“Come avviene per tutte le cose che stanno a cuore ai piacentini, anche la Fiera di S. Antonino genera, immancabilmente, dibattiti accesi. Credo sia doveroso, però, che la dicussione prenda spunto da informazioni corrette, non da accuse generiche o strumentali. A cominciare da quelle dall’onorevole Polledri, dei cui insulti da quaraquaquà, rivolti peraltro, oltre che all’Amministrazione, in modo inaccettabile anche ai dipendenti comunali, non voglio neppure tenere conto”: inizia così, la precisazione dell’assessore al Commercio Katia Tarasconi sulla disposizione delle bancarelle per il 4 luglio, sottolineando “la necessità di importanti chiarimenti” e ribadendo che “l’attenzione dell’Amministrazione comunale si è incentrata, innanzitutto, sulla questione dell’accessibilità”.
“Sono oltre 10 anni che il percorso della manifestazione si è in parte allontanato dal Pubblico Passeggio, proprio per consentire il rispetto degli standard di sicurezza – spiega l’assessore – e a onor del vero, è noto che a gran parte degli ambulanti era invisa la stessa collocazione in via Scalabrini, prevista dal Regolamento vigente sul quale le associazioni di categoria hanno avuto modo, all’epoca dell’adozione, di esprimersi. In questa edizione, i lavori di riqualificazione in corso ci hanno costretto a trovare un’alternativa, tenendo conto però dei tanti altri vincoli esistenti, come quello sul Vallo delle Mura che, per garantirne la tutela, non consente di ospitare lì la kermesse”.
Altra questione nodale, rimarca Katia Tarasconi, i parcheggi: “Se avessimo trasferito i banchi in via IV Novembre, avremmo eliminato circa 250 posti auto (inclusi quelli del Cheope) e reso inutilizzabile la pista ciclabile, che come sappiamo è interamente delimitata dai cordoli in gomma e avrebbe a sua volta costituito un ostacolo. Lo stesso parcheggio sottostante il Pubblico Passeggio è già stato sperimentato come area fieristica, destando le proteste degli operatori commerciali e dei visitatori, che si vedevano privati proprio delle aree di sosta”.
Per quanto riguarda il coinvolgimento degli ambulanti, i titolari delle concessioni decennali per la partecipazione alla Fiera patronale, interessati dallo spostamento da via Scalabrini, chiarisce l’assessore, “sono stati regolarmente informati, tramite raccomandata con ricevuta di ritorno, della diversa collocazione individuata dall’Amministrazione comunale. Non solo: li abbiamo avvisati che qualora avessero ritenuto non idonea la sistemazione, preferendo non partecipare, il Comune avrebbe comunque riconosciuto loro la presenza, per evitare ripercussioni sulla graduatoria delle prossime edizioni. Delle 515 aziende commerciali in questione, solo una ventina si è avvalsa di questa possibilità, lasciando i relativi posteggi liberi per l’assegnazione, in base al criterio di anzianità, agli operatori che non possiedono la concessione decennale”.
In merito ai costi per l’impianto di illuminazione, si precisa che questi vengono corrisposti dai commercianti già a partire dal 1997, ovvero da quando è stato vietato l’impiego di singoli generatori di corrente per ovvie ragioni di tutela della sicurezza e dell’incolumità pubblica: lo stesso principio si applica a tutti i servizi comunali (mense scolastiche, impianti sportivi, ecc.), che sono a carico dei fruitori.
“Credo – conclude l’assessore Tarasconi – che sia sempre molto facile criticare il lavoro altrui, senza avanzare soluzioni realmente applicabili e tali da tener conto delle esigenze di ciascuno. La proposta che mette d’accordo tutti, e lo si vede proprio dal fatto che neppure via Scalabrini era una sistemazione gradita, temo non esista. Per questa edizione, abbiamo cercato di valorizzare le aree normalmente adibite al mercato settimanale, per la riconoscibilità dei luoghi e le abitudini di frequentazione: così, pensando che comunque i cittadini più anziani difficilmente avrebbero percorso l’intero itinerario di 3,5 km, sarà senz’altro più probabile che visitino la Fiera anche persone che forse, in altro modo, non lo avrebbero fatto. In ogni caso – aggiunge l’assessore – colgo l’occasione per ribadire che, come sempre, siamo disponibili al dialogo e al confronto costruttivo con le associazioni di categoria e con tutti gli operatori del settore”.