Castel San Giovanni, centrale elettrica aperta al pubblico
Porte della centrale termoelettrica Enel “Edoardo Amaldi” di Castel San Giovanni aperte al pubblico. Anche quest’anno, per la sesta edizione di “Centrali Aperte”, il complesso energetico ha ospitato una kermesse che ha coniugato svago e cultura scientifica con visite guidate alla centrale e una serie di iniziative di contorno destinate alle famiglie.
La centrale dedicata al noto fisico nucleare carpanetese Edoardo Amaldi, uno dei cinque “ragazzi di via Panisperna” che collaborarono con Enrico Fermi allo sviluppo tecnologico per la realizzazione del primo reattore nucleare, è stata quindi per l’occasione trasformata in parco giochi scientifico.
Una gita con gli ingegneri attraverso il gigantesco complesso di 300.000 metri quadri con 105 lavoratori costruito alla fine degli anni '60 ma riconvertito nel 2002 da centrale ad olio combustibile a centrale a turbogas metano, una tecnologia non inquinante che usa le risorse idriche del Po indispensabili per il processo di raffreddamento. Ma la particolarità di questo impianto “a ciclo combinato” (turbogas, generatore di vapore di recupero e turbina a vapore), composto da quattro gruppi capaci di generare 1,504 megawatt e di smistare 40 metri cubi d’acqua al secondo, è la sua funzione di gestione e collegamento di tutte le centrali “a ciclo combinato” della Penisola (sono 8 in tutto il paese), come ha ricordato l’ingegnere Eleonora Della Bartolomea, nell’ insolita veste di animatrice-guida.
In rilievo, fra le iniziative di contorno, la poetica mostra fotografica “il Po e la centrale”, che evidenzia il ruolo fondamentale del fiume nel processo energetico del ciclo combinato e il raduno di auto Ferrari. Presenti inoltre il colorato ensemble folkloristico romeno “Fiori di Cucuieti” e l’orchestra nazionale di strumenti a corda di Tirana a ravvivare la manifestazione scientifico-ricreativa.
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