Duro il giudizio del primo cittadino di Piacenza Roberto Reggi nei confronti del federalismo demaniale licenziato dal consiglio dei ministri. Il sindaco è intervenuto durante le comunicazioni del consiglio comunale per smentire la lista di beni che potrebbero essere "devoluti" dallo stato al Comune riportata sulla stampa: "E' una lista vecchia e superata, gli edifici e i terreni devono ancora essere individuati dal Demanio, me lo hanno confermato a Bologna". "Così come è stato licenziato - ha aggiunto Reggi - il federalismo demaniale è una mela avvelenata; i comuni dovrebbero acquisire i beni, valorizzarli perdendo l'equivalente in trasferimento da parte dello Stato. Dovendo poi, una volta alienati questi beni, restituire il 25 % dei proventi della vendita sempre allo Stato per coprire il debito pubblico. E' un'operazione che non è per nulla incentivante per le amministrazioni locali. Quello del governo è un federalismo che porta in periferia i danni e a livello centrale i benefici". "Accolgo volentieri l'invito di Polledri (parlamentare leghista ndr) a collaborare, ma spero che il provvedimento cambi perchè così non porterebbe alcun beneficio ai comuni".
Sempre nel corso del consiglio comunale odierno è stata respinta con 13 voti contrari e 11 a favore la mozione presentata da Antonio Levoni (Udc) per la ricostituzione della commissione "ornato e decoro".
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