Sorpresa all'assemblea di Tempi: contrariamente alle previsioni il presidente Paolo Botti non si è dimesso. Botti si trincera dietro un no comment, mentre parlano i vertici di Comune e Provincia, soci dell'azienda, e i toni sono tutt'altro che concilianti. "Avevo dato preciso mandato all'assessore Paolo Passoni di chiedere, se non fossero arrivate spontaneamente, le dimissioni" commenta Massimo Trespidi, presidente della Provincia che possiede il 40 percento delle quote. Imbarazzato il sindaco Roberto Reggi. "Sarebbe stato doveroso, anche per difendersi meglio dalle accuse che gli stanno piovendo addosso. La legge per ora non mi consente di fare altro: i cittadini traggano le loro conclusioni". “
Foti e Civardi (Pdl): "Mancate dimissioni? Botti fuori stagione"
Non sono tempi per botti ad effetto fuori stagione, né per inutili colpi di scena. C’è un limite anche nel prendere in giro e qui ci pare sia stato ampiamente superato”. Non è tenero il commento del consigliere provinciale Tommaso Foti e del consigliere comunale Marco Civardi alla notizia delle mancate dimissioni di Botti dalla Presidenza di Tempi, attese all’assemblea di questa mattina. “Ci attendevamo e ci attendiamo chiarezza e linearità d’azione – proseguono i due consiglieri del Popolo della Libertà – a maggior ragione da chi è chiamato a guidare un’azienda a partecipazione pubblica e deve rispondere dei suoi comportamenti a tutta la cittadinanza; non certo un misero gioco delle tre carte come questo, che non fa altro che prendere in giro i soci e la città intera”.
“Ci auguriamo – concludono Foti e Civardi – che si arrivi in tempi brevi a una decisione nel merito. Se Botti non vuole dimettersi, vedranno allora gli Enti se revocarlo. Il problema vero è se, come ultimi botti della sua presidenza, l’ex segretario PD non punti ad essere revocato sì da essere poi liquidato”.
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