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Sindaci piacentini "in lutto" davanti al Senato

Centinaia di sindaci hanno protestato davanti a Palazzo Madama contro i tagli previsti dalla manovra del Governo. Tra di loro anche il primo cittadino di Piacenza Roberto Reggi e altri sindaci di comuni piacentini. Alcuni indossano le fasce tricolori listate a lutto, altri hanno addirittura il cappio al collo e portano cartelli con su scritto "comuni con il cappio al collo".

Tra le centinaia di sindaci dell'Anci provenienti da tutta Italia c'erano Roberto Reggi, primo cittadino di Piacenza, Giovanni Compiani (Fiorenzuola), Angela Fagnoni (Pontenure), Gianni Zanrei (Carpaneto), Giulio Maserati (Rottofreno) e Alessandro Ghisoni (Podenzano), ai quali si é unita la parlamentare piacentina Paola De Micheli. Al termine dell'incontro con una delegazione dei sindaci, il ministro Tremonti si è detto disponibile a modificare la parte della manovra relativa ai tagli per i Comuni, ma mantenendo invariati i saldi, e  a rivedere il patto di stabilità interno.

La delegazione si è presentata anche in Senato e ha incontrato il presidente Renato Schifani. “Sono a rischio - ha osservato il sindaco di Torino Sergio Chiamparino - gli asili nido, i trasporti pubblici locali, l'assistenza, la scuola, l'ambiente e le infrastrutture per la mobilità”. 

Sindaci in piazza, Reggi: “Riequilibrare la manovra verso chi spreca davvero” - IL COMUNICATO

Prima la manifestazione di protesta in piazza, che ha radunato centinaia di sindaci provenienti da tutta Italia di fronte al Senato, con le fasce tricolore simbolicamente listate a lutto. Poi l’incontro, per il presidente Anci Sergio Chiamparino e una delegazione di primi cittadini di cui faceva parte anche il sindaco di Piacenza Roberto Reggi, dapprima con il presidente del Senato Renato Schifani, quindi con i Ministri Giulio Tremonti e Roberto Calderoli.

“La nostra richiesta – spiega Reggi, vicepresidente dell’associazione dei Comuni italiani – è che la manovra venga riequilibrata in modo tale da colpire chi realmente costituisce uno spreco, evitando di mettere mano alle tasche dei cittadini come, invece, siamo e saremo sempre più costretti a fare noi sindaci. Il Governo ci sta obbligando a ridurre drasticamente sia i servizi essenziali alla collettività, sia le risorse destinate alle imprese, soffocate come gli enti locali da un patto di stabilità non più sostenibile, che colpisce e penalizza anche le Amministrazioni virtuose”.

Concordando con i colleghi Chiamparino e Alemanno sulla necessità di portare avanti le istanze delle municipalità in maniera unitaria e bipartisan, anche il sindaco di Piacenza sottolinea positivamente l’attenzione del presidente Schifani e l’impegno, da parte sua, a garantire un ampio e approfondito iter parlamentare sul tema.

In merito al confronto con i Ministri Tremonti e Calderoli, Reggi ha ribadito “la necessità di sederci a un tavolo per discutere concretamente, e non in modo aleatorio come è stato fatto sinora, di una compartecipazione dell’Irpef, perché una parte della ricchezza prodotta dai singoli territori deve essere trattenuta dai Comuni”. La stessa introduzione della tassa Imu (appellativo dato dal Governo a un’imposta analoga alla service tax già proposta da Anci), conduce Reggi a “temere che sia l’ennesima strategia mirata a dare, ai cittadini, la sensazione che i Comuni vogliano imporre nuove tasse, mentre il Governo prova a tagliare. Noi sindaci non siamo disposti ad accettarlo”.

Dai due Ministri, la delegazione Anci ha ottenuto la disponibilità a rivedere i criteri del Patto di stabilità e la distribuzione dei tagli previsti dalla manovra (che al momento graverebbero quasi esclusivamente sugli enti locali), nonché la possibilità di una maggiore liquidità sui residui passivi per il 2010. A breve, l’Anci attende una convocazione sul testo del decreto che dovrebbe restituire autonomia impositiva ai Comuni, ma conferma la posizione interlocutoria sul fronte della manovra. Come ha ricordato il presidente Chiamparino, “abbiamo cercato di impostare un percorso che porti a una redistribuzione del peso dei sacrifici tra i diversi centri di spesa, anziché solo a carico degli enti locali”.  

 
Voci correlate:
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    Commenti:


    ...un lavoro che non farei ?
    ...l' amministratore pubblico ! se onesto ... è il lavoro in assoluto più rognoso e complesso !
    ilguru
    24/06/2010  09.09

    Alberto Sordi
    Mi ricordano Sordi in "I Vitelloni". "Lavoratori! Prrrr! Lavoratori della massa". Speriamo che anche la loro macchina si fermi!
    gianni
    23/06/2010  19.46


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