Il comune di Caorso non è contrario al ritorno del nucleare, ma attende ancora la conclusione dello smantellamento della vecchia centrale, spenta dal 1986, atteso non prima del 2017-2018. Lo ha detto il sindaco di Caorso Fabio Callori durante un convegno - come riferisce l'agenzia Reuters.
Callori, Pdl, sottolinea, in un convegno all'Università Bocconi dedicato proprio alla scelta dei siti per realizzare le future centrali nucleari in Italia, che "la popolazione è divisa al 50% tra chi è favorevole e chi non lo è. Noi non siamo contrari al ritorno al nucleare, ma Caorso ha altre priorità".
Le priorità, al momento, sono quelle del 'decomissioning' della centrale che è lungi dall'essere concluso. "Proprio ieri sono state finalmente inviate in Francia le barre di uranio. Resta da smaltire tutta la parte centrale della struttura, il nucleo, e per fare questo attendiamo una licenza per la dismissione nucleare da parte del governo sin dal 2001. La nuova tempistica prevede che la licenza possa arrivare fra quest'anno e l'anno prossimo per smaltire l'intera struttura fra il 2017 e il 2018", ha detto il sindaco. Secondo quanto hanno riferito a Reuters da due fonti a conoscenza del dossier, la jv venture Enel -Edf , che sta realizzando lo studio di fattibilità per realizzare quattro centrali nucleari in Italia, avrebbe espresso alcune preferenze per realizzare due centrali a Montalto di Castro (Viterbo) e una nell'area di Piacenza.
(Comunicato Sogin) - Si è concluso all’alba l’ultimo trasporto verso la Francia del combustibile irraggiato presente nella centrale di Caorso
Dall’impianto sono partiti, all’interno di quattro contenitori speciali, gli ultimi 64 elementi di combustibile, degli originari 1.032, pari a 11 tonnellate, che saranno riprocessati nell’impianto francese di La Hague. Dal 16 dicembre 2007 ad oggi, sono state effettuate 16 spedizioni.
Le operazioni di trasferimento rientrano nell’accordo fra Sogin e Areva, siglato nel 2007, che prevede il trattamento in Francia delle 235 tonnellate di combustibile irraggiato allora presenti in Italia, con lo scopo di recuperare le materie nucleari riutilizzabili e separare i residui riducendone i volumi.
Concluso l’allontanamento di tutte le 190 tonnellate di combustibile irraggiato della centrale di Caorso, ad oggi rimangono da trasferire 15 tonnellate dalla centrale di Trino e 30 tonnellate dal deposito Avogadro di Saluggia, da dove inizieranno a breve le attività di trasporto verso le Francia.
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