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Reggi non va da Maroni: "L'Anci è la casa di tutti i comuni"

A seguito della mancata partecipazione al tavolo sulla sicurezza riunitosi stamani a Parma, presente il ministro Maroni, il sindaco Roberto Reggi, vicepresidente dell’Anci, precisa quanto segue: “Il tavolo che si è riunito oggi a Parma, alla presenza del Ministro Maroni, è certamente un contributo alla discussione e non è polemico dire che vi sono altri contributi da parte dei sindaci. Personalmente, da quando mi occupo non solo della mia città ma anche dei problemi degli altri sindaci nella sede dell'Anci, ho maturato una visione più ampia. Nello specifico, sulle questioni legate alla legalità ed alla sicurezza, faccio riferimento a come le ordinanze dei sindaci si siano ad oggi concentrate al nord e come invece debbano essere uno straordinario strumento per rafforzare la legalità debole del mezzogiorno. Sono questi i motivi, non polemici, che mi portano a considerare che la casa di tutti i comuni, l'Anci, sia la sede più indicata. Nel merito poi, ben vengano tutti gli strumenti dati ai sindaci, magari anche con risorse certe, dal momento che ricordo che domani c'è una manifestazione dei sindaci convocata dall'Anci proprio per denunciare la iniquità di questa manovra finanziaria, anche sul comparto della sicurezza. Non siamo d'accordo con alcune proposte che sono state avanzate dal Sindaco di Parma, e mi risulta che le proposte avanzate da diversi sindaci invece siano condivise anche da Zanonato. Non c'entra il Pd o il Pdl. Le proposte che ci convincono sono quelle efficaci e resistenti ai tentativi di bricolage amministrativo su temi, peraltro, delicati come la sicurezza. Ai cittadini non bastano i proclami o mostrare i muscoli, serve che si risolvano i problemi e questo lo si fa con atti che resistono alla prova dei Tar. Sennò i problemi non si risolvono ma, al contrario, aumentano. Questa è la proposta di Zanonato, nostra e dell'Anci, che il Ministro ha considerato positiva e che riguarderà tutti i comuni e non solo quelli medi, del nord, senza bandiere o fazzoletti di partito”.

Il sindaco di Piacenza Roberto Reggi non ha partecipato a Parma all'incontro dei sindaci con il ministro dell'Interno Roberto Maroni sui temi della sicurezza urbana e della riforma della Polizia locale. Con una lettera inviata nel pomeriggio di ieri al primo cittadino di Parma Pietro Vignali, sottoscritta anche dal sindaco di Modena Giorgio Pighi, Reggi ha precisato di non condividere l'impianto del documento su ordine pubblico, sicurezza pubblica e sicurezza urbana che sarà preso oggi in esame.

''La sicurezza non è un problema solo del nord e interessa tutti i sindaci italiani, che sono rappresentati dall'Anci. Invece il ministro Maroni snobba l'Anci e privilegia tavoli paralleli con i sindaci 'amici' come quello di Parma. Per carità, quella parmense è stata una iniziativa positiva, ma ora il ministro non può continuare a snobbare l'Anci che rappresenta tutti i Comuni''. Parola del sindaco di Piacenza Roberto Reggi.

IL TESTO DELLA LETTERA INVIATA AL SINDACO DI PARMA DA REGGI E PIGHI

Caro Vignali,

abbiamo letto il parere dei prof.ri Giuseppe Caia e Giorgio Cugurra sui rapporti fra ordine
pubblico, sicurezza pubblica e sicurezza urbana alla luce dell'interpretazione dell'art. 54 del
T.U.E.L. che è alla base della riunione di domani e che mira a formare oggetto di ampia
condivisione.
Come abbiamo avuto modo di sottolineare in un documento redatto assieme ad altri Sindaci,
oggi il tema da porre al centro della discussione, in via prioritaria, non è lo sviluppo dell'art. 54 ma
dare attuazione all'art. 117 della Costituzione per quanto concerne i rapporti fra sicurezza pubblica e
sicurezza urbana e all'art. 118 per quanto riguarda il coordinamento fra Stato e Regioni sugli stessi
rapporti.
Siccome la Corte Costituzionale con la sentenza 1° luglio 2009 n. 196 (citata dai prof. Caia e
Cugurra) ha chiaramente affermato che l'art. 54 riguarda le competenze dei Sindaci in tema di
sicurezza urbana nell'esclusiva qualità di Ufficiali di Governo, riteniamo non condivisibile limitarci
ad approfondire tale profilo. Dobbiamo rivendicare il nostro ruolo previsto dalla Costituzione alla
luce della suddetta sentenza anche per le ulteriori nostre attribuzioni in tema di sicurezza urbana
come eletti dai cittadini, anche in relazione alle funzioni di polizia amministrativa urbana.
Siccome in sede ANCI sta proseguendo fruttuosamente il dibattito sul disegno di legge
presentato dai Senatori Saia e Barbolini, finalizzato proprio a dare attuazione agli artt. 117 e 118
della Costituzione definendo le “politiche locali di sicurezza” e le “politiche integrate di sicurezza”,
riteniamo siano questi gli argomenti da privilegiare, come abbiamo fatto con la delegazione ANCI
alla Commissione Affari Costituzionale del Senato. E' fondamentale che ogni sforzo sia concentrato
nel dare finalmente al tema della sicurezza urbana un solido profilo integrato fra le politiche come
“Ufficiali di Governo” e quelle di eletti dai cittadini, e riteniamo che questa debba essere la strada
da seguire secondo lo spirito e la lettera della Costituzione autorevolmente interpretata dalla Corte
Costituzionale nella suddetta sentenza.
Per queste ragioni, non condividendo l'impianto del documento che si muove
esclusivamente nel riduttivo ambito dell'art. 54 del TUEL, non parteciperemo alla riunione del 22
giugno 2010.
Ringraziando comunque per l'invito, porgiamo i migliori saluti.

Il Sindaco di Modena Giorgio Pighi

Il Sindaco di Piacenza Roberto Reggi

Cavalli (Lega): "A Reggi rispondono i fatti"

«Come sempre la Lega risponde alle parole con i fatti. E per replicare alle pretestuose accuse mosse da Reggi al ministro Roberto Maroni basta il successo del tavolo di Parma che dimostra, come sottolineato dallo stesso ministro, che la strada intrapresa è quella giusta e va potenziata».

Così il consigliere regionale della Lega Nord, Stefano Cavalli, replica da Bologna ai sindaci di Piacenza e Modena, Roberto Reggi e Giorgio Pighi, che si sono sfilati dal Tavolo sulla sicurezza urbana convocato oggi a Parma.

«L’iniziativa a cui ha aderito il ministro Maroni è l’attuazione pratica di una politica di ascolto del territorio checché ne dicano Reggi e Pighi – sottolinea Cavalli – e ha già dato i suoi frutti rivelando l’efficacia dell’amministrare targato Lega. Ordinanze pilota per la prevenzione dei reati, nuovi poteri in capo ai sindaci sul versante della sicurezza, un osservatorio permanente per non incappare in problemi di legittimità, criminalità in calo. Questi si chiamano fatti. Quelle di Reggi sono solo vane parole».

 

 
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