Grande successo per East_Gate Export, l’iniziativa promossa da UniCredit Group e approdata oggi a Piacenza, in collaborazione con la Camera di Commercio. Piacenza per un giorno è diventata punto di riferimento per tutte quelle imprese del territorio che intendono avviare o potenziare la propria attività di export verso Russia, Turchia e Polonia.
Oltre 100 gli imprenditori locali che hanno preso parte ad incontri personalizzati, alla presenza di consulenti indipendenti (legali, societari e fiscali) ed esperti UniCredit, a loro disposizione per offrire un quadro completo del contesto economico, fiscale e legislativo di Russia, Turchia e Polonia. UniCredit mette, infatti, a disposizione il supporto di una rete di 123 sportelli in Russia (terza banca privata del Paese), 1.030 in Polonia (seconda banca del Paese) e 901 in Turchia (quarta banca privata del Paese) e tutte le informazioni necessarie per valutare le opportunità offerte da questi mercati e impostare l’approccio operativo per coglierle.
Dopo l'assemblea plenaria nel Salone degli Arazzi al collegio Alberoni, i vertici di Unicredit (tra loro Rodolfo Ortolani, direttore generale Unicredit, Alessandro La Porta responsabile relazioni con il territorio, Luca Lorenzi, responsabile territorio Centro Nord) hanno incontrato i rappresentanti delle categorie economiche piacentine, mentre gli imprenditori hanno preso parte a tavoli tematici specifici. A margine di East Gate Export, si è tenuta la prima riunione del comitato Via Emilia Unicredit, organismo di supporto territoriale alle imprese locali, alla presenza di Ortolani e dell'assessore di Piacenza AnnaMaria Fellegara. Il presidente del comitato è Franco Stefani, presidente di System Spa.
“Il rilancio dell’export è un ingrediente indispensabile per la ripresa della nostra economia. Con East_Gate Export abbiamo voluto disegnare un evento ad hoc, in risposta alle esigenze reali dell’imprenditoria piacentina - ha dichiarato Rodolfo Ortolani, Direttore Generale UniCredit Banca - “Le nostre pmi dispongono di capacità e potenzialità che devono essere focalizzate e investite in opportunità concrete che sappiano guardare anche all’estero. In questo quadro, una banca come la nostra - che è internazionale ma contemporaneamente attenta alle specificità territoriali - costituisce certamente un elemento “facilitatore” per fornire gli strumenti necessari allo sviluppo delle imprese italiane in Europa”.
Perché Piacenza e perché l’Emilia Romagna?
Dopo il crollo registrato nel 2009, soprattutto nei settori di produzione di macchinari (-9,5%), mezzi di trasporto (-13,6%) e prodotti in metallo (-6,3%), in Emilia Romagna si sta attualmente assistendo ad una graduale ripresa dell’export. Seppur in misura minore rispetto al Nord Est e al ‘sistema Italia’, nel primo trimestre 2010 il tasso di variazione delle esportazioni rispetto al 2009 vede, infatti, l’Emilia Romagna crescere del 4,6%. I principali mercati di sbocco sono i Paesi dell’UE, gli Stati Uniti e la Svizzera, seguiti dalla Russia. Nel 2009 il 3,2% delle esportazioni era destinato proprio alla Russia, il 2,4% alla Polonia, l’1,5% alla Turchia (fonte: elaborazione Ufficio Studi Divisione Retail UniCredit Group su dati Istat).
Perché la Russia, la Turchia e la Polonia?
Quella russa è la più grande economia emergente dopo la Cina, nonché l'ottava economia al mondo. Il paese è considerato un importante mercato di sbocco, le cui potenzialità non hanno paragone rispetto a quelle di altri paesi, con una popolazione di oltre 140 milioni di persone e un PIL di 885 mld di euro nel 2009, destinato a raggiungere i 1269 mld nel 2011.
Con una popolazione di oltre 70 milioni di abitanti, la Turchia rappresenta un interessante mercato di sbocco e quella turca è la più grande economia emergente dopo i cosiddetti BRICs. Un ulteriore elemento rilevante è il processo di convergenza verso l'UE - la Turchia, assieme alla Croazia, è un paese candidato – che, se pur non destinato a concludersi a breve, ha guidato numerose riforme e aperture agli investitori esteri negli ultimi anni.
Anche il mercato polacco, dal canto suo, offre interessanti prospettive: con 14 milioni di famiglie e 40 milioni di individui, si sta sviluppando velocemente; aumenta il ceto medio e con esso il possesso di beni di consumo, già sensibilmente più elevato rispetto ad altri Paesi.
La Storia di East_Gate
Dopo quella di Udine (lo scorso 14 maggio) e quella di Padova (svoltasi il 25 maggio), dove ai tavoli di lavoro si sono tenuti rispettivamente 270 e 224 incontri, quella piacentina rappresenta la terza tappa di East_Gate Export. L’iniziativa nasce dall’esperienza di East_Gate on tour, che, nel corso di tre edizioni realizzate tra il 2008 e il 2009 a Brescia, Treviso e Reggio Emilia, ha coinvolto oltre 1.200 imprenditori dei territori di riferimento sul tema dell’internazionalizzazione verso il Centro Est Europa.