No al ritorno del nucleare in una data simbolo, il 26esimo anniversario del disastro di Chernobyl. E' il messaggio lanciato dal coordinamento antinucleare durante la fiaccolata che si è snodata dalla piazza del municipio di Caorso nella serata. Circa 250 i partecipanti schierati dietro lo striscione del coordinamento e muniti di fiaccole. Tra i presenti anche i due assessori regionali piacentini in pectore, Sabrina Freda e Paola Gazzolo. E’ la prima di una serie di iniziative messe in atto dal coordinamento antinucleare piacentino, cartello si associazioni e movimenti, per sensibilizzare la popolazione e in contrasto alla scelta del governo di riprendere la strada del nucleare.
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“Una scelta folle – ha detto Marco Natali in rappresentanza del coordinamento – che riapre un discorso abbandonato dal popolo italiano con il referendum del 1987. E’ una decisione pericolosa, basata su tecnologie superate che non ci consentirà di risparmiare né di rispettare gli accordi sul clima”.
“L’Italia – ha aggiunto – ha la capacità di produrre energia elettrica ben al di sopra del nostro fabbisogno, tornare al nucleare in questo momento significherà bloccare la ricerca relativa alle fonti rinnovabili, favorendo così le lobbies nucleariste”
Oltre alla fiaccolata di lunedì, con inizio alle ore 20e30, il coordinamento antinucleare piacentino ha già pronte altre due iniziative previste durante il mese di maggio: uno spettacolo teatrale che andrà in scena a Piacenza in ricordo del disastro di Chernobyl, e un incontro pubblico in programma a Caorso che avrà per tema il ritorno al nucleare.
Adesioni di Partito Democratico, Movimento 5 Stelle e Verdi
Il ritorno al nucleare, deciso dal governo Berlusconi, è una scelta opaca, contraria al libero mercato dell’energia, che non dà sicurezza al Paese e appesantisce le bollette delle famiglie. Il governo, che aveva assicurato vantaggi per le tasche dei cittadini, mette invece un prezzo bloccato sull’energia prodotta con il nucleare per assicurare un guadagno alle imprese private e scaricare i costi sulle bollette con un aumento stimato del 15%. È soprattutto una scelta impopolare quella che il governo ha calato dall’alto, garantendo trasparenza mentre in realtà nasconde i siti scelti per l’installazione delle centrali. E, dopo mille promesse sul coinvolgimento di Regioni, Province, Comuni e cittadini, in caso di non accordo il Presidente del Consiglio può imporre la decisione con un suo decreto. Il PD ritiene invece che sia indispensabile, attraverso il coinvolgimento dei cittadini, sviluppare politiche basate sulla ricerca e sulla riacquisizione di un nostro know-how sul nucleare e nel frattempo impegnarci nei settori critici dell'energia come l'efficienza energetica, l'utilizzo di fonti rinnovabili e la riduzione delle emissioni di CO2. Per tali ragioni, la Federazione Provinciale del Partito Democratico aderisce alla Fiaccolata organizzata dal Coordinamento Antinucleare Piacentino prevista per lunedì 26 aprile, alle ore 20.30, a Caorso, proprio nell'anniversario del disastro di Chernobyl.
Il Movimento 5 Stelle aderisce e partecipa attivamente al comitato anti-nucleare di Piacenza “No Nuke”. Lunedì 26 aprile - a 20 anni del disastro più grande al mondo – sarà presente alla fiaccolata organizzata per le strade di Caorso, che si snoderà lungo via Roma per poi terminare al ponte del Chiavenna. Qui verranno lanciati fiori, lette poesie e brani per ricordare i morti di ieri e di oggi vittime della follia degli uomini, nella speranza che si ravvivi la memoria a chi pretende di decidere, senza pensare. Ci sembra importante quest'evento, proprio perché in questi giorni si è ripreso a parlare di nucleare, ma in maniera superficiale. Ci si dimentica di quanto serio sia questo tema e ci si dimentica di pensare che questa scelta influenzerà la vita di tantissime generazioni. La superficialità di argomentazioni e la mancanza di memoria storica, stanno portando il nostro governo a prendere decisioni gravissime. Chernobyl non è stato solo un disastro tecnico, ma è stato anche un esempio di come i segreti di stato e le scelte politiche possano combinare un disastro per l'umanità intera. Dobbiamo ricordarci che a morire in quel disastro furono tecnici, pompieri, militari e poi tanti e tanti semplici cittadini ignari di cosa stesse accadendo. Il nostro attuale governo ancora oggi percorre la strada sbagliata, la stessa che a Chernobyl con la scusa del segreto di stato ha ritardato gli interventi di soccorso e quelli che ci furono. Furono omicidi colposi.
Non si può proporre ai cittadini una serie di decisioni di tale rilevanza, in segretezza. La storia ha dimostrato che questo modo di fare ha creato solo danni. I politici se ne andranno, cambieranno le correnti politiche, ma i danni da loro creati rimarranno e chi ne pagherà non saranno loro. Ma non pensano ai propri figli? Forse hanno perso la memoria.
Il Movimento 5 stelle non ha dimenticato e lunedi parteciperà assieme a chi crede che il nucleare non sia la soluzione a nessun problema, ma sia IL problema.
Il Movimento 5 Stelle invita tutti i suoi sostenitori di Piacenza e provincia a seguire e contribuire attivamente alla messa in atto di questa e di tante altre attività in rete all'indirizzo:
http://www.meetup.com/Movimento5Stelle-Piacenza/
La federazione Provinciale dei Verdi di Piacenza aderisce alla manifestazione che si terrà questa sera a Caorso. Rispettando la volontà emersa in fase di organizzazione dell'evento parteciperemo senza le nostre bandiere ma assicuriamo a tutti coloro che sono contro il ritorno al nucleare che i Verdi saranno sempre presenti e attivi nel contrastare questa scelta irresponsabile.