Gli eventi del 25 aprile, ma soprattutto le contestazioni, hanno dato il via a una serie di commenti politici che riportiamo di seguito.
RIFONDAZIONE COMUNISTA - Al termine della manifestazione del 25 aprile a Piacenza un ragazzo, che ha partecipato alla contestazione - assolutamente pacifica - al Presidente della Provincia Massimo Trespidi, è stato prelevato dalle forze dell'ordine, caricato su una volante che è partita a sirene spiegate per andare in Questura dove è stato trattenuto per alcune ore e denunciato. Durante la manifestazione, inoltre, i funzionari della Digos hanno prima sequestrato senza alcuna ragione un manifesto dei giovani dell'Onda e, solo dopo una nostra richiesta di spiegazioni, lo hanno riconsegnato: segno evidente che stavano cercando qualche pretesto. E' l'ennesimo episodio dei 25 aprile "alla piacentina": l'anno scorso vennero identificate un paio di persone a Morfasso, durante una manifestazione, perchè colpevoli di sventolare delle bandiere rosse; qualche anno fa vennero denunciati i dirigenti di Rifondazione perchè "responsabili" dell'organizzazione di una contromanifestazione ad un'iniziativa commemorativa autorizzata di Forza Nuova per ricordare i morti della Repubblica di Salò il 25 aprile in pieno centro a Piacenza; in questi anni in più occasioni le sedi del Prc sono state oggetto - nei giorni immediatamente precedenti il 25 aprile - di atti vandalici e intimidatori da parte dei fascisti. Insomma: a Piacenza se sei antifascista e di sinistra, questo il messaggio, è meglio se il 25 aprile te ne stai chiuso in casa. Proibito contestare o semplicemente esserci. I fischi a Trespidi possono anche non piacere, ma fanno parte della democrazia. Che il 25 aprile il Presidente di destra della Provincia ci venga a spiegare che avevano ragione i partigiani e torto i fascisti è un fatto positivo; peccato che faccia parte di uno schieramento che accoglie post e neo-fascisti, che vuole cancellare la Costituzione nata dalla Resistenza e che quotidianamente mette in discussione i valori della democrazia. E noi crediamo alle parole di chi è antifascista e sta dalla parte della Resistenza tutto l'anno; non di chi in modo ipocrita, nei restanti 364 giorni, se ne dimentica perchè non conviene più.
Nando Mainardi - segretario Prc Emilia-Romagna
Roberto Montanari - segretario Prc Federazione di Piacenza
UNIONE DI CENTRO - Le contestazioni a Trespidi durante le celebrazioni del 25 aprile.esprimono una concezione faziosa ed intollerante della dialettica politica .Il Presidente della Provincia e stato fischiato durante un intervento in cui ha difeso i valori dell antifascismo. con parole particolarmente apprezzate dalle Associazioni dei partigiani. Le contestazioni .provocate da Rifondazione Comunista .dovrebbero indurre il sindaco Reggi a riflettere sulla permanenza dei comunisti in giunta. Bruno Cassinari
LEGA NORD - «Le contestazioni dei giovani di Rifondazione – che la Resistenza l’hanno solamente studiata sui libri, interpretandola secondo il proprio modo di pensare – sono evidentemente animate solo da odio. Siamo meravigliati dal mancato intervento della dirigenza del partito».
La Segreteria provinciale della Lega Nord giudica così le contestazioni di questa mattina dei giovani comunisti, che in piazza Cavalli hanno esposto striscioni e disturbato le parole del presidente della Provincia Massimo Trespidi. Da via Trieste arriva anche la replica ai Giovani democratici che hanno segnalato polemicamente l’assenza del deputato Massimo Polledri.
«La Lega – replica la segreteria – in tutta l’Emilia Romagna, ha ricordato la festa della Liberazione. Il segretario del Carroccio emiliano, l’onorevole Angelo Alessandri ha tenuto l’orazione ufficiale a Guastalla, l’onorevole Massimo Polledri l’ha tenuta a Bobbio, deponendo corone ai cippi della zona. La sua posizione e il suo discorso sono stati anticipati anche a mezzo stampa. Per questo motivo ogni polemica appare strumentale e pretestuosa».