Carcere di Piacenza, i parlamentari piacentini interrogano il ministro della Giustizia Angelino Alfano. Il testo sottoscritto nei giorni scorsi dagli onorevoli Paola De Micheli, Tommaso Foti, Massimo Polledri, Maurizio Migliavacca chiede se il governo sia a conoscenza della grave situazione manutentiva, organizzativa e igienica in cui versa la Casa Circondariale di Piacenza e se il Ministro intenda intervenire, e in quali tempi, per lo stanziamento risorse e personale tali da superare o, quantomeno, attenuare le numerose criticità presenti nella struttura.
Nell’interrogazione si fanno presente al ministro alcuni dati emblematici della situazione di emergenza che sta vivendo il carcere delle Novate. Ad oggi, i detenuti presenti nella Casa Circondariale di Piacenza sono 420, a fronte di una capienza regolamentare di 178 detenuti e di una capienza “tollerabile” di 346 detenuti, come stabilito dalle tabelle predisposte dalla Sezione Statistica dell’Ufficio per lo Sviluppo e la Gestione del Sistema Formativo Automatizzato (Dipartimento Amministrazione Penitenziaria).
In molte celle - della grandezza media di circa 9 metri quadrati - sono presenti fino a 3 detenuti.
L’organico degli agenti penitenziari è inoltre assolutamente sottodimensionato rispetto alle necessità: a fronte degli attuali 420 detenuti, infatti, gli agenti in pianta organica (datata 2001) sono 179; è stata di recente richiesta l’integrazione dell’organico con una trentina di nuovi agenti, anche se, per ammissione dello stesso Provveditore Regionale, nella Casa Circondariale di Piacenza, per il rispetto degli accordi contrattuali, servirebbero dagli 80 ai 90 nuovi agenti.
Tale sottodimensionamento dell’organico rende impossibile ogni attività di socializzazione dei detenuti, per cui talune strutture, seppur presenti, restano completamente inutilizzate.
Per ciò che riguarda la funzionalità dei locali, la Casa Circondariale di Piacenza presenta altresì carenze e compromissioni.
Per queste ed altre ragioni i parlamentari sollecitano il Ministro a prendere misure urgenti.