Note e parole, terza giornata del Piacenza BluesFest
E’ proseguito ieri pomeriggio, in una Piazza Duomo assolata e semi-invasa dal mercatino della Coldiretti, il festival del blues cittadino. Esordisce l’attrice e autrice teatrale Sophia Walker con un monologo in inglese, leggera variazione sul tema del collaudato mix di musica e letteratura, filo rosso della rassegna. Il teatro tuttavia ha lasciato presto spazio ai veri protagonisti di questi pomeriggi blues, ovvero gli scrittori. Gli ospiti, quasi di levatura internazionale, sono stati: Andrea Villani, Joe Lansdale, Victor Gischler, Anne Perry e Martin Walker.
Presentati da Seba Pezzani, gli incontri letterari sono stati bilanciati dalle note blues di Maurizio Pitacco e Mauro Sbuttoni e da una breve ma preziosa apparizione del blues man canadese Harrison Kennedy, slide-chitarrista e armonicista dalla voce roca, in anteprima al suo concerto serale di Palazzo Farnese.
Seguono a ruota Paolo Colagrande che presenta la “Strategia del destino”, romanzo dalle tinte noir del polivalente Andrea Villani, giornalista (Rai2, Radio2), opinionista, drammaturgo e scrittore di gialli di Salsomaggiore. Un romanzo in cui si intrecciano torbidezza, erotismo e misteri, sullo sfondo di una provincia “meccanica” e ostile, metafora dell’Italia di oggi. I momenti di ilarità in questo incontro non sono mancati, come quando Paolo Colagrande, leggendo un passaggio sconcio del romanzo di Villani veniva interrotto dal suono delle campane del Duomo, sorta di foglia di fico che censurava la carica erotica della lettura. Ma le campane, oltre agli intermezzi blues, hanno scandito anche l’entrata in scena del superospite della serata, l’osannato Joe R. Lansdale. Prolifico scrittore dal forte accento texano, alla sua terza presenza festivaliera, Lonsdale ha ingaggiato un ideale incontro di pugilato “fra pesi massimi sudisti” con l’emergente scrittore di hard-boiled Victor Gischler, direttamente dalla terra del blues, la Louisiana e alla sua prima apparizione piacentina per promuovere la sua ultima fatica “Anche i poeti uccidono”. Più che un incontro di boxe è stata una cordiale chiacchierata fra affinità elettive letterarie e musicali. Lo stile noir e il blues che si intrecciano nuovamente.
Chiude il ciclo di incontri pomeridiani Martin Walker, inviato del Guardian a Washington nonché scrittore del ciclo di romanzi sul commissario francese Bruno, una specie di Pepé Carvalho francese, e Anne Perry giallista di maniera con la passione per l’età vittoriana. In realtà, quest’ultimo dibattito era il recupero di un incontro previsto giovedì pomeriggio.
Molte aspettative anche per l’esibizione serale di Harrison Kennedy: perché se il pomeriggio è dedicato alla letteratura, la sera è il blues, quello vero, a riprendersi la scena.