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Castagnetti scrive a Paparo: "Impegno comune per la scuola"

Lettera aperta dell’assessore Castagnetti all’assessore provinciale Andrea Paparo - comunicato stampa diffuso dal Comune di Piacenza

Di seguito, il testo della lettera che l’assessore al Futuro del Comune di Piacenza, Giovanni Castagnetti, ha trasmesso oggi all’assessore provinciale Andrea Paparo, in merito alla necessità di un impegno congiunto per chiedere la revisione della riforma scolastica in atto, ancor più alla luce delle difficoltà attuali.

Caro collega,
si sta prefigurando uno scenario che vede i Comuni, e più in generale gli enti locali, dover adottare interventi tampone per contrastare i tagli, economici e di organico, applicati dal Governo, in un momento in cui gli stessi Comuni sono costretti a riformulare i loro bilanci a causa dell’attuale manovra economica.
La situazione sta diventando insostenibile in termini finanziari e qualitativi per tutto il sistema scolastico, per i genitori e per le Amministrazioni comunali: per questo mi rivolgo a te, affinchè la Provincia si faccia interprete, presso le sedi competenti, della necessità di bloccare e rivedere la riforma scolastica in atto.
So bene, infatti, che per contrastare da subito gli effetti di tale provvedimento, già a partire dall’anno scolastico in corso, la Provincia, oltre ai singoli Comuni e agli Istituti scolastici, ha introdotto in modo condiviso alcune manovre correttive. Ingenti risorse, distolte da altri capitoli di spesa, sono state impegnate ad esempio per l’aumento delle sezioni nelle scuole d’infanzia, provvedendo con fondi propri al pagamento del personale necessario. I Comuni hanno inoltre investito cospicue somme di denaro per supplire alla mancata assegnazione di insegnanti di sostegno, e la stessa Provincia ha fatto propria la richiesta, sollecitata da tutta la conferenza scolastica provinciale, che venissero assegnati ulteriori docenti, in quanto l’assegnazione iniziale era stata insufficiente. Inoltre, le risorse per il funzionamento degli Istituti scolastici gravano, a causa dei mancanti finanziamenti da parte del Ministero, non solo sui bilanci dei Comuni, ma anche sull’economia delle famiglie, alle quali viene sempre più spesso richiesto il cosiddetto “contributo volontario”, che si rivela essere più consistente di anno in anno.
Come ben sai, non solo non ci sono certezze sul recupero dei 6 milioni di euro di credito che le scuole piacentine vantano nei confronti del Ministero, e che darebbero sicurezza e stabilità al sistema scolastico locale, ma gli scenari futuri sono tutt’altro che rosei sotto diversi punti di vista.
Innanzitutto, le nuove regole per l’assegnazione degli insegnanti rispetto al numero degli alunni prospettano la chiusura di plessi in territori particolarmente svantaggiati come quelli montani o periferici, con il forte rischio di un ulteriore spopolamento del territorio, oppure di elevate spese da parte dei Comuni interessati, che dovranno riorganizzare il servizio di trasporto.
Allo stesso modo, il dover far affidamento sui contributi volontari dei genitori per la gestione ordinaria della scuola porta inevitabilmente a squilibri territoriali e ad una difformità di trattamento all’interno del territorio, aumentando la forbice delle disuguaglianze e delle opportunità offerte dalle scuole a seconda del ceto sociale delle famiglie interessate.
Credo che le istituzioni democratiche più vicine ai cittadini, le stesse che rappresentiamo, non possano più intervenire con misure tampone, ma debbano lavorare insieme affinchè sia rivista drasticamente la struttura complessiva della riforma.
Certo della Tua collaborazione in tal senso, Ti saluto cordialmente.

Giovanni Castagnetti
Assessore al Futuro del Comune di Piacenza
 

 
Commenti:



...ma per esigere competenza nel progettare interventi che sappiano farsi carico delle responsabilità a cui le istituzioni sono chiamate a rispondere. Serve competenza, non denaro.
filippo
08/06/2010  09.33


caro assessore, forse sarebbe opportuno utilizzare la stessa solerzia anche con le scuole e gli enti locali non solo per chiedere soldi alimentando uno stato di assistenzialismo che imbroglia crescita e sviluppo...
filippo
08/06/2010  09.32


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