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25 aprile, Foti: "Mia presenza in piazza sarebbe giudicata provocazione"

“Spiace dovere leggere - anno dopo anno - le critiche di coloro che evidenziano la mia assenza alla manifestazione ufficiale del 25 Aprile”.

“In genere mi sono sempre astenuto dal rispondere, ma poiché quest’anno si chiede conto del mio comportamento da parte di un gruppo giovanile di partito, lo faccio volentieri, nella speranza di essere esauriente”. “E’ inutile nascondersi dietro un dito: lo si voglia ammettere o meno, la mia presenza sarebbe giudicata una provocazione da parte di una minoranza, quella però solitamente molto rumorosa, e finirebbe per caricare di divisione e di tensione (con conseguenze inevitabili sull’ordine pubblico) un’iniziativa che invece deve unire e pacificare gli animi”. 

“Il trattamento riservato - in modo premeditato - al Presidente della Provincia Massimo Trespidi è la più lapalissiana dimostrazione che, al di là delle parole dei giovani democratici, il 25 aprile è inteso da alcuni - neppure troppo irrilevanti sotto il profilo politico e istituzionale, se è vero che sono rappresentati nella giunta Reggi -  come una festa per molti, ma non per tutti”.

“Se alziamo gli occhi - giusto per rimanere ai casi più clamorosi - e guardiamo cosa è successo a Roma (lancio di oggetti nei confronti della Presidente della Regione Lazio, Renata Polverini) o a Milano (bordate di fischi per il Sindaco di Milano, Letizia Moratti e il Presidente della Provincia, Guido Podestà), ne abbiamo conferma”.

“Dopo di che qui non si tratta di avere più o meno coraggio - quello certo non manca - a presentarsi in piazza il 25 Aprile: vi è sempre stata soltanto, da parte mia, una serena valutazione sull’opportunità politica di farlo, atteso che ricopro sì un ruolo istituzionale, ma ben diverso da quello di Presidente di Regione, di Provincia, di Sindaco”.

“Per evitare, dunque, che la mia presenza fornisca il pretesto per ulteriori chiassate a quei professionisti della contestazione che neppure il trascorrere degli anni aiuta a crescere e maturare, continuerò ad astenermi anche in futuro dal partecipare alle celebrazioni ufficiali del 25 Aprile, salvo che la mia presenza non fosse condivisa anche dall’ANPI”.

 
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