Torna il Festival Blues Dal Mississippi al Po, un evento nato a Piacenza, che nel corso degli anni ha acquisito sempre più importanza ed ha raggiunto un pubblico vasto e variegato di appassionati, neofiti e semplici amanti della cultura. Anche per questa sesta edizione, gli organizzatori della Cooperativa Fedro si propongono di offrire alla città e alla provincia di Piacenza un settimana ricca di eventi, appuntamenti ed ospiti.
Il Direttore Artistico della sezione musicale del Festival Davide Rossi, Presidente della Cooperativa Fedro, ed il Direttore della sezione lettararia Seba Pezzani, hanno presentato oggi in Comune, alla presenza dell'assessore comunale alla cultura Paolo Dosi e di quello provinciale Maurizio Parma, un programma ricco e variegato, in cui si spazierà dalla letteratura alla musica, che come sempre saranno in continua sinergia, con musicisti a far da colonna sonora agli incontri letterari, e con scrittori e giornalisti a raccontare la storia della musica. "Una manifestazione sempre più radicata sul nostro territorio, in grado di portare a Piacenza grandi personaggi del panorama culturale internazionale, dando lustro alla nostra città" ha detto Dosi, prima di cedere la parola per un saluto al collega Parma: "Ci tengo a ricordare che anche quest'anno la Regione ha inserito il Festival nel programma degli eventi da sostenere e patrocinare". Tocca a Davide Rossi introdurre il programma del festival: "Nonostante le difficoltà incontrate, che hanno messo in dubbio la realizzazione del festival, siamo riusciti a mettere in cantiere una manifestazione a mio avviso ancora più interessante rispetto al passato. L'obiettivo è creare un evento non tanto di spettacolo, quanto culturale, e di promuovere la conoscenza e la fruizione del blues, che rappresenta le radici di tutta la musica contempornea, perchè tutto è partito da lì. Ana Popovic è certamente l'evento musicale clou, ma ci saranno anche Guy Davis, Harrison Kennedy, Kasey Landsdale e Kevin Welsh. Da sottolineareil respiro interprovinciale della kermesse, grazie agli eventi al Salone del Libro di Torino, Raio Due, e alla Fnac di Milano. Vorrei infine esprimere la nostra solidarietà per le terre della Lousiana e del blues, colpite a sette anni di distanza da Katrina da un nuovo disastro. Grandi personaggi che sono passati per il nostro festival, a cominciare da Landsdale che tornerà anche quest'anno, abitano a poca distanza dai luoghi colpiti". "Una fusione tra musica e letteratura, grazie a cuii la manifestazione assume un notevole spessore culturale ma al tempo stesso rimane godibile e fruibile anche da un vasto pubblico, questa la nostra speranza" ha aggiunto Seba Pezzani "Importante è preservare il clima particolare del nostro festival, dove i partecipanti possono confrontarsi, dialogare e vivere insieme i momenti culturali previsti. Chi partecipa al Blues festival entra a far parte di una comunità virtuale, che mantiene i contatti nel corso del tempo". La parola infine a Eugenio Guagnini, responsabile del Centro Salute Mentale e direttore di Radio Shock: "Come ogni anno faremo irruzione nel festival e daremo il nostro originale contributo".