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Lettera dalla Francia: il nuovo centro Pompidou a Metz

Oggi il presidente Nicolas Sarkozy innaugura il Centro Pompidou a Metz. C’è gran fermento nella città, che mi ha adottato da qualche anno, per questo avvenimento che ha acceso i riflettori sulla capitale della Lorena da parte di tutta Europa.
Che  cos’è dunque questo centro Pompidou? Per chi conosce Parigi centro Pompidou significa un grande centro culturale, un museo con una grande quantità di opere d’arte. Bene il centro di Metz si ispira, ama non ne è copia minore, proprio al centro Pompidou di Parigi.

Per questa città si apre oggi una grande sfida. Infatti Metz (città di 160.000 abitanti) vuole diventare, un po’ come è avvenuto a Bilbao per il Museo Guggeheim un centro d’arte a livello Europeo. Ed in effetti, anche per la sua posizione geografica, proprio al centro della nuova Europa, Metz, che si trova a soli 80 minuti di Tgv da Parigi, ma che pure dista 170 km da Strasburgo, 60 da Lussemburgo e che in poco più di due ore si raggiunge anche da Bruxelles, puo’ veramente diventere un centro culturale europeo.

L‘inizio è sicuramente incoraggiante. Per questa innaugurazione il centro Pompidou di Metz presenta 780 opere sul tema del capolavoro, ci potranno ammirare opere di Dali, Picasso, Matisse, Chagal, Miro’, Giacometti e tanti altri.
Ma il centro è soprattutto una sfida che la provincia lancia alla capitale, un esempio di decentralizzazione veramente rivoluzionario in un Paese da sempre Parigi-dipendente, al quale seguira la realizzazione del nuovo Louvre di Lens.
E allora conosciamolo meglio questo centro europeo della cultura. L’edificio originale per le sue forme è  stato realizzato su progetto dell’architetto giapponese Shigero Ban e dal francese Jean De Gastines si distingue per un immenso tetto che trae ispirazione dai cappelli cinesi di bambu sostenuto da un intreccio di strutture in legno, veramente impressionante alla vista. Le enormi vetrate getta uno sguardo sulle varie parti di questa bella città della Lorena.

Al suo interno dunque troveranno posto, mostre, ma anche momenti di confronto intellettuale, dunque conferenze, incontri meeting culturali internazionali.
Da domani dunque Metz è ancora un po’ di più al centro dell’Europa.
Aurelio Ferraguti

 

 
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