"Privatizzare l'acqua è immorale e folle. Immorale perchè l'acqua è vita e tutti gli uomini hanno diritto alla vita. Folle perchè non si può trasformare un diritto in una merce, non è funzionale nè economicamente, nè commercialmente". Parole forti e inequivocabili quelle spese da Vandana Shiva, leader di fama mondiale del movimento ambientalista e ospite d'eccezione dell'Omeofest a palazzo Farnese a Piacenza. L'attivista indiana si è concessa ai giornalisti prima della conferenza pubblica toccando alcuni dei suoi cavalli di battaglia, primo fra tutti il diritto all'acqua. "Il mercato non è la soluzione a tutto - ha affermato - e un bene di natura come l'acqua non può essere rapinato come nel Far West. La conseguenza più diretta delle contese sull'acqua è data dai conflitti, che già stanno esplodendo in diverse parti del pianeta, in India nella mia terra. Quella intorno all'acqua non è la guerra del futuro, ma del presente. L'acqua è un bene conteso - ha proseguito - perchè l'uomo ne sta abusando, oltre i limiti. L'unica soluzione è porre dei limiti a questo abuso, secondo il ciclo naturale". Altro tema toccato dalla studiosa indiana quello della tutela della biodiversità: "La piccola agricoltura in India va protetta perchè è l'unico sistema che preserva il territorio dal suo consumo indiscriminato attuato dai grandi gruppi industriali, solo aiutando a sopravvivere la piccola proprietà si può difendere la biodiversità del nostro habitat". Ad introdurre la Shiva, Maurizio Botti, organizzatore dell'Omeofest, che ha sottolineato il valore della presenza a Piacenza di Vandana Shiva.
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