Rifiuti più cari in Emilia Romagna, ma Piacenza fa eccezione. Nell'ultimo anno in regione la spesa media pro capite del servizio di smaltimento dei rifiuti solidi urbani è incrementata del 3,3%, arrivando a costare 220€, sostanzialmente in linea con la media nazionale, pari a 223€. Molte le differenze in base alla zona geografica: a Piacenza la Tia arriva a 210 euro, contro i 305 euro di Ferrara, e i 239 euro a Bologna, a Modena il costo della tariffa è di 230, a Rimini 217, a Parma 220.
Tia (tariffa) o Tarsu (tassa)? A più di dieci anni dal Decreto Ronchi del 1997, tutti capoluoghi emiliani, eccetto Bologna, sono passati dalla Tarsu alla Tia. Inoltre, rispetto al 2007, tra i capoluoghi di regione Cesena ha fatto registrare il più alto incremento tariffario (+7,2%), seguito da Parma (+6,3%), Forlì (+6,1%), Modena (+5%), Reggio Emilia (+4,7%), Ravenna (+4,2%), Rimini (+3,3%), Bologna (+3%). In positivo, i costi sono rimasti invariati a Ferrara, addirittura in diminuzione a Piacenza (-1,4%).
In assoluto, in Italia la spesa media annua più alta si registra in Campania con 301€, la più bassa in Molise (126€), a dimostrazione di una marcata differenza tra aree geografiche del Paese.
Nello studio realizzato dall'Osservatorio prezzi & tariffe di Cittadinanzattiva l'analisi a carattere nazionale e regionale del servizio di smaltimento dei rifiuti solidi urbani in termini di costo sopportato da una famiglia di tre persone con reddito lordo complessivo di 44.200 € ed una casa di 100 metri quadri. L'indagine ha riguardato tutti i capoluoghi di provincia nel 2008.
On line su www.cittadinanzattiva.it l'indagine completa con il prospetto per ciascun capoluogo e la composizione delle voci di costo.
Tariffa rifiuti, il governo proroga il termine dei bilanci per i comuni. Reggi: “Un primo risultato della mobilitazione contro il ritorno a tassa”
Il governo ha prorogato al 30 giugno 2010 i termini per l’approvazione dei bilanci di previsione 2010 e per le eventuali modifiche ai regolamenti tributari con vigenza 2010 dei Comuni. La decisione, contenuta in un decreto presentato dal Ministro dell’Interno Roberto Maroni, arriva nell’ultimo giorno utile – la precedente scadenza era fissata proprio ad oggi il 30 aprile – e va nella direzione richiesta anche dai sindaci piacentini per ottenere chiarezza sulla controversa questione della trasformazione della tariffa rifiuti in tributo. I sindaci riuniti nell’assemblea dell’Autorità d’Ambito avevano messo in evidenza come tale trasformazione avrebbe causato un aggravio della tassa sui rifiuti a danno delle aziende e dei consumatori, dovuta all’indetraibilità dell’Iva. “Il rinvio concesso oggi dal governo è un fatto positivo – sottolinea il presidente dell’Ato Roberto Reggi – perché era tra le richieste contenute nell’ordine del giorno promosso dall’Anci e approvato in molti consigli comunali; di fatto consente di prendere tempo per dare la possibilità al governo di fornire un quadro normativo finalmente chiaro agli enti locali. Il problema della Tia potrà infatti considerarsi risolto soltanto quando il governo appronterà tutti gli interventi di legge necessari per regolamentare l’introduzione della tariffa integrata rifiuti”.