Uno di loro fingeva di sentirsi male, mentre gli altri due "trafficavano" intorno alle auto posteggiate fuori dalla discoteca per aprire le portiere e poi rubare. Ma questa volta non sono riusciti nel loro intento i tre giovani (rispettivamente di 20, 23 e 25 anni, tutti residenti in provincia) colti in flagranza di reato dai carabinieri di Rivergaro nella notte tra venerdì e sabato nel parcheggio della discoteca Avila di Rivalta (Piacenza). I tre, muniti di arnesi da scasso, erano riusciti a forzare una Punto e una Peugeot 206 appartenenti a due ragazze lodigiane arrivate nel locale per trascorrere la serata; è stata la sorveglianza a insospettirsi e a chiamare i militi dell'Arma che ha sorpreso il terzetto in flagranza. "L'auto è della mia fidanzata" ha detto uno di loro. Ma è bastato contattare la legittima proprietaria per smascherare i ladri. Per loro sono scattate le manette con l'accusa di tentato furto aggravato in concorso. Negli ultimi tempi erano stati segnalati alcuni furti ad auto parcheggiate all'esterno di discoteche di Piacenza e provincia messi in atto con lo stesso modus operandi utilizzato dai tre: il sospetto è che la banda fosse dedita da tempo a questo tipo di colpi fuori dai locali.
LE ALTRE DI NERA - Trentacinque persone segnalate come assuntori di sostanze stupefacenti ed una denunciata. E' questo il bilancio dei controlli effettuati negli ultimi due fine settimana dai carabinieri della compagnia di Bobbio. In tutto sono stati sequestrati 35 grammi di hashish, 4 di marijuana e due di eroina. E' invece stato denunciato un cittadino rumeno di 39 anni controllato a Rivergaro: alla vista dei carabinieri ha tentato di disfarsi di un coltello a scatto, ma il suo gesto non è sfuggito ai militari. Dovrà ora rispondere di porto abusivo di armi.
Denuncia anche per un macedone di 47 anni che chiedeva con insistenza l'elemosina all'esterno del supermercato "Gulliver" di via S. Ambrogio, infastidendo clienti e passanti. L'uomo, su cui pendeva un'ordinanza di espulsione, è stato controllato da una pattuglia mista di "strade sicure": risultato senza documenti, ha prima minacciato e poi aggredito l'agente in servizio causandogli lievi ferite ad un braccio e colpendolo con un calcio al ventre. Medicato, ne avrà per cinque giorni. Per il macedone, condotto in Questura, è invece scattata la denuncia in stato di libertà per lesioni e resistenza a pubblico ufficiale.
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