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Ultimo aggiornamento:   12/10/2015  l  15.31  
                               
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80 gli eroi al traguardo della Abbots Way. Vincono Schneider e Marazzi I VIDEO

Tutti i video della gara nella sezione on demand della webtv di PiacenzaSera.it

Ore 15:00 domenica 2 maggio - Sono 80 gli atleti giunti al traguardo di Piazza Santa Fara di Bobbio dopo l'enorme fatica dei 125 km attraverso le province di Massa Carrara, Parma e Piacenza: per loro è comunque un grande successo personale, a prescindere dal piazzamento in classifica. Una competizione estrema, che offre ai partecipanti di sfidare se stessi ed oltrepassare i proprio limiti. Una decina i corridori ancora alle prese con il percorso, nel tratto che da Farini raggiunge la Val Trebbia passando per la Sella dei Generali. E proprio una lezione sul giusto approccio alla competizione è arrivato iera sera, quando i due atleti in testa alla corsa, dopo 125 km di fughe e di tira e molla, hanno voluto raggiungere il traguardo insieme, dividendo la gioia per la vittoria: si tratta dello svizzero Christian Schneider e del modenese Giuseppe Marazzi, che hanno chiuso con il tempo di  15 ore 5 minuti e 55 secondi. Dietro di loro Bartolini Enrico, terzo con 16.00.02, Melini Marco 16.10.37, Granzotto Fabio 16.13.43, Settesoldi Daniele 17.14.59, Belardini Gianluca 17.18.29, Sala Maurizio 17.34.17, Beretta Roberto 17.34.16 e Benedetti Luciano 17.55.45. Undicesima assoluta la prima delle donne, la parmense Katia Fori, giunta al traguardo insieme al marito Nicola Alferi: per lei la vittoria della gara femminile e la soddisfazione di aver battuto la campionessa italiana dei 100 km, la bergamasca Maria Ilaria Fossati, tredicesima assoluta. I primi piacentini sono stati Emilio Mangia e Vittorio Conte, che hanno corso fianco a fianco per 125 km e hanno chiuso con un tempo poco superiore alle 24 ore: anche per loro la grande soddisfazione di avercela fatta. Cinquantatre i runners che hanno chiuso l'estenuante prova entro il limite delle 24 ore, una quarantina i ritirati.  «Ho appena partecipato all’Ultra Trail del Monte Bianco - ha commentato Katia Fori - ma devo ammettere che questo percorso quest’anno è stato durissimo. L’anno scorso avevo corso in Twin Team con mio marito, ma la Tappa Unica è decisamente molto più impegnativa. Le discese sono state veramente toste, soprattutto alla Sella dei Generali, dove i sassi erano tremendi, e l’ultima discesa verso Bobbio. Il percorso, fortunatamente, è stato segnato molto bene, mentre l’organizzazione è stata ottima; tra i miei prossimi appuntamenti il primo agosto l’Ultra Trail sull’Adamello e il 12 settembre in Valle d’Aosta».

Nella gara in Tappa Doppia (con sosta e pernotto a Bardi) è arrivata l'attesa vittoria di Stefano Sartori, che ha chiuso sotto le 13 ore e ha distaccato il secondo arrivato di quasi due ore: 12.59.23 il suo tempo finale. Dietro di lui Maggioni Gianluca e Crippa Alessandro. Prima donna Maria Grazia Mignogna, trentunesima.

Nella gara Twin successo per la coppia Marco Zanchi e Claudio Chiarini, che ha coperto il tracciato in 11.21.12: i tratti Pontremoli-Borgotaro e Bardi-Farini per il primo, Borgotaro-Bardi e Farini-Bobbio per il secondo. Sul podio Sartori-Mattioli e Vignali-Valenti. Ottimo risultato e decimo posto finale per la coppia piacentina formata da Stefano Biazzi e Massimiliano De Rosa (14.58.35); 29esima la coppia della Gazzetta dello Sport capitanata da Manlio Gasparotto.

ore 22:30 - Singolare e spettacolare epilogo per l'ultramaratona sull'antica Via degli Abati: dopo 125 km di fatiche arrivano insieme al traguardo lo svizzero Christian Schneider e l'italiano Giuseppe Marazzi, con l'identico tempo di 15 ore 5 minuti e 55 secondi. Dietro di loro Bartolini Enrico, terzo con 16 h 00 min 02 sec, Melini Marco 16 h 10 min 37 sec e Granzotto Fabio 16 h 13 min 43 sec. Altri 115 atleti che corrono la gara in tappa unica sono attesi al traguardo di Piazza Santa Fara a Bobbio.

ore 20:30 - La Svizzera verso la conquista dell’Abbots Way. Ha riscosso un indiscusso successo di pubblico, e un ottimo tempo medio di percorrenza, Christian Schneider, lo svizzero che dalle 6 di questa mattina corre ininterrottamente da Pontremoli verso Borgotaro, Bardi e Bobbio col pettorale numero 119 e un unico obiettivo: conquistare la tappa unica della Via degli Abati correndo i 125 km continuati. E ormai lungo la via che porta al cuore della Valtrebbia dalla Lunigiana, passando per le valli Ceno e Taro, non si parla d’altro: Schneider molto probabilmente sarà il nuovo Annibale della via di San Colombano. Un ottimo tempo, arrivando a Bardi, tappa al km 65, in 7 ore e 10 minuti, e puntando diritto verso Bobbio dove si presume possa arrivare intorno alle 21, affiancata dalla dea Nike, la dea della vittoria.

Una partenza, quella dell’Abbots Way, assolutamente all’alba, con consegna bagagli questa mattina alle 5 e partenza da piazza della Repubblica, a Pontremoli, alle 6, diretti dopo pochi metri subito tra le rocce e i boschi della Lunigiana. Novità, purtroppo forzata, di questa edizione la scelta di escludere il percorso sul monte Lama a causa del previsto maltempo e della visibilità molto ridotta in caso di pioggia, vento e nebbia, soprattutto nelle ore notturne. In alternativa il poco apprezzato, per i corridori veri, asfalto e il passo del Linguadà, da Bardi verso Groppallo di Farini.
Tra distese di primule, viole e bucaneve, complice la fioritura tardiva, i corridori hanno riscoperto la via percorsa da San Colombano nel 613 diretto a quella che sarebbe diventata la città di Bobbio, da lui fondata, senza dimenticare ancora corpose distese di neve, vento freddo e nebbia, soprattutto all’ultimo km del passo del Borgallo, a pochi passi da Borgotaro.
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Ore 15:00: novità in testa alla gara al passaggio al passo Linguadà, 12 km oltre Bardi, lo svizzero Schneider è stato raggiunto da Marazzi.

Ore 13:30 - Metà gara al passaggio di Bardi, sotto il sole a picco alle pendici dello splendido castello. In testa alla corsa in tappa unica lo svizzero Christian Schneider, pettorale 119, transitato poco dopo le 13 con un tempo di 7 ore e 8 minuti. Lo insegue una coppia format da Lavarda e Marazzi, a circa 8 minuti di distacco. Orario probabile di arrivo a Bobbio verso le 20. Nella gara in due tappe in testa Zanchi (6h19min), davanti a Sartori e Vignali. Non è della gara il grande Marco Olmo, fermato da un piccolo infortunio.

Partenza all'alba per i 330 coraggiosi partecipanti alla terza edizione della Abbots Way. Otto gradi centigradi e cielo coperto alle sei di mattina in Piazza Garibaldi di Pontremoli, dove gli atleti si sono radunati e dove il presidente del comitato organizzatore Elio Piccoli ha provveduto al controllo dei pettorali. Il gruppo ha infilato una stradina antica per poi sbucare sull'antico ponte in pietra, che ricorda il Ponte Gobbo di Bobbio. Il passaggio a Vignola verso le 6.30, Cervara alle 7.15 e poi il suggestivo Lago Verde, dove il primo atleta, Pietro Cabassi con il pettorale n. 291 è transitato verso le ore 7.40. Tappa a Borgotaro verso le 9.30, ora gli atleti sono in marcia verso Bardi.

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Meno di 24 ore alla partenza della terza edizione dell'ultramaratona Abbots Way, che si terrà sull'antico percorso della Via degli Abati in concomitanza con la II Giornata nazionale dei cammini francigeni. Il crescente interesse creatosi attorno alla manifestazione, che sta diventando una classica del circuito del Trail running e degli appassioanti di sport estremo, è testimoniato dal numero elevato di iscrizioni, chiuse un mese in anticipo dopo aver raggiunto il numero massimo di partecipanti previsto (330). Un numero davvero ragguardevole per una corsa massacrante, che si disputa su un tracciato di 125 km e con un dislivello totale di 5.500 metri. Partenza domani all'alba a Pontremoli e arrivo in tarda serata a Bobbio, passando per Borgotaro, Bardi e Farini e attraversando le valli di Taro, Ceno, Nure e Trebbia. Un tracciato allo stesso tempo impegnativo ed incantevole, sulle orme del cammino che facevano gli abati di Bobbio per immettersi sulla Francigena a Pontremoli: la cosiddetta Via degli Abati, con il suo paesaggio vario e la ricchezza di testimonianze storiche, si sta affermando come una variante al tradizionale tracciato della Francigena stessa per decine di pellegrini in cammino verso Roma. Tornando alla gara, tra i partecipanti dell'edizione di quest'anno anche l'ultramaratoneta più famoso di'Italia, Marco Olmo, vincitore due volte del Monte Bianco, Stefano Sartori, vincitore due volte del Passatore, e Maria Ilaria Fossati; oltre a loro una persona del 1924 e un ragazzo dell'89, a dimostrare la trasversalità dell'interesse per la corsa. Tra gli iscritti, atleti da tutto l'arco alpino, dal Sud Italia, da Inghilterra, Germania e Svizzera.Tante le iniziative di contorno, dedicate soprattutto a coloro che seguiranno gli atleti (si valuta che la manifestazione porterà sull'Appennino piacentino non meno di 600 persone, risultato importante): manifestazioni culturali e folclorisitche, visite guidate di Pontremoli, Bardi e Bobbio, convenzioni con ristoranti e locali. Il tutto culminerà nella Notte Bianca organizzata per attendere gli atleti al traguardo posto a Bobbio in Piazza Santa Fara, previsto nella tarda serata del 1 maggio.

In Piazza Santa Fara ci sarà anche Piacenza Sera: la manifestazione The Abbots Way sarà trasmessa in diretta web sul nostro sito. Oltre a una pagina interamente dedicata alla gara lungo la Via degli Abati, il nostro quotidiano online sarà parte integrante dell’evento da Pontremoli a Bobbio con alcuni operatori che filmeranno i corridori e gli scorci più suggestivi del percorso antico. Il tutto, poi, verrà proposto in diretta web sul sito www.piacenzasera.it il primo e 2 maggio, con la possibilità di vedere direttamente quanto ripreso, alternato alle immagini della scorsa edizione, con un monitor posizionato nel cuore di Bobbio.

 

E mentre ancora in questi minuti i corridori sono all’opera, grande attenzione all’Abbots Way è stata prestata anche dalla Rai che, in occasione del patrocinio offerto alla seconda Giornata europea dei Cammini Francigeni, con la collaborazione dell’associazione Rette dei Cammini, con una troupe di “Cominciamo bene” di Rai Tre, coordinata dalla giornata Laura Zarfati, ha ripreso gli arrivi dei corridori nelle varie tappe sull’Appennino, i passaggi nei luoghi più suggestivi e i monumenti storicamente più affascinanti. Sempre presente, invece, la telecamera con la diretta web di Piacenzasera.it, grazie a Paolo Menzani.
Ultimi arrivi da eroi, alla Tappa Unica, sempre in coppia come per i primi vincitori, Schneider e Marazzi, per Armando Rigolli, pettorale 39, consigliere dei Lupi d’Appennino e responsabile tecnico dell’organizzazione, al fianco di Gianfranco Cantiani, pettorale 103, romano.

 

 

Ultimi arrivi da eroi, alla Tappa Unica, sempre in coppia come per i primi vincitori, Schneider e Marazzi, per Armando Rigolli, pettorale 39, consigliere dei Lupi d’Appennino e responsabile tecnico dell’organizzazione, al fianco di Gianfranco Cantiani, pettorale 103, romano.
 
Voci correlate:
  • Abbots Way
  • Marco Olmo
  • Commenti:



    Ricambiamo il grande saluto ad Alex, voce narrante all'altezza di un evento sportivo eccezionale. Vedremo se utlizzare il tuo "Piacenzasera...c'è!" come prossimo slogan di una campagna promozionale
    redazione
    04/05/2010  15.12

    Grazie !
    Un grande ringraziamento a Elio e Armando ed uno ai due grandi atleti piacentini,Carlo Galli e Francesco Uccelli che mi hanno fatto compagnia per tutta la seconda tappa(loro cantando,io col fiatone !)
    enrico grimaldi
    03/05/2010  22.10

    Lo speaker vi saluta
    Un saluto a Piacenza Sera. E' stato un piacere stare in compagnia vostra e dei vostri utenti nella nottata clou e durante questa irripetibile emozionante corsa.Da Alano di P.(BL), tra il Piave e il Monte Grappa un grande saluto. PiacenzaSera c'è!
    Alex Geronazzo
    03/05/2010  21.04

    Fantastico!
    Complimenti a tutti gli organizzatori di questo corso meraviglioso, specialmente la bellissima Maria Bellini!
    alex
    03/05/2010  17.27

    I primi piacentini
    Abbiamo corretto, in effetti è un dettaglio importante. Grazie per la precisazione e ancora complimenti
    redazione
    03/05/2010  12.49

    Primo Piacentino
    Io e Vittorio abbiamo corso fianco a fianco fino all'arrivo. i pochi secondi che ci separano sono causa del chip non registrato. Pochi secondi ma importanti dopo 24 ore.
    emilio mangia
    03/05/2010  10.52


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