Il comunicato redatto dalla rete di Comitati nata a tutela del territorio che chiede conto al presidente delle Provincia di alcune scelte amministrative ed in particolare sulla sorte del piano territoriale di programmazione.
Fare o fare bene? Questa è stata la frase simbolo attraverso la quale la rete dei Comitati e delle associazioni a tutela del territorio Piacentino si è presentata al territorio nell’aprile del 2009 . 29 tra comitati ed associazioni si sono, infatti, uniti allora per la prima volta a Piacenza in un coordinamento a difesa del territorio piacentino perché preoccupati per il declino della nostra provincia, trasformata e svilita da scelte che hanno scambiato e scambiano ancora oggi il fare con il fare bene, basate su un sviluppo economico di tipo meramente quantitativo, sulla crescita illimitata dei consumi, sul consumo delle risorse, l’occupazione di suolo, l’espansione urbanistica senza precedenti, inquinamento e la modifica indiscriminata del paesaggio.
Conscia dell’importanza del fare bene e dell’assurdità e del pericolo della logica del fare per il fare , la rete si è posta da subito tre obbiettivi, da una parte fare informazione sul quanto sta avvenendo sul territorio per dare un quadro complessivo delle trasformazioni in corso e dall’altra coinvolgere gli amministratori, chi deve gestire la Provincia, per stimolarli a salvaguardare il bene comune ed unico del territorio piacentino e depositare un blocco di osservazioni al PTCP per chiedere una maggiore tutela e rispetto del territorio e della sua integrità ed unicità
Per questo, di fronte all’avvenuta adozione del PTCP nel febbraio 2009 ed alle future elezioni provinciali del giugno 2009 ,la rete ha organizzato una serata il 29aprile sullo stato del territorio Piacentino, esaminando tutti i problemi ambientali presenti, dall’acqua all’energia, infrastrutture all’aria e inquinamento, al Teatro San Matteo ed una serie di incontri con gli allora candidati alla Provincia per porre una serie di domande sui temi ambientali e su alcune scelte effettuate nel PTCP adottato e chiedere quali impegni nel futuro mandato intendevano assumersi rispetto alle emergenze ambientali del territori in caso di vittoria alle elezioni
Il 29 maggio è stato incontrato in dibattito pubblico il candidato Boiardi ed il 6 giugno il candidato Trespidi , ponendo ad entrambi 37 domande sul futuro del territorio Piacentino raggruppate in 7 temi distinti
Dai due incontri sono scaturite posizioni differenti ma entrambi avevano assunto alcuni impegni prioritari da mantenere nel nuovo mandato.
In specifico il candidato Trespidi, ora Presidente della Provincia aveva assunto alcuni impegni importanti.
A luglio sono state depositate 26 osservazioni al PTCP che hanno toccato tutti gli aspetti ambientali che la rete ha considerato poco stringenti e vincolanti nel PTCP adottato, dal territorio ed infrastrutture, all’energia, l’acqua, le cave, l’inquinamento, il nucleare, nella speranza che in fase di approvazione fossero portati alcuni rilevanti cambiamenti anche a seguito delle promesse fatte in fase elettorale. Per la rete infatti il PTCP deve partire dalla scelta prioritaria della difesa e del buon uso del territorio e dell'ambiente più in generale, una scelta che deve rappresentare la centralità dell'azione da cui traggono linfa e vita sia lo sviluppo economico che quello sociale.
Purtroppo oggi occorre prendere atto che questo criterio di semplice buon senso, visti i risultati sul territorio degli ultimi 10 anni di pianificazione all’insegna della distruzione del territorio, non è stato assunto nel PTCP in approvazione nella fase delle osservazioni e che anzi mai come oggi le pressioni dal mondo economico ed industriale oltre che dai comuni stanno andando nella direzione della deregulation totale, liberalizzazione, cancellazione di ogni vincolo nell’interesse non del territorio ma di una economia di pochi .
La storia di oggi:
Le modifiche proposte al PTPC dalle osservazioni presentate, oltre a recepire le riserve avanzate dalla Regione in senso restrittivo, forse le uniche in un panorama di generale allargamento delle maglie e della flessibilità, introducono per la rete forti elementi di preoccupazione rispetto al deliberato del precedente consiglio ed agli impegni presi dal candidato presidente Trepidi oggi presidente eletto.
La rete ha appreso con grande stupore dalla stampa e dall’unico incontro di un’ora con l’assessore Barbieri tenutosi in Provincia il 3 giugno le informazioni sulle modifiche apportate, stupore dato dal fatto che aveva ritenuto che gli impegni presi nella campagna elettorale sarebbero stati onorati fin dai primi atti della nuova amministrazione.
Questo stupore è ampliato dal fatto che le osservazioni e controdeduzioni della Provincia, consegnate ai Giornalisti, oltre che ai Consiglieri, non ci sono ad oggi ancora state ufficialmente consegnate, con un deficit di informazione che va in senso contrario alla promesse di particolare attenzione e rispetto della partecipazione dei cittadini alla cosa pubblica, fatta proprio dal Candidato Trespidi in campagna elettorale.
Oggi quindi chiediamo all’attuale amministrazione di onorare gli impegni presi in campagna elettorale e di avviare a positiva risoluzione i principali problemi ambientali posti dai cittadini riuniti in comitati ed associazioni, posti nelle osservazioni presentate e negli incontri avuti nel periodo elettorale passato.
Se gli impegni di allora oggi non sono più validi la rete ritiene icorretto che una amministrazione ne spieghi con chiarezza i motivi, dando in questo modo un segnale di trasparenza assolutamente dovuto.