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Patto anti evasione, a Piacenza 53 segnalazioni

Funziona in Emilia-Romagna il patto antievasione siglato fra agenzia delle entrate e comuni sul territorio. Hanno aderito in 186 (54%) nella regione e nei primi cinque mesi del 2010 le segnalazioni sono state 2.993 (+60%) ), che hanno consentito di aumentare del 267% la maggior imposta accertata (+ 3,6 mln) e del 1.565% le somme riscosse (da 63.060 euro a 1.050.253). I dati sono stati resi noti a Bologna. Nella provincia di Piacenza sono state 53 le segnalazioni effettuate: guidano questa particolare classifica i comuni della provincia di Modena (1.102), seguiti da Bologna (877) e Reggio Emilia (254). “Maglia nera” Parma con sei segnalazioni. L'ambito in cui si registra il maggior numero di segnalazioni è quello della "proprietà edilizia e patrimonio immobiliare": le 2.040 segnalazioni, pari al 68% del totale, si riferiscono in particolare a proprietà di immobili non indicati in dichiarazione e a redditi derivanti da affitti in nero.

A questa tipologia di evasori si aggiunge la schiera di soggetti che operano nell'ambito del "commercio e professioni" e chi ha "residenze fittizie all'estero" (181 segnalazioni in totale). L'ambito più proficuo, se si considera il rapporto tra numero di segnalazioni (175) e maggior imposta accertata (2mln) è quello dell'"urbanistica e territorio", che riguarda soprattutto la compravendita di aree edificabili camuffata da cessioni di terreni agricoli o di fabbricati fatiscenti. Seguono le segnalazioni di "beni indicativi di capacità contributiva" (597 segnalazioni, 2 milioni di maggiore imposta accertata) sui soggetti che manifestano un tenore di vita palesemente superiore rispetto al reddito dichiarato.

 L'azione congiunta fisco-Comuni ha consentito di 'scoprire' trucchi e trucchetti che portavano all'evasione fiscale: esempio è un baby parking di Bologna, che sotto le mentite spoglie di associazione senza scopo di lucro forniva i servizi di un vero asilo nido, senza le necessarie autorizzazioni e totalmente in nero. Con la quota di 700 euro al mese i 'soci' del circolo (bambini di età compresa tra 1 e 3 anni) avevano assicurati i pasti e la permanenza giornaliera e con l'aggiunta di qualche centinaio di euro potevano anche organizzare le feste per il proprio compleanno.

 

 
Voci correlate:
  • agenzia delle entrate
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