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Abbots way, meno tre. La presentazione a Parma

Con il trail running si corre nel verde. Con questo slogan questa mattina è stata presentata al Parma Point la terza edizione dell’Abbots Way, la marcia lungo la Via degli Abati che si terrà da Pontremoli a Bobbio, passando per Bardi, questo fine settimana, da venerdì a domenica. Presenti al tavolo dei relatori Elio Piccoli, presidente dell’associazione Lupi d’Appennino che organizza l’evento, l’assessore provinciale allo Sport Gabriella Meo e Andrea Casella, direttore del Comitato provinciale parmense Uisp.

Obiettivo primario sarà correre nel verde, nel pieno rispetto dell’ambiente; è questa la filosofia di fondo della manifestazione ultra trail organizzata dall’associazione piacentina Lupi d’Appennino con la volontà di valorizzare i sentieri appenninici e di dare agli appassionati di questa disciplina non solo un’offerta di tipo sportivo, ma anche turistico, storico e culturale: i partecipanti potranno scoprire e visitare il Parmense, con tutte le sue bellezze, dal paesaggio alle eccellenze enogastronomiche, dalla storia alla cultura. Attraversando la Val Taro e la Val Ceno, “calpestando” ben 7 Comuni, 3 Province, 2 Regioni e 4 valli, l’Abbots Way conterà sulla presenza di 300 partecipanti e l’inserimento nel calendario ufficiale della seconda edizione della Giornata dei cammini francigeni, evento previsto per domenica.
«Le persone che parteciperanno a questa gara – ha spiegato l’assessore Gabriella Meo - non avranno solo l’opportunità di praticare una nuova disciplina sportiva ma anche di conoscere tratti inediti del nostro Appennino. E’ importante sottolineare che in occasione della manifestazione non arriveranno solo gli atleti ma in Appennino ci saranno anche le loro famiglie: anche questo è un modo per valorizzare e promuovere la nostra montagna».
«Grazie a questa iniziativa – ha continuato il direttore Andrea Casella - riusciamo a portare l’attività sportiva all’interno del nostro territorio sfruttando così tutte le sue peculiarità, dalla sentieristica fino a arrivare all’enogastronomia. Normalmente quando si pratica attività sportiva si presta poca attenzione all’ambiente, in questa gara invece la sostenibilità è il nostro primo obiettivo».
L’ecosostenibilità sarà quindi la parola chiave della corsa: si utilizzeranno, ad esempio, solo acqua potabile degli acquedotti locali, bicchieri e posate biodegradabili, prodotte con amido di mais, e ancora, chi getterà per terra carte lungo il percorso sarà squalificato dalla gara e al termine della competizione verrà ripristinato lo stato ambientale originale.

«Si andrà da Pontremoli a Bobbio, passando per la Val Taro e la Val Ceno – ha spiegato il presidente dei Lupi d’Appennino Elio Piccoli - il percorso di 125 chilometri e 5500 metri di dislivello ha richiamato quest’anno ben 300 persone, il massimo consentito per motivi di sicurezza: un grande traguardo visto che nella scorsa edizione hanno partecipato 150 corridori e solo 40 nel 2008».

Dei 300 gareggiatori, 120 seguiranno la Tappa Unica e 180 la Tappa Doppia. I partecipanti potranno, infatti, scegliere la classica Tappa Doppia in due giorni, il Twin Team da fare in coppia dimezzando i 125 chilometri con il proprio compagno, e, novità di questa terza edizione, la Tappa Unica, 125 chilometri continuati, con la corsa che per 60 chilometri si svolgerà anche in notturna, con l’obbligo dell’uso della lampada frontale.
Nel corso della presentazione al Parma Point sono intervenuti anche Patrizia Raggio dell’associazione Il Cammino Valceno, Luciano Allegri della Comunità montana delle valli del Taro e del Ceno e Giancarlo Ceci del Coni, che hanno voluto sottolineare l’importanza che iniziative come questa avvicinano non solo tante persone alla pratica sportiva ma anche alla valorizzazione dell’Appennino.
 
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