AGGIORNAMENTO - ore 18 Irrompe la protesta dei No Tube nella sala del consiglio provinciale. Numerosi sostenitori dell'associazione si presentano in aula con cerotti e bavagli. Uno di loro invece è interamente ricoperto da garze e bende, una sorta di mummia simbolo della volontà dei politici di rendere la popolazione incapace di affermare le proprie posizioni. L'ingresso della "mummia" in sala consiglio è stato autorizzato dopo una lunga discussione con gli agenti della polizia provinciale.
ore 17 e 30 - Parla Gianluigi Boiardi (Nuovo Ulivo) e ringrazia ilo dirigente Silva, "il terzo capoarea che lascia questa provincia". "Io non ho ancora capito qual'è la posizione dell'attuale presidente della Provincia - afferma Boiardi - sul tema diga. Una volta dice che le due attuali sono già sufficienti, e poi che ne è necessaria una terza. Ho trovato fuori luogo la sua anticipazione alla riunione di Confindustria, senza discuterne prima discuterne in commissione in consiglio". "Qui si vuole portare avanti promesse elettorali ambigue a suon di varianti. Nel tavolo del Trebbia si parla di invasi, ma non si specificano nè dighe nè briglie. Io a questo punto presenterò un emendamento per chiedere che, quando si parla di invasi nel PTcp, le dighe vengano escluse". Boiardi chiede anche di specificare meglio l'indisponibilità di Piacenza ad accogliere un nuovo impianto nucleare.
"Non vi rendete conto - dice Boiardi - che nel voler mantenere l'articolo 100 autorizzerete l'attivazione di 4 impianti e la possibile realizzazione di altre 11 centraline idroelettriche, già presentate negli anni Ottanta?".
ore 17 e 10 Prende la parola Tommaso Foti, Pdl, il quale fa notare la presentazione, da parte del Comune di Piacenza, della propria osservazione con 28 giorni di ritardo rispetto alla proroga dei termini prevista dall'amministrazione Trespidi. "Noi respingeremo le osservazioni che potrebbero portare ad una ripubblicazione del Piano, che sta di fatto bloccando la programmazione di tutti gli enti. E' questa la motivazione - dice Foti - che ci ha spinto a procedere. Sotto il profilo politico noi abbiamo deciso di agire nel nome del buon senso amministrativo".
ore 17 - La parola passa a Marco Bergonzi, capogruppo del Pd. "Noi diciamo no alla riduzione delle tutele delle nostre acque. Per noi il punto di partenza è il tavolo del Trebbia, anche se si cerca di attribuire valore a progetti che non vi sono compresi". Per quanto riguarda la diga, dice Bergonzi, non si può considerarla come l'unica risposta all'emergenza idrica. "Il nostro territorio è attraversato dal principale fiume d'Italia. E' possibile prenderlo in considerazione per l'approvvigionamento dei campi?" dice il capogruppo Pd, il quale chiede di inserire, nel Ptcp, una netta contrarieta' a qualsiasi altro impianto nucleare a Piacenza.
ore 16 e 30 Inizia la discussione generale sul Ptcp. Il primo a prendere la parola è Massimiliano Dosi, capogruppo della Lega Nord. Il rappresentante del Carroccio spiega perchè non sia contraddittorio per l'attuale maggioranza concludere un iter, come quello del Ptcp, avviato da un'amministrazione di diverso colore politico. La decisione di non procedere ad una ripubblicazione del Piano di programmazione territoriale. Un atto di responsabilità nei confronti dei cittadini, in attesa di importanti interventi.
Dosi interviene anche sulla diga. "Il Ptcp è uno strumento di programmazione destinato ad avere una durata decennale. Quindi perchè non prevedere la realizzazione di un grande invaso, di cui potremmo avere bisogno in futuro? Sono d'accordo nell'adottare le misure richieste degli ambientalisti: ridurre gli sprechi d'acqua e diversificare le coltivazioni. Ma credo sia necessario valutare attentamente i costi e i benefici della nuova diga, prima di dire di no a tutti i costi".
ore 16 - L'assessore Barbieri tocca un punto caldo della discussione politica piacentina: la creazione di una nuova diga. "L'argomento sarà affrontato nella definizione del piano territoriale acque. E' nostra intenzione prevedere un invaso - dice Barbieri -, decisione che è in linea con l'esito dei lavori del Tavolo del Trebbia".
Resta invece invariato l'articolo 100 del Ptcp, dedicato agli impianti idroelettrici. Lugo le aste dei torrengti Nure, Aveto, Trebbia, potranno essere solo attivati gli impianti già esistenti e la qualità delle acque dovrà restare immutata.
Ora l'illustrazione delle osservazioni è passata a Vittorio Silvia.
ore 15 e 45 Gli ambientalisti No Tube entrano nella sala consigliare. Diversi rappresentanti portano un bavaglio sulla bocca o un cerotto bianco, in segno di protesta.
E' iniziata in consiglio provinciale la discussione per l'approvazione del nuovo Ptcp della Provincia d Piacenza. L'assessore provinciale Patrizia Barbieri sta illustrando il documento di programmazione. Davanti alla sede della Provincia presidio dei No Tube, che contestando la decisione, anticipata dal presidente della Provincia Massimo Trespidi, di prevedere la realizzazione di una nuova diga.
Sono 176 le osservazioni pervenute agli uffici entro il termine previsto (il 30 settembre), e 25 sono arrivate in ritardo e non sono state prese in considerazione. Tra queste figura quella del Comune di Piacenza. Tra quelle accolte, 69 riguardano le fasce fluviali. La Regione ha chiesto di non inserirle nel Ptcp, ma di farle confluire in una variante da valutare dopo l'approvazione del piano di programmazione.
Inizia oggi in consiglio provinciale la maratona per l'approvazione del Ptcp di Piacenza. Il documento di programmazione provinciale sarà varato al termine della discussione che si protrarrà per 4 sedute consiliari. L'assemblea di corso Garibaldi si riunirà anche il 25 e il 28 giugno, il 2 luglio. Il dibattito si preannuncia rovente: nei giorni scorsi la Lega Nord ha chiesto ufficialmente di inserire una nuova diga nel Ptcp. Gli ambientalisti chiedono invece che il presidente della Provincia, Massimo Trespidi, rispetti gli impegni presi in campagna elettorale e confermi un'attenzione particolare alle valli piacentine. I No Tube manifesteranno davanti alla sede della Provincia dalle 15, quando inizierà la discussione in consiglio.