Comunicato stampa di Marco Civardi, consigliere comunale Pdl Piacenza
“Che la questione da me sollevata fosse una spina nel fianco dell’Amministrazione lo potevo immaginare, ma che Brambati cercasse, al fine di nuovamente non rispondere nel merito, di confondere le acque tra Via Spinoni e Via Spinazzi, mi pare atteggiamento un po’ semplicistico e irrispettoso soprattutto nei confronti delle richieste di intervento che si susseguono da anni da parte della Geocart e degli abitanti della zona”.
“Se l’Assesore Brambati vuole venire con me in Via degli Spinoni si accorgerà che i dossi rallentatori - dalla Geocart richiesti nel 2008 e da lui promessi - non sono mai stati posizionati. Se poi svolteremo in Via degli Spinazzi ci accorgeremo di una seconda uscita dalla Coop Geocart su strada sterrata, cosa che provoca – visto il continuo passaggio di camion – “imbrattamento da polvere e ghiaia” oltre che rumore dalle prime ore del mattino. Questi problemi paiono infastidire da anni le tante famiglie che abitano – ops, sorpresa, ci sono degli abitanti - nella zona, tanto che le stesse hanno spedito nel 2009 una raccolta di firme al Comune per chiedere un intervento immediato, ma purtroppo senza avere risposte. La questione è tanto vera – almeno, così a me pare a differenza di Brambati – che il Consiglio di Circoscrizione n. 4 nell’ultima seduta ha predisposto una lettera, l’ennesima, firmata all’unanimità da consiglieri di maggioranza e opposizione, da spedire al Comune perché intervenga così come da me evidenziato”.
“Se poi nel nostro sopralluogo vorremo fare qualche centinaio di metri in più, potrei mostrare a Brambati il parcheggio tra Via di Vittorio e Via Radini Tedeschi con una piccola area verde dove transitano le persone, spesso con i propri cani, dove oggi non si possono vedere i detriti e la sporcizia che vi alberga solo perché nascosta dall’erba alta. E non mi stupisce che sia così, visto che l’Assessore dimostra di non conoscerlo”.
“Ma per essere più chiaro nel merito, invierò a Brambati – insieme alle interrogazioni – le foto dell’area in questione e di quella fuori dal cimitero di San Lazzaro, inviate a Enia e al Comune due mesi fa da alcuni cittadini”.
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