Anche la Cgil di Piacenza prenderà parte alla manifestazione nazionale organizzata per protestare contro la manovra economica varata dal governo che si terrà nel pomeriggio di sabato. E’ questa una delle iniziative messe in campo dal sindacato: per il 25 giugno è già stato indetto uno sciopero generale con manifestazione regionale a Bologna.
“E’ una manovra che non possiamo accettare – hanno spiegato Paolo Chiappa (Fillea-Cgil), Emanuela Calza (Cgil Scuola) e Michele De Rose (Fp Cgil) – e da parte nostra deve arrivare una risposta chiara e precisa: sono in gioco i diritti fondamentali di tutti i lavoratori e di tutti i cittadini, dalla sanità, all’istruzione al welfare. Questa finanziaria, che blocca i contratti pubblici, licenzia i precari e congela il turnover è quanto di più iniquo si potesse realizzare, andando a colpire i più deboli che già stanno pagando ad altissimo prezzo la crisi. I tagli che subiranno gli enti locali, poi, avranno una pesante ripercussione sull’erogazione di servizi, che ancora una volta graveranno sulle fasce maggiormente indifese”
“I nuovi criteri imposti dalla manovra – ha aggiunto ancora De Rose – renderanno inapplicabili accordi già presi sul territorio a tutela dei lavoratori, e incideranno fortemente sulle tipologie di contratto a tempo determinato: in questo senso un esempio significativo a livello locale riguarda i circa 250 lavoratori della sanità, in particolare addetti alle guardie mediche e ai servizi sociali, che rischiano di non vedersi rinnovato il proprio contratto; nella stessa situazione si trovano 15 educatrici degli asili nido”.
I pullman per la manifestazione di sabato partiranno da Borgonovo (Piazza della Rocca, ore 4.30), Piacenza (parcheggio dello stadio, ore 5) e Fiorenzuola (loc. Barabasca, ore 5.30). Per prenotazioni e informazioni 0523 459701.
Anche Sinistra e Libertà aderisce alla manifestazione nazionale di sabato 12 giugno
Comunicato stampa di Sinistra e Libertà Piacenza
La manovra finanziaria varata dal Governo è iniqua ed inefficace perché non agisce sulle cause della crisi e ne fa pagare il prezzo soprattutto ai lavoratori pubblici e alle Regioni ed Enti Locali. E’ evidente che questa strategia punta a ridurre progressivamente il ruolo dell’economia pubblica, l’esigibilità dei diritti di cittadinanza, il controllo pubblico delle attività private. La crisi diventa così lo strumento per accentuare il liberismo del centro-destra ed accelerare il percorso verso l’ autonomia delle leggi di mercato( va in questa direzione anche la proposta della revisione dell’art. 41 della Costituzione).
Noi siamo invece convinti che in tempo di crisi bisogna rafforzare lo Stato Sociale, investire nella scuola, l’università, la ricerca, la capacità programmatoria delle istituzioni pubbliche e salvaguardare l’occupazione pubblica per contrastare la perdita di posti di lavoro; bisogna cercare le risorse tagliando la spesa pubblica sbagliata (spese militari, Ponte sullo stretto di Messina etc) e tassando le rendite, i patrimoni, le transazioni finanziarie e il consumo delle risorse naturali.
Esattamente il contrario di quello che propone la manovra finanziaria che perciò va respinta con la più ampia mobilitazione possibile.
Sinistra Ecologia e Libertà Piacenza