del comitato. "Non si può prendere parte all'abbraccio al Parco della Pertite - afferma Laura Chiappa - insieme a duemila persone, e poi pugnalarle alle spalle. Il sindaco di Piacenza, Roberto Reggi, ha approfittato dell'evento per fare una passerella. In realtà era già pronta l'ipotesi di trasfomare il nostro parco in un parchetto".
"Durante l'incontro con il sindaco e il vice sindaco è stato anche detto che dalle nostre posizioni dipende il futuro dei lavoratori dell'arsenale. Noi non accettiamo questo ricatto" aggiungono i rappresentanti del comitato. "Il parco è il parco e i lavoratori sono i lavoratori - chiariscono Emanuela Stoppelli, rsu Flp e Rosanna Poggi, rsu Fp Cgil -, noi siamo ancora in attesa di un piano industriale che definisca il futuro dell'arsenale. Passaggio necessario prima di decidere in merito al suo spostamento. Non crediamo comunque che debba essere collocato a ridosso del centro: la soluzione proposta creerebbe diversi problemi di viabilità. Meglio invece spostarlo alla Macra Staveco (vicino a Le Novate), dove sono già presenti alcuni capannoni. Ma ripetiamo, prioritaria è la discussione sul piano industriale: l'arsenale da circa 20 anni non assume, l'età media dei lavoratori è di 50 anni. Che futuro vogliamo dare allo stabilimento".
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