[Home Page]
Ultimo aggiornamento:   12/10/2015  l  15.31  
                               
Servizi
Meteo
Aria
Viabilità
Farmacie
Trasporti
Libri
Video TV
Cinema
Rubriche
ReadySteady
Koinè
Speciali
Volontariato
CercoOffro Lavoro
Promessi Chef
Tendenze
Motori
Jazz Fest
Piazza 25 aprile
Festival Blues
Fuori Porta
Maturità
Tribuna politica
Opinioni



Ripresa "lunga" per piccole imprese emiliane

Tra gli imprenditori emiliano-romagnoli prevale il pessimismo. Si allungano i tempi della ripresa. Questo è quanto emerge da una ricerca effettuata dall’Istituto Freni Ricerche di Marketing di Firenze.

 La piccola impresa (da 1 a 19 addetti) rappresenta il 97,58% delle imprese operanti in Emilia Romagna, realizza il 38,38% del fatturato complessivo delle aziende regionali ed assorbe il 38,82% dell’occupazione regionale.
 
Nel convegno tenutosi giovedì 10 giugno mattina, a Villa Guastavillani - Alma Graduate School, a Bologna, all’interno dell’evento dal titolo “MICRO E PICCOLA IMPRESA.LAB – gli orizzonti possibili”, si è parlato dell’attuale situazione economica e di quali misure si renderanno necessarie da subito, per permettere alle nostre imprese di uscire dall’attuale crisi economica.
 
Le parole chiave che sono uscite dai vari relatori che sono intervenuti, sono: innovazione, internazionalizzazione, organizzazione e rete.
 
In realtà sono parole che sentiamo nominare ormai da diversi anni, ma non invano, perché in effetti rappresentano la possibilità delle nostre imprese di continuare ad essere competitive nel mercato globale. Ma attenzione: occorrono dei forti cambiamenti.
 
Se uniamo le quattro parole chiave in un unico concetto, scopriremmo quanto esse non possono in realtà essere concepite separatamente.
 
Un’impresa, per poter essere competitiva in un mercato globale, quindi per poter attuare iniziative di internazionalizzazione, deve assolutamente essere innovativa. Per esprimere innovatività, e quindi innovazione, occorre avere una solida organizzazione. Per una piccola impresa le proprie risorse però possono essere insufficienti per intraprendere progetti e/o iniziative ad alto rischio, quindi necessita di “diffondere il rischio” ad altre imprese, e qui emerge il concetto di rete. Il tutto deve essere supportato da strumenti finanziari idonei al livello di rischio atteso.
 
Che cosa significa ? Che il livello di innovazione, e quindi il valore, di molte nostre PMI, spesso non sta nel processo produttivo (quindi nelle tecnologie) ma nel know-how, nella conoscenza, cioè nel saper raggiungere determinati livelli qualitativi sia in termini di prodotto, ma soprattutto di servizi aggiuntivi.
 
Vi immaginate una nostra PMI che chiede ad una banca locale finanziamenti per supportare “investimenti” in professionalità ? No, non ve lo immaginate.
 
Esigenza che diventa possibile se invece che ai finanziamenti “ordinari” pensiamo a forme di aiuto, come:
 
  1. i contributi regionali concessi dalla Regione Emilia Romagna, molti incentrati a supportare iniziative imprenditoriali di sviluppo imprenditoriale, con particolare attenzione all’innovazione, all’internazionalizzazione e ad interventi di riorganizzazione aziendale (www.ermesimprese.it e www.emiliaromagna.si-impresa.it);
  2. un miliardo di euro di finanziamenti erogati nel 2009 da Unifidi Emilia Romagna (www.unifidi.eu).
 
Nell’ultimo biennio, molte imprese della nostra regione hanno registrato perdite di fatturato nell’ordine di una media che si assesta attorno al 20%. Le imprese eccellenti, quelle cioè che presentano un buon rapporto prestazioni/risultati, hanno registrato perdite di fatturato nell’ordine invece del 7-8%. A livello statistico, per chiarezza, significa che esistono imprese “eccellenti” che hanno addirittura ottenuto, da questa situazione congiunturale, aumenti di fatturato.
 
Purtroppo però la maggioranza delle imprese sta operando in una situazione di grande crisi, economica e finanziaria.
 
Una crisi nella quale ci troviamo ancora dentro, e che pare, non abbia ancora espresso il peggio di sé.
Lo afferma il 62% delle imprese intervistate dall’Istituto Freni Ricerche di Marketing di Firenze.
 
La recessione è aumentata nella primavera del 2010. E’ calata fortemente l’occupazione, con una previsione di aggravio nei prossimi mesi.
 
Per riparare ai danni causati dalla crisi, occorreranno molti anni, qualcuno dice che non vedremo la luce prima del 2014.
 
Nella tabella che segue si riportano alcuni dati, i più significativi, emersi dalla ricerca dell’Istituto Freni:
 
Per ulteriori informazioni:
 
Informazioni generali sull’Evento del 10/6/2010: http://www.cnaemiliaromagna.it/NewsVedi.php?id=6144
Informazioni sulla ricerca realizzata dall’Istituto Freni Ricerche di Marketing: www.frenimkt.com
Informazioni sull’Osservatorio congiunturale della micro e piccola impresa dell’Emilia Romagna (TRENDER):
Informazioni sulla società di Servizi di CNA, che si occupa di internazionalizzazione e innovazione:
 
 
 
Voci correlate:
  • crisi
  • economix
  • Commenti:



    INSERISCI COMMENTO:

    *nome:
    *e-mail:

    titolo:

    descrizione (max.255 caratteri):

      Accetto le clausole realtive al trattamento dei dati personali.





    PiacenzaSera è una testata giornalistica registrata presso il tribunale di Piacenza (N° 644 con decreto di iscrizione del 27/07/2007)
    Edita da Codex10 - Società Cooperativa - P.IVA 01443570336 - Soluzioni internet realizzate da GeDInfo - Società Cooperativa.
    Per informazioni su come inserire la tua pubblicità su www.piacenzasera.it invia un'email a commerciale@piacenzasera.it