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Bonifica: "Finarda fondamentale per evacuare l'acqua"

Comunicato Stampa del Consorzio di Bonifica di Piacenza

“La Bonifica tutela il territorio, ma senza Piani di intervento strutturali i cambiamenti climatici accentuano i pericoli”. Parole di Fausto Zermani, presidente del Consorzio di bonifica di Piacenza.

PIACENZA (18 giugno 2010) – “Alla faccia del beneficio. E’ ora che i nostri Amministratori comunali tolgano la testa da sotto la sabbia e si rendano conto di quanto siano 25 mc/sec di acqua piovana che vengono evacuati dalla città di Piacenza dall’impianto idrovoro della Finarda. Troppo comodo dire alla gente di non pagare il contributo di bonifica. Senza il lavoro del Consorzio la città và sott’acqua”. Con queste parole tuona il presidente del Consorzio di bonifica di Piacenza Fausto Zermani, in merito alle intense precipitazioni dei giorni scorsi. Continua Zermani: “ciò che è successo in Consiglio Comunale la settimana scorsa è enormemente irresponsabile in quanto noi continueremo comunque a mantenere sicura la città; il creare confusione genera inutili e costosi conflitti e mina la fiducia nei confronti del Consorzio verso i contribuenti”.

In merito alle precipitazioni di ieri, il Presidente Zermani relativamente alla città di Piacenza e al territorio circostante fa presente che le pompe dell’impianto idrovoro Armalunga sono entrate in funzione causa piena del fiume Po. Viene anche sottolineata l’azione di presidio del territorio svolta dalle altre opere di bonifica della città, ed in particolare i canali denominati Diversivi di Ovest e di Est in comune di Piacenza, che hanno convogliato le abbondanti acque meteoriche provenienti da monte e le hanno indirizzate rispettivamente nel Trebbia e nel Nure preservando in tal modo il capoluogo di provincia dagli allagamenti.

Il Presidente, relativamente all’impianto idrovoro della Finarda, rammenta che alle ore 15.00 di mercoledì 16 giugno sono state chiuse le paratoie di tale impianto poiché si è verificato un incremento del fiume Po; quando accade un simile evento le paratoie dell’impianto vengono prontamente chiuse dai tecnici del Consorzio per impedire che il fiume Po invada la città di Piacenza. Mentre nella serata di ieri (ore 18.45 circa) l’impianto ha funzionato a pieno regime con l’impiego di tutte e 5 le pompe, per una portata complessiva di 25 mc/sec causa intensa piena dei canali Rifiuto e Settentrionale che terminano il loro percorso all’impianto della Finarda, convogliando tutte le acque piovane della città di Piacenza per immetterle tramite sollevamento meccanico nel fiume Po. “Un simile evento – dichiara Zermani – non accadeva dall’ottobre del 2000, quando funzionava a pieno regime l’impianto della Finarda e anche in quell’occasione i due canali risultavano avere portate considerevoli proprio come ieri; grazie al potenziamento di tale impianto avvenuto nel 2002, le pompe della Finarda hanno potuto evacuare tutta l’acqua piovana che in poche ore era caduta all’interno della città di Piacenza; è la prima volta che la Finarda evacua dalla città così tanta acqua piovana con tutte e 5 le pompe”.

Tutto il comprensorio del Consorzio di bonifica di Piacenza è sotto stretto controllo in queste ore, a seguito delle abbondanti piogge che stanno minando questo lento inizio d’estate. L’Ente di Bonifica ha stretto la sorveglianza sui circa 2.000 chilometri di canali che gli competono.

“In questo momento stiamo intensificando i controlli particolarmente sui terreni più bassi a

seguito delle abbondanti precipitazioni di pioggia dei giorni scorsi – dichiara il presidente Fausto Zermani. “Il nostro personale è attivo su tutti i punti più critici del nostro comprensorio per garantire la massima vigilanza”.

Le eccezionali piogge di queste ore, infatti, giungono nel periodo dell’anno in cui i canali sono più carichi d’acqua, per far fronte alle necessità irrigue degli agricoltori, tanto più se questi canali sono gravati da intense precipitazioni e sono reduci da un inverno particolarmente piovoso e nevoso come quello appena terminato.  Il presidente Zermani riprende: “i problemi più significativi si sono riscontrati, più che nei canali, nei fossi

stradali e in quelli privati per le croniche problematiche di manutenzione da cui sono affetti.”

“Ogni evento estremo, come quelli cui stiamo assistendo sempre più di frequente – nevicate eccezionali, violente grandinate, scroscianti piogge – rappresenta un banco di prova per il nostro personale e per la rete di canali. Infatti il peggio sembra passato ma l’allerta meteo conferma che anche nelle giornate tra sabato e domenica sono previsti intensi temporali, quindi i mezzi e gli impianti della bonifica sono e restano tutti in massima allerta”.

“Quanto è accaduto in queste ultime ore nel territorio piacentino – conclude il Presidente Zermani - si è verificato anche su gran parte del territorio regionale con gravi

conseguenze e pertanto si ritiene necessaria una politica volta alla prevenzione del rischio idrogeologico ed una miglior manutenzione del territorio, potenziando le opere di bonifica adeguando, in particolare, quelle esistenti e costruendone anche delle nuove”.

 
Voci correlate:
  • Bonifica
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