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Ultimo aggiornamento:   12/10/2015  l  15.31  
                               
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Piace, i voti della stagione. LA PAGELLA

Prima di dedicare tutte le nostre attenzioni al Piace che si sta delineando per la prossima stagione, proviamo a dare un voto alla stagione appena conclusa. E' ovvio che sulla valutazione pesa soprattutto la grande rimonta compiuta a partire da novembre, come ripetuto più volte una vera e propria impresa sportiva.

Questo è il pagellone di Piacenza Sera, a cui seguiranno le pagelle dei nostri lettori e dei tifosi biancorossi che vorranno dire la loro. Manda il tuo pagellone a redazione@piacenzasera.it 
 
PUGGIONI: 7,5
Orfani di Cassano i tifosi biancorossi si sono trovati in casa un nuovo portierone, uno degli artefici principali della rimonta. Doti atletiche e capacità di concentrazione, costanza di rendimento, serietà professionale e capacità di essere un punto di riferimento per i più giovani ne fanno uno dei punti fermi. Un capitan futuro.

AVOGADRI: 6
L'anno scorso la sorpresa più bella della stagione, quest'anno è tornato sui suoi livelli solo nel finale dopo un'annata balorda. Parte male con Castori, e all'inizio non si trova con Ficcadenti, che gli preferisce Bini o Zammuto. Partita dopo partita torna l'interprete moderno del ruolo di terzino destro, che sa abbinare fase difensiva e fase offensiva, corsa e qualità, che conoscevamo.

BINI: 5,5
Doveva essere l'anno della consacrazione, dopo l'esperienza ai Mondiali Under 20. Invece il giovane toscano non convince fino in fondo. Anche perchè, chiuso in mezzo dalla concorrenza, Ficcadenti lo usa spesso sulla destra, dove sembra non avere passo e distanze giuste. Esperienza che lo farà crescere, anche perchè il ragazzo ha qualità e personalità.

ZAMMUTO: 6
Sempre preziosa la sua flessibilità e la sua adattabilità alle diverse situazioni e ai diversi ruoli. Meglio nella fase centrale del campionato, cala nell'ultimo periodo e buca qualche prestazione. Bravino in tutto, senza eccellere in nulla, è sempre uno su cui contare. Anche nel futuro.   
 
IORIO: 7
Cambiano i compagni di reparto ma lui rimane il migliore del reparto difensivo. Partenza disgraziata sotto la gestione Castori, in cui colleziona un impressionante numero di rigori causati, e crescendo continuo fino a diventare il leader della difesa. Punto fermo per il prossimo Piace, può diventare una bandiera. 
 
RINCON: 6,5
Grandi doti fisiche e tecniche, anticipo imperioso e abilità nel gioco aereo. Nel complesso è un giocatore di potenzialità notevoli, ma con il grave difetto di cadere in eccessi di sicurezza nel disimpegno e nella gestione del pallone, con quella modalità un pò brasiliana di gigioneggiare con il pallone. Tecnica, personalità e visione di gioco ne suggeriscono un possibile futuro davanti alla difesa, venti metri più avanti.

TONUCCI: 6,5
Un pretoriano, per abusare di un'immagine da giornalismo sportivo. Grandi doti fisiche ed atletiche, fino ad aprile un autentico punto fermo, poi un leggero calo che ha spinto l'allenatore a preferirgli Rincon. Nel finale il ritorno ai suoi livelli e la prima, meritata, rete in serie B. Giocatore di prospettiva.
 
ANACLERIO: 5,5
Un inizio sofferto e poi il grave, ennesimo, infortunio che lo toglie di mezzo proprio all'indomani della cessione di Calderoni al Palermo. In bocca al lupo e un arrivederci al prossimo anno.
 
CALDERONI: 5,5
Forse le motivazioni non erano più quelle di un tempo, e le voci di mercato rappresentavano una distrazione, fatto sta che l'inizio campionato di Marco non è stato al livello dell'anno scorso. Passato al Palermo, si è tolto la soddisfazione dell'esordio in A e dimostrato di poterci stare, anche se chiuso dal migliore interprete del ruolo stagionale, Balzaretti.

MELINTE: 6+
Arriva da Palermo cacciato da un furibondo Zamparini, e alle prime uscite non fa nulla per dare torto al presidente dei rosanero. L'infortunio di Anaclerio costringe Ficcadenti a puntare su di lui, nello scetticismo generale. All'inizio è il ventre molle della difesa biancorossa, ma cresce lentamente ed inesorabilmente, e raggiunge stabilmente un rendimento positivo. Meglio in fase offensiva che difensiva, è una scommessa vinta.
 
CAPOGROSSO: 6-
Chiamato in causa molto raramente a metà campionato, finisce per diventare l'ultima soluzione difensiva e per essere sballottato tra tribuna e panchina. Ad essere sinceri nelle pochissime uscite non dispiace.

AMODIO: 7
Metronomo, punto di equilibrio, regista vecchia maniera. Il suo arrivo, come già avvenne l'anno passato con Passoni, rappresenta uno dei punti di svolta della stagione del Piace. Esperienza, senso  della posizione, sacrificio nel pressing e nel tackle e piedi discreti messi a disposizione della squadra e del resto del reparto. Le sue scarpette nere simbolo del calcio da vecchi tempi. Rientrerà a Napoli, chissà che non torni.

SAMBUGARO: 7,5
La rivelazione dell'annata. Arriva in sordina dal Pergocrema, apparentemente non più giovane per essere destinato ad una carriera nelle serie che contano. Invece si afferma gradualmente, e con l'arrivo di Amodio esplode definitivamente, diventando uno degli idoli della tifoseria grazie alla predisposizione a non tirarsi mai indietro. Cresce negli inserimenti, e arrivano un paio di gol. Può crescere ancora, a Piacenza.

PARFAIT: 6
La giovanissima età  può solo in parte spiegare e giustificare l'altalena di rendimento. Essengue alterna prestazioni devastanti, soprattutto se entrato a partita in corsa, a partite imbarazzanti fatte di imprecisione ed irruenza giovanile. Peccato, perché ha notevoli potenzialità. Deve crescere dal punto di vista tattico, e soprattutto capire con precisione il suo ruolo. Può farlo a Piacenza, l'ambiente ideale.
 
GRECO: 5,5
Primo arrivo del mercato invernale, Ficcadenti punta molto sul suo recupero per dare qualità al centrocampo biancorosso. Giocatore certamente talentuoso, Leandro non riesce a dare continuità alle sue prestazioni e si concede troppe pause, dovute forse alla luna lontananza dal campo e dalla partita. Appare un pò leggero, per un campionato come la serie B.
 
SIVAKOV: 6,5
Arriva a gennaio dal Cagliari per Nainggolan, e si fa notare subito all'esordio per un grande assist. Doti tecniche rilevanti, personalità notevole e disposizione al sacrificio in campo: sembra avere tutti gli ingredienti per diventare un giocatore importante. D'altra parte non si gioca in Champions per caso. Due reti pesantissime, contro Albinoleffe e Crotone.
 
PARO: sv
Un anno e mezzo lontano dal campo non poteva non pesare in modo determinante. All'inizio gli viene data una chance, ma dopo il disastro di Brescia Ficcadenti capisce che ci vorrebbe troppo tempo per recuperarlo, e il Piace non ne ha abbastanza. Ha lavorato parecchio, con un pò di fortuna l'anno prossimo potrebbe tornare ad essere un giocatore vero. 
 
NAINGGOLAN: 5,5
La testa probabilmente è già altrove, verso una meritata chanche nella massima serie. In bocca al lupo, Radja.

BIANCHI: 5
Vale il discorso fatto per Nainggolan, lui sembra non metterci nemmeno l'impegno. Un'autentica delusione il suo inizio campionato.
MOSCARDELLI: 8
Ficcadenti al suo arrivo gli affida la fascia di capitano e lo responsabilizza ulteriormente: il Mosca diventa l'autentico uomo squadra e il trascinatore di un gruppo giovanissimo. Quattordici reti, assist per i compagni e giocate da campione lo confermano per il secondo anno consecutivo come il migliore dei biancorossi. Peccato per la squalifica finale che vanifica la rincorsa al record personale di segnature e non gli permette di salutare i tifosi. Un saluto che sarebbe stato un arrivederci, comunque: questo il nostro augurio.

FOTI: 6+
Strano destino quello di Sasà Foti. Predestinato dalla trafila nelle giovanili della Sampdoria, l'esordio in serie A a soli 18 anni e poi una serie di esperienze sfortunate in cui, ancora giovane, si smarrisce. La faccia sorridente dopo la doppietta salvezza di Lecce non ha nulla a che fare con lo sguardo impaurito del suo arrivo a  gennaio. Giocatore ritrovato. Il tempo dirà se si tratta di un campione ritrovato. Le qualità tecniche non si discutono, deve migliorare tatticamente e in cattiveria sottoporta. E se lo facesse a Piacenza?

CANI: 6
Arriva a gennaio e sfonda subito, abbattendo la Triestina in quello che si rivelerà  uno spareggio decisivo, e facendo sognare i tifosi biancorossi alla ricerca di un bomber da 15 reti a stagioni. In realtà il suo recupero è più lento, complice anche un approccio non sempre maniacale al lavoro, che Ficcadenti non gradisce. Nel finale torna a dimostrare le sue qualità, fatte di prestanza fisica e tempismo sottoporta. Vale il discorso fatto per Foti, giocatore ricostruito. Speriamo non per altri.

GUERRA: 6,5
L'anno passato uno dei motivi di screzio con Pioli, colpevole di vederlo poco. Ficcadenti lo lancia subito in pista nel doppio confronto Torino-Sassuolo,e il ragazzo di San Nicolò lo ripaga alla grande. Cresciuto parecchio rispetto l'anno passato, sembra possedere le qualità, velocità e capacità di aggredire gli spazi che potrebbero diventare il marchio di fabbrica della nostra primavera. Meglio in trasferta che in casa, gli mancano ancora continuità e istinto del killer.

GUZMAN: 6+
Talento puro racchiuso in una fragile confezione di vetro. Per il terzo anno consecutivo un lungo infortunio, poche apparizioni in cui regala lampi di classe, una punizione vincente e un paio di reti. E si toglie la soddisfazione della fascia di capitano. Si trovasse un antidoto ai suoi problemi, sarebbe un uomo su cui puntare anche nel futuro.

SIMON: 5,5
Come sempre encomiabile per impegno, disponibilità e serietà professionale. E come sempre tutto sommato inadatto alla categoria.

GRAFFIEDI: sv
Invocato per lunga parte della stagione come uomo della provvidenza, in quanto il più  adatto al modulo di Ficcadenti, in realtà si concede pochissime apparizioni ed è vittima della solita catena di infortuni. Futuro incerto per lui, talento mai espresso del tutto.

TULLI: 5
Inizia con una doppietta al Lecce ma sciupa tutto nei due mesi successivi, con un atteggiamento poco professionale malsopportato da Castori e decisamente non gradito a Ficcadenti e Imborgia, che dopo aver provato a piazzarlo al Gallipoli, lo mettono fuori rosa.

MAURANTONIO, BIANCHI, SERENA: sv

FICCADENTI: 9
44 punti, 11 vittorie, 30 gol fatti e 25 subiti in 29 partite: basterebbero i numeri per giustificare il votone. Ma occorre essere dentro le cose biancorosse per capire fino in fondo il valore del lavoro svolto. Arriva a novembre e trova una squadra allo sbando, a cinque punti dalla salvezza dopo una partenza illusoria, una società poco presente, un futuro a dir poco incerto e un ambiente a dir poco freddo, rassegnato alla retrocessione. Ficca si è messo al lavoro, puntando su un gruppo giovane e sul modulo preferito, il 4-3-3, e intervenendo in grande sintonia con Imborgia sul  mercato. Il grande pregio del mister è stato quello di dare una personalità e una forma ad una squadra fino ad allora gruppo di giocatori, lavorando molto sulla fase difensiva e sull'aspetto psicologico. L'altro è stato quello di non innamorarsi mai delle proprie idee, sempre pronto a rimettere in discussione le sue scelte e i suoi giocatori "preferiti", dando sempre una chance a tutti e intervenendo sempre a partita in corso con soluzioni spesso vincenti, sintomo di capacità di leggere le partita.
Viso sereno e sette chili in meno per il Ficca sabato scorso, dopo sette mesi vissuti "tra il campo e il Park Hotel". Ora l'incontro con il presidente Garilli per ragionare del futuro. Non daremmo per scontata la sua partenza.
 
 
 
 

 

 
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    Commenti:


    concordo
    Pagelle perfette, complimenti! Avrei solamente dato mezzo punto in più a Tonucci. Noi pubblico siamo stati un disastro vincendo per l'ennesima volta la palma dello stadio più triste della B, peccato!
    serialfan
    01/06/2010  21.48


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