PIACENZA-TRIESTINA 0-0 - Il match al Garilli finisce a reti inviolate dopo 5 minuti di recupero e dopo venti minuti di autentica sofferenza, con il Piace arroccato dietro a difendere un pareggio sempre più prezioso con lo scorrere dei minuti, soprattutto dopo il gol di Santoruvo che porta in vantaggio il Frosinone. In risposta all'ingresso in campo del temuto Godeas, Ficcadenti aveva arretrato il baricentro della squadra verso la mezzora della ripresa, mettendo Tonucci per Sambugaro e passando ad un 4-4-2 che diventa a volte 5-3-2. Mossa che ha dato coraggio alla Triestina, fino a  quel momento quasi mai pericolosa, capace invece nell'ultima parte di gara di avvicinarsi alla rete due volte con Godeas di testa, e poi con la traversa di Testini, sfuggito a Tonucci con una prodigiosa volata sulla sinistra. Con il Piace ad affidarsi alle folate di Avogadri e agli spunti di Sivakov, e fermato da un arbitraggio discutibile le poche volte che riusciva a ripartire: in particolare in un'occasione Foti è fermato in un fuorigioco davvero dubbio. Prima di allora i biancorossi non erano dispiaciuti, grazie ad un inizio veemente che aveva portato ad almeno quattro palle gol, di cui la più clamorosa era capitata a Sambugaro, palla incredibilmente fuori su un tapin facile facile dopo un gran tiro di Sivakov. E proprio il dinamismo del bielorusso è stata l'arma più pericolosa del Piace, in cui mancavano Moscardelli e Cani, insieme alle discese di Avogadri e le percussioni centrali di Sambugaro. Ficcadenti ha sorpreso tutti lasciando in panchina Foti e Guerra e schierando Guzman (poi sosituito da Foti) e Simon: si può dire che la coppia sudamericana abbia ripagato solo in parte l'allenatore, con un grande impegno e poca concretezza. A metà primo tempo la spinta del Piace si è affievolita e la partita si è fatta più equilibrata, ma sempre nelle mani dei biancorossi ben diretti dal solito Amodio. Ad inizio ripresa l'altra grande occasione capita sui piedi di Guzman, che da pochi passi spedisce alto un cross teso e violento di Sivakov dalla destra. Poi il buio assoluto, come già raccontato. E' il sesto pareggio in sette partite per gli uomini di Ficcadenti, che salgono a 50 punti in classifica e conservano un vantaggio di 3 punti sugli alabardati, su cui tutti ora fanno la corsa per evitare i playout. Anche se si fa pesante la situazione dell'Ancona, ancora sconfitto e atteso proprio dagli scontri con Triestina e Mantova: potrebbero essere i dorici, in pesante crisi societaria, a giocarsi con i giuliani il quintultimo posto e i playout con Mantova o più probabilmente Padova. Praticamente salvo da un mese e mai salvo, il curioso destino dei biancorossi. Sprecati due matchpoint in casa, di cui malamente uno con il Vicenza, ora rimane il terzo nella trasferta di Gallipoli, da sempre considerata una sorta di carta di riserva da giocare e diventata quasi un'ultima spiaggia. In terra salentina serve una vittoria per essere al sicuro, considerato che all'ultima al Garilli il Cesena verrà giocarsi la serie A:  vero che i gliallorossi sono alla deriva e praticamente spacciati, ma la partita è comunque da giocare. Senza Moscardelli, Cani e anche Sambugaro. C'è da soffrire fino all'ultimo, l'avevamo detto. E la gioia sarà ancora più grande.

PIACENZA PUGGIONI 6,5; AVOGADRI 6,5, RINCON 6, IORIO 6, ZAMMUTO 6; AMODIO 6,5, SAMBUGARO 6 (TONUCCI 5,5), GRECO 5 (PARFAIT 5,5); GUZMAN 5,5 (FOTI sv), SIMON 5, SIVAKOV 6,5.

Un quarto d'ora alla fine, il Piace é in chiara difficoltà. Passati alla difesa a 5 con l'innesto di Tonucci per Sambugaro, i biancorossi rinunciano al gioco e si chiudono troppo. Clamorosa la traversa di Testini dopo una volata sulla sinistra, Puggioni era battuto. Si prospettano quindici minuti di sofferenza.

Quarto d'ora di gioco, zero a zero ma entrambe le squadre ci provano. Clamorosa occasione per Guzman che non riesce a deviare sottoporta un tirocross del solito Sivakov. Sull'altro fronte é bravo Puggioni su botta da fuori di D'Aversa. Ammonito Sambugaro, salterà Gallipoli. Dentro Parfait per Greco e Foti per Guzman.

Iniziata la ripresa, nessun cambio per Ficcadenti.

Finisce il primo tempo, zero a zero. Poche emozioni nell'ultimo quarto d'ora, reclamato un rigore su Guzman. Ammonito Rincon.

Mezzora di gioco, sempre zero a zero. Si é affievolita la spinta dei biancorossi dopo un quarto d'ora davvero intenso. Al 18esimo primo tentativo degli ospiti, é bravo Puggioni sulla girata di Della Rocca.

Quarto d'ora di gioco, Piace ancora vicinissimo al gol con Sivakov dopo bella combinazione con Amodio. Bielorusso ammonito in precedenza. Triestina mai pericolosa

Cos'ha sbagliato Sambugaro! Al quinto dopo un gran tiro di Sivakov ribattuto dal portiere, Pippo mette fuori il tapin da pochi metri. Che peccato.

Squadre in campo. Piace con l'inedito tridente Guzman-Simon-Sivakov. In difesa Rincon preferito a Tonucci, in mezzo Greco con Amodio e Sambugaro

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PIACENZA - "La forza della mia squadra è sempre stata la capacità di adattarsi alle diverse situazioni a prescindere dagli uomini che scendono in campo. Anzi, i protagonisti di giornata sono cambiati spesso, e a turno in tanti hanno vissuto il loro momento di gloria, anche partendo dalla panchina. Certo, le squalifiche di Moscardelli e Cani sono pesanti, ma gli altri attaccanti a disposizione mi hanno dimostrato in settimana di stare molto bene" così Ficcadenti alla vigilia della partita, importante e forse decisiva al Garilli con la Triestina, che i biancorossi affronteranno con i noti problemi in attacco. Un Piace camaleonte, quello del tecnico marchigiano. "Non so ancora chi giocherà, le scelte dipenderanno anche dal tempo atomosferico: in caso di pioggia cambierebbe lo sviluppo di gioco, e di conseguenza l'impostazione che darò alla partita. Guzman è tornato al top della condizione dopo il lungo stop, Foti e Guerra sono soluzioni affidabili, al pari di Simon, che ha lavorato bene aspettando diligentemente in suo turno. Ripeto, sono tranquillo". Tornando al Grosseto: "Non si è trattato di fortuna, ci abbiamo creduto fino all'ultimo e li abbiamo messo sotto pressione. Inaccettabili le loro lamentele: c'era un rigore su Guerra e il loro terzo gol era in fuorigioco nettissimo. La squalifica di Moscardelli: il ragazzo ha sbagliato, ma la punizione mi sembra eccessiva. Così come la mia espulsione, dal momento che non ho insultato nessuno. Così si rischia di togliere la partecipazione dei protagonisti in campo, l'agonismo, il vivere la partita con intensità". E la Triestina: "All'andata ci misero in difficoltà nel primo tempo, occorre stare attenti. Ma in serie B non esistono partite facili, non è un luogo comune, è la realtà".

Match fondamentale quello di domani al Garilli: con una vittoria ed una contemporanea sconfitta del Mantova sul campo del Crotone (possibile se non probabile), il Piace avrebbe la certezza aritmetica della salvezza con due giornate di anticipo. La trasferta di Gallipoli diventerebbe una gita al mare e il derby con il Cesena una passerella finale. Allo stesso tempo è importante non perdere quello che si configura come uno spareggio, che i biancorossi affrontano con l'innegabile vantaggio di avere due risultati su tre a disposizione, dall'alto dei tre punti in più in classifica (49 contro 46). La Triestina deve invece vincere se vuole raggiungere la salvezza, ma potrebbe accontentarsi di un pareggio nel caso si accontentasse dei playout e facesse pertanto la corsa su Mantova e Padova per evitare il terzultimo posto e la retrocessione diretta in Prima Divisione. In questa prospettiva un'ulteriore complicazione la introduce il calendario spezzatino della giornata, che prevede Crotone-Mantova e Padova-Ascoli in posticipo. Diventano quindi meno importanti gli aggiornamenti che arriveranno tramite la classica radiolina o il più moderno i phone dagli altri campi (se si esclude Frosinone), che avevano probabilmente condizionato fortemente il finale della partita con il Vicenza. Meglio così. Come già detto altre volte sarà meglio non affidarsi agli altri campi e ai calcoli, e pensare a vincere un incontro sulla carta abbordabile.

Nel Piace mancheranno gli squalificati Cani, Moscardelli, Melinte e Bini, oltre agli infortunati Anaclerio, Maurantonio e Graffiedi. Torna tra i convocati Piccolo e Capogrosso, oltre naturalmente all'attaccante Lucas Simon. E' infatti in attacco che esistono i maggiori dubbi, con quattro candidati per tre maglie, oppure due se Ficcadenti optasse per il modulo con Sivakov terzo attacacnte tra le linee. In difesa Avogadri e Zammuto scelte forzate come terzini, in mezzo Iorio e Rincon favoriti come centrali; a centrocampo dubbio Parfait-Greco al fianco di Amodio e il nuovo bomber Sambugaro.