“Molte più ombre che luci, a quanto pare di capire dalle cronache e dalle testimonianze, per l’anteprima della stagione pop-rock al Teatro Municipale, annunciata dall’Assessore Dosi per il prossimo autunno in collaborazione con un’agenzia di Parma”. Lo sostiene in un intervento il consigliere comunale di Piacenza del Pdl, Marco Civardi.

“Le luci, ovviamente, le ha accese tutte la performance di Irene Grandi, una delle voci più incantevoli del panorama musicale italiano, di cui anche l’altra sera ha dato massima prova”.

“Le ombre riguardano tutto il resto: i larghi, larghissimi vuoti di pubblico segnalati al Teatro Municipale impongono una riflessione, ancora prima che la nuova stagione di concerti abbia inizio”.

“E’ fin troppo evidente la sofferenza dei concerti dal vivo, che in un periodo di crisi economica cercano nuove strade per attirare le persone: persino Bon Jovi, ad esempio, ha messo in vendita i biglietti con la formula del 2 al prezzo di 1 per il suo concerto di Londra. In questo contesto di difficoltà oggettiva, proporre – come è stato fatto per Irene Grandi a Piacenza - un concerto a prezzi obiettivamente elevati, senza la necessaria pubblicità, in una location nuova e alla quale probabilmente il grande pubblico dei concerti pop-rock, in particolare quello giovanile, non è abituato, ha addensato ombre su ombre sull’evento dell’altra sera e impone una seria riflessione”.

“Come già avuto modo di chiedere in consiglio comunale, ritengo sia utile per la buona riuscita della stagione musicale al Teatro Municipale, che se ne possa discutere preventivamente - almeno in commissione cultura del Comune – analogamente a quanto avviene per le stagioni di lirica, di prosa e di balletto. Ciò, oltre a permettere un oggettivo controllo dei soldi pubblici che vengono spesi per la manifestazione, permetterebbe un’analisi più attenta del contesto e la individuazione di soluzioni magari più adeguate: un eventuale flop della stagione potrebbe, infatti, precludere a Piacenza la possibilità di entrare nel grande giro dei concerti dal vivo; un’occasione che non possiamo fallire vista la penuria in città di questo genere di eventi”.

“Ritengo che se il Comune vuole entrare nella partita dell’organizzazione, o quanto meno del sostegno all’organizzazione dei concerti dal vivo – come pare dall’annuncio fatto dall’Assessore Dosi – non lo possa fare a spot, senza programmazione o con un basso profilo: si contribuirebbe, in questo modo, a isolare ancora di più la nostra città dai grandi palcoscenici musicali. Una discussione il più ampia possibile, senza preconcetti di sorta, ritengo possa essere un buon viatico per evitare errori come accaduto l’altra sera”.