Si erano organizzati per mettere in vendita a chiunque fosse stato disposto a pagarli tagliandi assicurativi della durata di cinque giorni, destinati in origine esclusivamente ai veicoli in prova. E’ quanto hanno scoperto i carabinieri del radiomobile al termine di un’indagine durata quasi tre anni, che ha portato alla denuncia di sei persone.
L’attività investigativa, partita dalla scoperta di un attestato assicurativo di cinque giorni che era stato falsificato al fine di prolungarne la durata, ha fatto emergere un fiorente giro di vendita di tale tagliandi che venivano ceduti presso un autosalone cittadino, ad un prezzo che variava dai 30 ai 130 euro, e finivano in diversi parti d’Italia, dalla Lombardia alla Sardegna. Ad utilizzarli spesso erano proprietari di auto di lusso, ma anche persone che compravano veicoli per per poi rivenderli in altre parti del nostro paese.
Gli accertamenti hanno consentito ai militari di appurare che tra il 2004 e il 2007 erano stati emessi indebitamente almeno 429 attestati di cinque giorni: tale pratica esponeva la compagnia assicuratrice, a nome della quale gli attestati erano illecitamente venduti, ad un rischio superiore a quello contrattualmente determinato, facendo così configurare il reato di truffa.
Le indagini si sono concentrate in particolare anche su nove incidenti stradali, di cui uno avvenuto in provincia di Avellino, riguardanti veicoli che circolavano esponendo il tagliando dei cinque giorni: in due di questi casi è stato appurato che i sinistri, realmente accaduti, avevano coinvolto mezzi sprovvisti di assicurazione. Le denunce dei sinistri erano state poi presentate in date diverse, una volta che era stata acquistata una copertura provvisoria.
E’ inoltre stato accertato che per 139 veicoli controllati era stata omessa la registrazione di carico.
Delle sei persone denunciate, quattro sono soci o ex soci dell’autosalone nel quale venivano venduti i tagliandi: dovranno rispondere di attività assicurativa abusivamente esercitata, truffa e omessa registrazione delle operazioni giornaliere. Altre due persone, acquirenti degli attestati, sono invece state denunciate per frode all’assicurazione.
Completamente estranei alla vicenda invece i dirigenti della compagnia assicuratrice e gli agenti presso cui la polizza era stata stipulata.