"Penso che il 25 aprile 2010 sia stata una grande e bella giornata, con tantissime persone anche ai bordi della piazza. Segno questo di una crescita di interesse nei confronti della Resistenza e della lotta di Liberazione, merito della serie di iniziative promosse dai giovani. Ma le contestazioni di Rifondazione non possono che essere condannate: è inammissibile che i vertici del partito abbiano inviato i loro iscritti ad essere presenti non per festeggiare il 25 aprile, ma per mandare "affanculo", come scrive Cronaca, l'oratore della manifestazione". E' il commento di Mario Cravedi, presidente provinciale Anpi, il giorno dopo la cerimonia della Liberazione, e i fischi riservati al presidente della Provincia Massimo Trespidi.
"Atto che non si può non condannare - dice Cravedi -, mentre sono d'accordo sul fatto che la Digos poteva evitare di fermare il ragazzo per la storia dell'asta della bandiera. Ma è assolutamente inconcepibile che i vertici di Rifondazione abbiano invitato iscritti e simpatizzanti a venire in piazza a contestare, anzichè a festeggiare. Nella loro lettera si legge che si doveva venire a "mandare affanculo" l'oratore del 25 aprile, a prescindere dal contenuto del suo discorso. Ed è invece proprio per questo motivo che io sono andato dal presidente Trespidi ad abbracciarlo e a stringergli la mano. Il suo è stato un discorso da condividere".
Alcuni dei commentatori di PiacenzaSera.it sostengono che sono proprio le contestazioni, quelle di Piacenza, come quelle di Roma e Milano, a dare nuova vita e dignità al 25 Aprile.
"A Roma sono stati feriti il presidente dell'Anpi e il presidente della Provincia. Hanno dato davvero una bella dignità! Sono una vergogna: è in questo modo che si dà ragione a chi, come Giampaolo Pansa, sostiene che la Resistenza è stata solo violenza. So quello che dico: negli anni Settanta sono stato minacciato proprio su questi temi, volevano spararmi alle gambe. Grazie a queste contestazioni, oggi, parliamo solo dei fischi e delle violenze, e non del 25 aprile. Ed è proprio quello che gli organizzatori volevano: ricavarsi un loro spazio. Adesso voglio vedere, mercoledì, quanti di questi prenderanno parte alla cerimonia dei cippi dei caduti".
L'onorevole Foti ha scritto un intervento in cui dice che evita di venire in piazza, il 25 aprile, perchè la sua presenza sarebbe considerata una provocazione. E che potrebbe essere presente, però, se lei lo invitasse.
"Io sono disposto ad invitare tutti, tranne Foti e Carlo Pallavicini (capogruppo di Rifondazione in consiglio comunale, ndr). Insieme possono creare il partito degli arroganti. A Lugagnano il sindaco (di centrodestra, ndr), Jonathan Papamarenghi, si è rifiutato di deporre i fiori sulle tombe dei partigiani. Mi ha chiamato un vecchio partigiano della zona piangendo: hanno fatto una colletta per poter provvedere a questo piccolo omaggio".
In questo modo, però, sembra dar ragione a chi accusa Trespidi, rappresentante del centrodestra, di ipocrisia.
"Io so che Trespidi è il presidente della Provincia, ente cui siamo legati da rapporti istituzionali, e non ha fatto mancare il suo sostegno alle celebrazioni del 25 aprile, stanziando i contributi previsti. Cosa che altri, di centrosinistra, non hanno fatto, accampando delle scuse".