Via libera in commissione al Ptcp della Provincia di Piacenza. La discussione si aprirà in consiglio durante le quattro sedute previste per le date del 18, 25, 28 giugno, 2 luglio. Sempre oggi si è tenuta una conferenza stampa cui hanno preso parte gli eletti della Lega in Comune e Provincia. Da loro arriva la richiesta di inserire, nel ptcp, la possibilità di realizzare una nuova diga. Ecco il comunicato.

Comunicato stampa della Lega di Piacenza

PRESTO UN ODG TARGATO CARROCCIO CON LE PROPOSTE DEL MOVIMENTO
DIGA, GESTIONE DELLE ACQUE, VIABILITÀ E LOGISTICA: LA LEGA VUOLE CAMBIARE IL PTCP
POLLEDRI: “IL DOCUMENTO È FATTO DA UNA GIUNTA DI CENTROSINISTRA, ORA LA NOSTRA PROPOSTA». ALLEGRI: «Sì ALLA DIGA, ERA NEL PROGRAMMA». PISANI: «FARÀ BENE ALL’AMBIENTE, INCOMPRENSIBILE LA POSIZIONE DEGLI AMBIENTALISTI» 
 
«Un Ptcp fatto da una giunta di centrosinistra con un accordo col territorio redatto da uomini di centrosinistra. L’impegno assunto dal presidente Massimo Trespidi e dalla maggioranza è di cambiarlo. La Lega chiedo che lo si faccia non dopodomani, ma domani stesso». Lo ha detto il deputato leghista Massimo Polledri, introducendo l’ordine del giorno che il Carroccio si appresta a presentare sui temi viabilità, ambiente, edilizia, commercio, logistica e che vede al centro la nuova diga che – ha sottolineato il segretario provinciale della Lega Nord, Pietro Pisani – porterebbe energia pulita (gli esperti dicono che potrebbero essere prodotti 300milioni di kilowattora, pari alla necessità di circa 90-100mila famiglie), acqua per irrigare i cambi e disseterebbe il nostro territorio, favorendo l’agricoltura e migliorando la qualità della vita».
«L’ambiente ne avrebbe grandi vantaggi – ha continuato Pisani – risparmiando il rilascio di 160mila tonnellate di anidride carbonica nell’atmosfera, cifra che raddoppia se consideriamo che oggi l’acqua va prelevata dai pozzi con una conseguente spesa energetica». Provocatorio il segretario: «Sarebbe solo un beneficio. Come fanno coloro che si dichiarano amici dell’Ambiente ad esserne i primi detrattori?». D’accordo l’assessore provinciale Davide Allegri che ha ricollegato il tema al «ruolo fondamentale della nostra agricoltura che rappresenta quasi la metà dell’indotto del territorio». «Quello della diga – ha precisato – è un progetto a medio termine, già inserito nel programma della Lega, ma il percorso sarà lungo, perché dovrà essere condiviso». Tra le nuove partite che si apriranno nel dopo Ptcp, Allegri ha posto l’accento sulle future «linee guida per regolamentare il fotovoltaico a terra, l’eolico e il biogas». Si è affrontato anche il tema dei cosiddetti “laghetti”: « Per raggiungere il minimo deflusso vitale – ha detto Polledri – mancano 18milioni di metri cubi d’acqua, la soluzione proposta dal centrosinistra copre il fabbisogno per soli due milioni di metri cubi d’acqua, con i laghetti di Ca’ Buschi e Sordello, a danno del territorio e con grande escavazione di ghiaia. C’è da chiedersi, poi, a che cosa servano in pianura quando il principale fabbisogno idrico è in montagna. Qui c’era un accordo in atto con gli agricoltori per la realizzazione dei micro-invasi, ma è rimasto lettera morta».  Mentre il consigliere provinciale Danila Pedretti – nel sottolineare che si tratta di proposte di buon senso – ha anticipato che per il territorio di Lugagnano, dove è vicesindaco, «bisognerà pensare a centraline di nuova generazione, in continuità con quanto da me proposto in campagna elettorale».
Altri temi sul tavolo. Li ha dettagliati il consigliere provinciale Enzo Varani, incominciando dal commercio. «Ci opponiamo – ha detto – alla proliferazione incondizionata dei grandi centri commerciali. Per quelli già previsti chiediamo che siano autonomi sotto il profilo energetico, utilizzino fonti rinnovabili e siano il più possibile distanti dai centri abitati per tutelare il piccolo commercio. Ogni opera inoltre dovrà essere preceduta da adeguate urbanizzazioni, a beneficio della collettività». Sul versante della logistica l’idea della Lega Nord è concentrare «i poli a Castelsangiovanni, Monticelli e Piacenza». L’esponente leghista auspica anche che si valuti «più attentamente» il rapporto tra «impatto e occupazione».
Capitolo viabilità, il consigliere provinciale chiede: «nuovi collegamenti tra le valli e la nuova tangenziale di Cadeo, per cui la Provincia dovrà coinvolgere Centropadane», mentre sul versante edilizio individua nella «social house» la chiave del rilancio del settore. Riguardo alle nuove infrastrutture il Carroccio punta a inserire nelle pianificazioni «un collegamento tra il territorio di San Giorgio e di Vigolzone» e auspica che, «in accordo con la Regione, venga previsto in tempi brevi il ripristino della provinciale di Godi per Pontedellolio». Risolvere il problema del traffico pesante a Castellarquato è invece la priorità tracciata dal collega Thomas Pagani. «Un problema – ha sottolineato – al centro delle criticità della Valdarda». «C’è un progetto nel cassetto dell’amministrazione che prevede la realizzazione di una galleria che colleghi la vallata alla Valdongina, per bipassare il traffico pesante che insiste sul borgo, ma fino ad oggi è rimasto nel cassetto. La Provincia dovrà assumersi l’impegno di inserirlo nella prossima programmazione territoriale».